“Non esistono fiabe non cruente. Tutte le fiabe provengono dalla profondità del sangue e dell’angoscia.” (Franz Kafka)
Le favole sono, per così dire, il leitmotiv di questo episodio, da quella del Pifferaio di Hamelin (con tutti i suoi equivalenti nelle varie culture) citata all’inizio al Mago di Oz, che Lizzie legge al bimbo nel suo grembo nel finale, alla luce di una torcia elettrica, dopo essersi fatta la tana sotto il tavolo come i bambini, molto probabilmente per non farsi vedere sui monitor dal personale di Red che la sorveglia, nell’appartamento accanto.
Per la maggior parte del tempo il tono è leggero, anzi diventa persino spensierato nelle scene alla Motorizzazione, con Leslie Jones, in trasferta dal Saturday Night Live, che canticchia Hot stuff come fanno molte donne ogni volta che James Spader compare sullo schermo, sin dagli anni ’80, il ritorno dei cagnolini visti nello scorso episodio e soprattutto Glen, l’unico uomo esistente in natura capace di irritare Mr. Reddington e vivere per vantarsene. Questo, però, è The Blacklist, quindi non possono mancare i lati oscuri: Lady Ambrosia, titolare dell’episodio, ha una filosofia di vita da far impallidire i più incalliti nazisti e vengono mostrati retroscena non propriamente consolatori delle agenzie di adozione. Comunque, il tutto fornisce il terreno ideale perché il Concierge del crimine possa esercitare al meglio tutta la sua abilità di cantastorie e, addirittura, fornire a Lizzie informazioni sulla madre. Proprio qui abbiamo avuto un fenomeno di retcon, rettifica della continuità: siamo passati dal “tua madre, donna fragile, morì di crepacuore” dell’episodio pilota, a “affranta per la morte dell’amato marito, andò alla spiaggia, si buttò in mare e nessuno la vide più, trovarono solo i vestiti sulla riva”. Non siamo ancora alla contraddizione plateale, ma si rischia grosso. Forse Red stesso non sa di preciso la verità e la sta appurando via via.
D’altronde, tutta questa terza stagione finora si sta rifacendo molto a quanto seminato nella prima: ad esempio, la simpatica coppia che sarebbe d’accordo per adottare il bimbo di Lizzie lasciandole diritti di visita dice di venire da Annapolis, vicino Baltimora, sede di una famosa Accademia navale. Liz dimostra di conoscere i luoghi perché, come detto sempre nell’episodio pilota, stava appunto a Baltimora prima di venire assegnata all’F.B.I. A proposito, sembra davvero che lei conosca la città meglio della coppietta stessa e forse questo dovrebbe far suonare un campanello d’allarme. Red era in Marina. I due sono stati mandati da qualcuno? Ma qualcuno crede davvero che Mr. Reddington, con gli ampi mezzi di cui dispone, non monitorerà ogni respiro della creatura, al limite andandosela a riprendere ovunque fosse, qualora lo ritenesse necessario?
Sebbene in modo diverso da Tom Jacob, pure lui è caricato a pallettoni: si pente e si duole di non avere agito più incisivamente all’epoca, prendendosi personalmente cura di Lizzie e ora è decisissimo a non sbagliare più. Gli viene l’acqua agli occhi ogni volta che vede un bimbo spalancare gioioso le braccia ai genitori. Egli, inoltre, ha una visione più concreta e precisa di cosa voglia dire l’arrivo di un bambino, sarà per l’età più avanzata, sarà perché lui una famiglia l’ha avuta “con giro di amici, bollette da pagare e tutto il resto”. Sia chiaro, l’entusiasmo di Tom Jacob, che potremmo definire ingenuo e giovanile, non ci dispiace per nulla, anche quello aiuta a fare andare avanti il mondo. Proprio per questo non vorremmo ci morisse nella prossima puntata, dedicata, già nel promo, al suo ricovero dopo le gravi ferite riportate a causa del tradimento di Gina Zanetakos, in una faccenda riguardo alla quale sarebbe gradito avere maggiori spiegazioni, in quanto finora risulta senza né capo né coda.
La morte non si augura a nessuno, tranne a soggetti come Mr. Solomon, a cui sarà presto dedicato un intero episodio. A parte quello, poi, si tratta del personaggio con il posto più alto nella classifica della blacklist, tra quelli visti finora: il numero 7. Lo segue in hit parade nientemeno che Berlin, numero 8, poi abbiamo Tom Connolly, numero 11 e il Decabrista Alan Fitch, numero 12. Non ci è mai stato spiegato con quale criterio siano attribuiti questi numeri. E se fosse in base alla vicinanza o alla pericolosità del personaggio nei confronti di Liz? Oppure si tratta della sua importanza nei piani di Mr. Reddington, di cui non abbiamo ancora un quadro preciso?
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Alastair Pitt 3×13 | 6.49 milioni – 1.5 rating |
Lady Ambrosia 3×14 | 6.32 milioni – 1.4 rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).