Al centro di “Panty Gate” c’è solo una cosa: l’amore. Come spesso accade in New Girl – del resto, come abbiamo già spiegato, uno dei punti focali della serie è proprio la coppia (Nick e Jess o Cece e Schmidt) con le sue separazioni e riappacificazioni. Quest’ultimo episodio sviscera l’amore e i suoi stadi: quello che finisce (e forse non è mai realmente iniziato tra Fawn e Schmid), quello che potrebbe iniziare (tra Winston e Kc) e quello che si modifica (tra Coach e May); ancella di queste vicende è Jess, esperta dell’amore, Dottore dell’Amore. Ovviamente tutto ciò è raccontato alla maniera di New Girl, cioè stralunata e surreale, celebrata soprattutto da Winston (qui quando brucia il waffle o torna al tavolo e non trova più nessuno).
Se da una parte c’è Cece che soffre per Schmidt – tanto da decidere di partire per un viaggio da sola -, dall’altra c’è Winston che non sa come comportarsi con la nuova fiamma, se da una parte c’è Coach che si è appena lasciato con May, dall’altra c’è Schmidt che deve prendere più di qualche decisione sul rapporto con Fawn. In mezzo a questo crocevia amoroso c’è Jess che tenta come sempre di sciogliere i nodi.
“Panty Gate” si costruisce, come spesso capita, intersecando le varie storie, intrattenendo piacevolmente lo spettatore con gag godibili e piene di verve, con quel sentimento di comunanza che lega i vari personaggi e quel pizzico di sana follia, propria dei nostri amici.
La coppia che dà il meglio di sé in “Panty Gate” – forse perché il titolo deriva proprio dall’incidente del politico in gonnella – è sicuramente Fawmidt, composta cioè da Fawn e Schmidt; la relazione tra i due non può finire bene, anche per l’assonanza con la parola “vomit” – la crasi dei nomi fa l’occhiolino ai sostenitori di Cece e Schmidt.
Schmidt, novello principe sul cavallo bianco, corre in aiuto della principessa, il consigliere Moscato – però in un gioco di specchi è Schmidt il “cavallino”, diventando a tutti gli effetti uomo oggetto, lei la guerriera senza macchia e senza paura, colpita dallo scandalo Panty Gate ricordato dal flashback della partita a golf. Divertente e ben costruita la sequenza in cui il nostro partecipa alla conferenza stampa, al fianco della compagna, e di fronte ai giornalisti, inconsapevolmente, si prende, leggendo il discorso consegnatogli, tutta la colpa dell’incidente: Fawn ha giocato a golf senza biancheria intima proprio per rendere felice lui (“a sick man“) che glielo ha chiesto.
E’ ben orchestrata la dichiarazione di Schmidt, tutta giocata su due punti: il primo riguarda i ruoli: noi lo sappiamo è lui il succube, non lei, è lui ad essere “usato”, non lei; il secondo invece riguarda il lavoro attoriale e comprendiamo la sorpresa di Schmidt mentre legge le parole scritte da Fawn, ciò che lui dice non va di pari passo con la verità. Questi due elementi fanno sì che la sequenza compia il suo lavoro riuscendo a strappare più di qualche risata.
Gli autori non lasciano in pace la coppia, continuando a spremere il loro potenziale comico, raggiungendo il meglio con la scena del negozio di biancheria intima, da ricordare il fatto che Schmidt dovrebbe rabbrividire alla visione della lingerie, mentre è evidente che ne è eccitato. Il consigliere Moscato, una machiavellica orchestratrice, ha organizzato tutto, e il suo progetto sarebbe dovuto terminare con il loro matrimonio. La scena riesce proprio per il connubio di “intimo” tra i due che si dicono parole a mezza voce e di “pubblico” dei due fotografati dai paparazzi. Arriva l’attimo più atteso dai fan: Schmidt, sbraitando – grazie alla sua capacità di improvvisazione, coltivata quando da piccolo faceva parte dei Belly Laughs – , lascia Fawn.
Quando Schmidt chiude con la donna ammettendo di aver bisogno di innamorarsi – meravigliosa la citazione delle parole di Beyoncé “crazy in love” e “drunk in love”-; lo spettatore pensa solo ad una cosa: è arrivato il momento che ha atteso per tutta questa stagione, Schmidt e Cece si ritroveranno e rincontreranno – o forse no, dal momento che Cece sembra essere partita per un viaggio alla ricerca di se stessa, scalando il monte Shasta.
“Panty Gate” racconta anche un’altra coppia, quella tra Coach e May – lasciatisi perché lei deve trasferirsi a New York per lavoro-, e Jess non può farsi da parte, non è nella sua indole e decide di aiutare l’amico in difficoltà – godibile la scena quando Coach fa una lezione di educazione sessuale e si mette a piangere perché già sente la mancanza di May. Ancora una volta il personaggio di Coach getta la maschera svelando la sua natura di romantico, nonostante il desiderio di mostrarsi uomo tutto d’un pezzo; è proprio da ciò che nascono i momenti più divertenti – l’equivoco del fermapuntale del violoncello che diventa di volta in volta spirale, preservativo e stabilizzatore, la sequenza in cui Coach si dimena attorniato da un gruppo di donne che si strusciano su di lui.
Come non menzionare il momento in cui Nick chiede a Coach accanto a chi si vede da vecchio – domanda che poi viene fatta a lui da Jess, e i cuori degli spettatori hanno vibrato -, parole che smuoveranno Coach e scioglieranno l’episodio.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Par 5 4×20 | 2.14 milioni – 0.9 rating |
Panty Gate 4×21 | 2.07 milioni – 1.0 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.