Cala il sipario anche sull’undicesima stagione di Grey’s Anatomy e lo fa con un episodio un po’ controverso per la sua possibile tripla concezione: season finale, filler o series finale? “You’re My Home” si presenta come season finale, ma è un episodio che potrebbe tranquillamente rientrare in ognuna di queste categorie, per le storie, per le situazioni e per la conclusione stessa. Filler perché alla fine ciò che racconta questo ventiquattresimo episodio non appare niente di eclatante, non crea o smuove nessuna storia, lasciandoci in balia dell’estate anche senza nessuna traccia degli spasmodici cliffhanger tipici delle ultime puntate; series finale perché, a parte qualche situazione irrisolta per alcune coppie, la scena finale avrebbe potuto tranquillamente fare la sua bella figura come saluto definitivo del telefilm, con la rappresentazione di un’era che si chiude definitivamente, ma di una vita che comunque continua.
In qualsiasi modo vogliamo vederla però, “You’re My Home” è concepita dagli autori come season finale che ci dà appuntamento a settembre con la dodicesima stagione; un episodio questo, che continua esattamente dagli ultimi minuti di “Time Stops“, riprendendo quindi le storie che erano rimaste in sospeso nella penultima puntata.
A collegare il tutto fa da traino il caso medico giunto al Grey-Sloan dopo il mega incidente, con l’intera famiglia che riesce sorprendentemente ad uscirne viva. Le storyline che hanno accompagnato i nostri medici invece, lasciano ben poco da analizzare; assistiamo all’ennesimo conflitto tra Webber e Catherine, caratteri incompatibili che alla fine convolano comunque a nozze grazie ad un discorso ispirato di Meredith che li unisce almeno fino alla prossima incomprensione.
L’unica situazione lasciata in sospeso in questo finale di stagione è quella tra Jackson ed April; nell’episodio caratterizzato dal salto temporale, avevamo visto April partire per le zone di guerra con Owen e la scelta da una parte aveva anche fatto acquistare punti alla Kepner, che grazie a quel viaggio aveva intrapreso un cambiamento positivo e “tosto”, approvato anche dalla Bailey. Se però questa partenza era apparsa comprensibile la prima volta, non si può certo dire la stessa cosa per il desiderio di ripartire manifestato nell’ultimo episodio. Il discorso fatto da Jackson alla moglie racchiude perfettamente il senso della situazione che la coppia sta affrontando sin dal momento della perdita del loro bambino, una perdita che ha colpito entrambi e che, seppur con tutta la comprensione di donna, guardando indietro lascia trasparire come April abbia sin dall’inizio, e continui ancora a farlo, focalizzato tutto esclusivamente sul proprio dolore, allontanando e neanche considerando quello di Jackson. Per questo l’ “In or Out” di Avery appare totalmente giustificato e potrebbe anche servire a dare una scossa ad April.
Tra gli altri personaggi, si segnala finalmente, quello che può essere considerato il primo e unico accenno di movimento in tutta la stagione per la relazione tra Alex e Jo, con quest’ultima che riesce a trovare la soluzione migliore per lasciare la casa più affollata d’America, per permettere ai due di andare a vivere da soli, e se questo potrà servire a dare più spazio alla coppia nella prossima stagione, ben venga il nuovo set di CSI.
L’idea del loft di Jo tuttavia, non rappresenta soltanto un nuovo passo nella relazione tra la Wilson e Karev, ma permette anche a Meredith di riprendere possesso della sua vecchia casa, e ripensando alla descrizione fatta in “She’s Leaving Home“, di come gli autori stessero prepotentemente cercando di creare un parallelo tra la vita di Meredith e quella di sua madre Ellis, il ritorno nella casa della sua infanzia, diventa un altro elemento che potrebbe avvalorare questa tesi.
Il finale di episodio lascia trasparire come, passato il dolore, Meredith è pronta a ricominciare a vivere, preparandoci quindi a vedere come da madre single in carriera si destreggerà tra figli e lavoro… una vita che dovremo imparare ad accettare, sarà senza Derek.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Time Stops 11×23 | 7.74 milioni – 2.1 rating |
You’re My Home 11×24 | 8.33 milioni – 2.2 rating |
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.