Shameless 6×12 – Familia Supra Gallegorious Omnia!TEMPO DI LETTURA 6 min

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Wells apre e chiude la stagione, esattamente come farebbe uno showrunner che si rispetti. A distanza di 11 puntate da “I Only Miss Her When I’m Breathing“, torna infatti per firmare l’ultimo script e lo fa nel modo che più gli riesce meglio: riunendo la famiglia più famosa del South Side, facendoli interagire e sviscerando tutte le problematiche che si sono accumulate. Ed il nome della puntata è ovviamente studiato per evidenziare questo significato. Volendo tradurre in italiano, il titolo di questo season finale si tradurrebbe in “La Famiglia Dei Gallagher Prima Di Tutto!”.
Alla luce di ciò è con una doverosa citazione al monologo del patriarca Frank Gallagher che ci sentiamo in dovere di aprire la recensione:

Frank Gallagher:I have a-a duty… to walk my daughter down the aisle and to give her away. 
[…] I’m your father. I may not have always been a great one, but I’m still your father and I’m gonna walk you down that fucking aisle.  […] Oh, my loving family. So judgmental, all without faults. He who is without sin, let him cast the first stone. That’s basically the gist of it, isn’t it? 
I love you, Fiona. My little girl. I always accepted you for who you are, with all of your faults. Accepted all of you for who you are, even when you couldn’t find a place in your heart to accept me for who I am. We’re human. We make mistakes. Have faults. 
Lip’s drinking his breakfast, lunch, and dinner. 
Ian’s a bipolar queer. 
Deb’s 15 with a baby on her hip, and Carl thinks he’s a brother… with a foxy fucking girlfriend. I’m not sure how you pull that one off. 
And Fiona, my beautiful Fiona. You’ve let so many men drive up the freeway between your legs you’re going to have to put an exit sign on your vagina. And now you’re marrying Sean. 
Sean. Oh, yeah, I know you, Seanny boy. Takes a dope fiend to know a dope fiend, and you are world-class. I went by your business last night late when nobody was there, and I found some things. Maybe we should go back there, you and your bride-to-be, and show her the little box you hide under the invoices, the bottom drawer of the filing cabinet. The b… you know, with the needles and the spoon, the rubber tubing and the little, uh… baggies with this brown powder? How many hits did it take you this morning? How many did you think it was gonna take you to get through all this wedding shit? 
Oh, he’s a junkie through and through, your husband-to-be. I’m surprised we’re not better friends, Sean. We have so much in common.

Per bocca di Frank, Wells tira le somme non solo della stagione ma della serie stessa. Non c’è nessuno senza peccato, tutti i Gallagher hanno vizi, virtù e soprattutto problemi, quindi per onestà intellettuale nessuno dovrebbe potersi permettere di dire qualcosa a qualcuno nè sentirsi superiore. Certo, se è vero che ci sono diversi livelli di gravità in merito alle problematiche di ogni character e che le colpe di Frank sono le più gravi e soprattutto le più reiterate nelle decadi, non si può però non empatizzare con il patriarca e capire perfettamente il succo del suo discorso dandogli ragione.
Frank può non esserci stato per i suoi figli (e su questo nessuno può contestare), può essere un egocentrico figlio di puttana che sfrutta le persone spremendo tutte le loro energie vitali ed economiche pur di trarne il massimo vantaggio, può essere anche la persona meno affidabile del mondo, però non è una cosa: stupido. Il capostipite dei Gallagher da una certa prospettiva è un sopravvissuto alla vita, dall’altra è anche un parassita della società e della famiglia che per anni è riuscito a campare senza lavorare grazie alla sua dote di oratore che, tramite discorsi spicci ma encomiabili, intorta le persone. Frank nemmeno ci crede a quello che dice ma la sua dote maggiore è quella di dimostrare che invece ci crede con tutto sè stesso. Frank è Frank ma è anche un Gallagher. Il primo di loro.
Fiona, Lip, Ian, Carl e Debbie non sono immacolati, vivono una vita da peccatori e in essa perpetrano i loro errori di gioventù che però sono tutti frutto di un unico grosso peccato originale: quello di essere figli di Frank e Monica. È tutto un circolo vizioso chiamato Shameless.
Esattamente come l’anno scorso, si arriva al season finale per tirare le somme e per comprendere quale valore aggiunto abbiano dato queste 12 puntate. Un anno fa il tema principale era la ricerca della felicità, costantemente raggiunta e persa a tempo di record, quest’anno invece, pur rimanendo una tematica attuale, tutto ruota intorno all’accettazione. Tutti i character sono chiamati a prendere coscienza della vita, delle sue problematiche e della realtà che li circonda e che li ha plasmati. Da Carl, che ha vissuto una stagione alla ribalta e alla ricerca di sè stesso una volta fuori il carcere minorile, a Debbie, che ha combattuto tutto e tutti pur di avere Frances, passando per Lip e Ian, il primo totalmente in modalità autodistruttiva ed il secondo in fase accettazione della malattia, per terminare con Fiona che ora dovrà accettare una delle più grosse delusioni della sua vita.
Il matrimonio è l’evento che fa da trait d’union per tutte le varie storyline riuscendo a riunire di nuovo tutti i character come non accadeva da tempo immemore (infatti nè al parto di Debbienè all’asta per la casa erano presenti tutti i Gallagher), e questo è senza ombra di dubbio un fattore positivo. Ovviamente, non potendo esserci un lieto fine, non era immaginabile un matrimonio completamente senza casini, casini che però questa volta sono stati utili per evitarne altri in futuro. La faida iniziata nella scorsa puntata tra Sean e Frank ha infatti aizzato quest’ultimo nell’intento di ammazzare il futuro sposo della sua primogenita, salvo poi virare verso una più proficua scenata a base di segreti ed eroina che ha evitato il matrimonio. A conti fatti e raccontata in questo modo, Fiona dovrebbe ringraziare suo padre per il monologo che le ha evitato di piombare in un casino ancora più grande da cui ne sarebbe uscita con le ossa rotte, invece Frank finisce nel fiume Chicago come punizione per il suo intervento.
Il non-sense, la rabbia, gli errori e tutto ciò che ne consegue sono sempre stati la spina dorsale di Shameless, nonchè uno dei motivi per il quale questa serie è stata rinnovata per 7 stagioni. Non c’è quindi da sorprendersi per il non-lieto fine a cui tutti i character vanno costantemente incontro, fa semplicemente parte delle regole del gioco. Si può magari discutere sulla bontà della scelta di far apparire Sean nuovamente come un tossico che si droga poco tutti i giorni ma infondo anche questo è Shameless. Prendere o lasciare. Noi prendiamo e ringraziamo Showtime per aver allungato la vita di questa serie per l’ennesimo anno e l’ennesimo reboot stagionale.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il non-matrimonio di Fiona
  • Il monologo di Frank
  • Lip in rehab (forse…)
  • La sofferenza che trasuda fuori dallo schermo
  • Sean eroinomane di nuovo

 

Non poteva finire bene e non è finita bene. Il lieto fine non fa parte del contratto firmato dagli sceneggiatori e sarebbe troppo buonista per questa serie. Il pubblico sguazza nel delirio e nella sofferenza dei Gallagher e noi con loro. Il nostro dazio da pagare sono i prossimi 9 mesi di astinenza da qui alla 7×01.

 

Sleep No More 6×11 1.45 milioni – 0.6 rating
Familia Supra Gallegorious Omnia! 6×12 1.63 milioni – 0.7 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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