Gomorra 2×05 – 2×06 – Occhi Negli Occhi – O’TrackTEMPO DI LETTURA 4 min

/
0
(0)

Nel lontano 1972, Francis Ford Coppola diede alla luce “Il Padrino” (“The Godfather”), opera cinematografica che ancora oggi è considerata tra le migliori di sempre. La pellicola tratta la storia di una famiglia mafiosa nella New York della seconda metà degli anni ’40. Precisazione che facciamo solamente per completezza, ma che ci auguriamo non risulti necessaria. È interessante notare come Gomorra abbia qualche similitudine con il film di Coppola: entrambe le famiglie sono al vertice delle loro imprese, entrambe iniziano una guerra con altri pretendenti, entrambe hanno subito grandi perdite. Ma c’è anche un’enorme differenza. Il finale di “Lacrime e Sangue” metteva in chiaro come Don Pietro, nonostante fosse oramai in là con gli anni, non volesse lasciare in mano a Genny il compito di rialzare l’onore della famiglia. Discorso inverso possiamo fare per Il Padrino: Don Vito (Marlon Brando) seppe quando cedere il posto al figlio Michael (Al Pacino), non lasciò che il suo orgoglio lo portasse a perdere tutto ciò che aveva e umiliarsi. Cosa che invece sta accadendo a Don Pietro. Costretto a nascondersi nello scorso episodio e ignorato dall’Alleanza, alla vigilia dell’incontro tra Genny e Ciro, avvenuto in luogo neutrale (proprio come doveva succedere ne “Il Padrino”), consiglia al figlio di farla finita e di uccidere l’Immortale. L’incontro, però, avviene prima di quanto Ciro si aspetti.


“Mettiti in ginocchio! Mi piace vederti così. Come uno che chiede perdono… che cerca la pace… ma per te non c’è né pace né perdono su questa terra.”

Colto alle spalle nella propria camera, Ciro viene messo a terra da Gennaro. La resa dei conti che i Savastano aspettavano da lungo tempo sembra essere arrivata, ma Genny non è dello stesso parere. Compie l’azione più umiliante possibile nei confronti di Ciro, lo grazia.

“Così ricordi il giorno in cui potevo ucciderti, ma non l’ho fatto.”

Un gesto che avrà sicuramente ripercussioni. La dimostrazione di forza di Gennaro è evidente, ma la sua decisione, con tutte le probabilità, finirà per costargli caro in futuro.
Il giorno seguente avviene l’incontro formale tra il rappresentante dei Savastano e il capo dell’Alleanza. Le gerarchie di potere a Scampia cambiano nuovamente, Gennaro resta a Roma, inizia una tratta commerciale con l’Alleanza e lascia Don Pietro, con i suoi scagnozzi, nel ghetto in cui si trovano. Genny ora è al di sopra di tutti, al comando di questa piramide, ed è pronto a dirigere un nuovo impero a Roma, con Azzurra e il figlio in arrivo.
Gennaro, da ragazzino viziato e impacciato, è diventato colui che comanda, colui che sta tenendo alto il nome dei Savastano, questo, però, lo sta facendo a modo suo. Infatti, nell’incontro che avverrà dopo la riunione con Ciro, Don Pietro non sarà affatto felice del patto istituito dal figlio. Lo scambio di battute si configura come naturale continuazione di quanto detto nel corso del finale di “Lacrime E Sangue”, ma questa volta Gennaro chiede fiducia al padre, una fiducia che non gli è mai stata concessa e che questa volta Savastano Senior sembra concedergli. Le gerarchie a casa Savastano cambiano, come cambiano anche tra gli ex alleati dei Savastano, O’ Track, Capaebomba e gli altri giovani, ex amici e compagni di Gennaro, scelgono di andarsene dalla miseria in cui si ritrovano e lasciano i Savastano per formare un loro Clan. Ora i Savastano sono completamente accerchiati: da una parte l’Alleanza capeggiata da Ciro, dall’altra i giovani Sessantottini, i quali hanno rivendicato alcuni territori dei Savastano e hanno ferito Malammore. Notizia che Don Pietro non ha preso bene.

Patrizia: “Don Pietro, Malammore sta bene, ma per Angioletto non c’è stato niente da fare. Gennaro ha accettato che quelle merde si tengano il loro vicolo e ora pure il Berlingeri, e ha garantito la pace.”
Don Pietro: “A questo punto, per me, la parola di Gennaro non conta più un cazzo.”

La pace che si era formata e che Ciro continua a professare, ora, con l’arrivo dei Sessantottini, è a grande rischio. Per Don Pietro è tempo di rivalsa, per Ciro è tempo della consacrazione e per Gennaro è tempo di decidere da che parte schierarsi. La resa dei conti definitiva è prossima, si salvi chi può.
 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Gennaro arbitro della situazione
  • Musiche azzeccate
  • Guerra pronta ad esplodere
  • Incontro tra Gennaro e Ciro
  • Giovani alla riscossa
  • Don Pietro
  • Parlata dei Savastano sempre difficile da capire (se non si sa il dialetto)

 

La seconda stagione continua sulla buona scia della precedente. Sollima & Co. hanno promesso una stagione più sanguinosa che mai, le premesse per la guerra civile sono state create, ora non ci resta che attendere per assistere allo scontro vero e proprio.

 

Profumo Di Iena 2×04 1.12 milioni – 3.53 share
Occhi Negli Occhi 2×05 1.12 milioni – 3.15 share
O’Track 2×06 1.06 milioni – 3.34 share

 

 

Quanto ti è piaciuta la puntata?

0

Nessun voto per ora

Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.

Precedente

Recenews – N°120

Prossima

12 Monkeys 2×06 – Immortal

error: Nice try :) Abbiamo disabilitato il tasto destro e la copiatura per proteggere il frutto del nostro duro lavoro.