Se lo scorso episodio aveva rappresentato uno sbalzo nell’andamento di The Last Man On Earth, “Mama’s Hideaway” raccoglie al suo interno tutte le virtù che compongono questo buon periodo dello show. Le abbiamo elencate più volte, parlando degli episodi precedenti ma, alla luce di questa 3×07, uno in particolare salta agli occhi: la freschezza di idee. Una così vaga asserzione risulta spiegata meglio accentuando il ritmo concitato di storyline che si vanno avvicendando, modellando continuamente i rapporti interpersonali tra i (pochi) personaggi costituenti la serie. Se la scorsa stagione ci lamentavamo della ripetitività con cui Tandy veniva maltrattato dal resto del gruppo, malgrado i suoi maldestri sforzi, quest’anno possiamo sicuramente applaudire una maggiore omogeneità di interazioni.
Phil è spalleggiato da una comunque bizzarra Carol, Gail e Erica vivono in solitaria venendo coinvolte una tantum dalle eccentricità dei personaggi principali (per Erica una tantum è un eufemismo, seppur la scena del karaoke spicca proprio per il nonsense evocato dalla sua presenza), Melissa e Todd sono protagonisti di una tanto drammatica quanto esilarante situazione sentimentale/mentale. Se prima il centro della narrazione era il gruppo (uno contro tutti, tutti contro uno), oggi tale gruppo è frastagliato, sezionato, garantendo approfondimento a (quasi) tutti i personaggi, comunque legati tra loro da un collante situazionale chiamato apocalisse e un collante relazionale chiamato Tandy.
Da non sottovalutare l’impatto di Lewis che arriva ad assumere una funzione da “normalizzatore”. In passato era capitato che a delle stupidaggini insensate di Tandy corrispondessero delle reazioni smodate di tutti gli altri. Lewis, da nuovo arrivato, assiste a tutto ciò come farebbe lo spettatore: reagendo con sobrietà, pazientando di fronte a situazioni irritanti ma non terribili, chiedendo spiegazioni in alcuni casi. Lewis è lo spettatore sgomento che entra in scena e, nella sua serietà, una volta coinvolto nelle stramberie collettive e nell’ambiente apocalittico-delirante, l’effetto comico è ancora più devastante (anche qui da citare la bella scena del karaoke).
Anche in questo episodio individuiamo quello che è il tratto comico stilistico per eccellenza: le gag proposte, non immediatamente esilaranti, si protraggono per una quantità di tempo per cui lo spettatore, inevitabilmente, non può non ridere. Ne è un esempio il tentativo di foto familiare, contesto già ampiamente assurdo, dall’abbigliamento sincronizzato, alla parentela recentemente acquisita, ma tutte le procedure per far credere che Tandy si stia allontanando dalla stanza occupano una percentuale discreta dell’intero minutaggio dell’episodio. Da non sottovalutare anche l’inizio di sequenza in cui vediamo Todd sfogare la sua tristezza in una performance di ballo: totalmente inutile ai fini dell’elemento narrativo presente, utilissimo a condire l’affresco fatto di assurdità sconnesse tra loro e decadenza apocalittica capitalistica (Tandy che decide di raggiungere Melissa a bordo di un go-cart).
La freschezza narrativa la notiamo dagli ormai imprescindibili cliffhanger che colorano la fine di ogni episodio. Abbiamo diverse volte notato come TLMOE sia una comedy sui generis, improntata molto più spesso sul drama. Se a questo aggiungiamo una trama orizzontale perenne (immancabile l’iniziale “previously on The Last Man On Earth“, ma qualcuno ha mai sentito, per esempio “previously on New Girl“?) è inevitabile che i finali di episodio assumano un valore assoluto. In questo caso, solo con le due scene finali, ci siamo garantiti un buon futuro per i prossimi episodi. Se la sparizione/ricerca di Melissa sembra dilatarsi nel lungo periodo, Gail si trova in una problematica più contingente. E’ facile pensare che il suo stato di prigionia verrà risolto in breve (con un qualche deus ex machina abbondantemente concesso in The Last Man On Earth, cui non si chiede certo accuratezza nella linearità della scrittura), magari creando nel frattempo una miniatura della serie stessa. Se infatti all’inizio era Phil (apparentemente) solitario in tutto il pianeta, questa volta assisteremo alle gag di una donna solitaria all’interno di un ascensore.
Gail, pensandoci bene, già stava dando avvisaglie di volersi improvvisare “The Last Woman On Earth”, con la ricerca del suo hideaway, come da titolo. Forse trascurabili, ma apprezzabili i rimandi alle origini dello show, quando anche Phil decideva di aprire un negozio semplicemente sparando contro una vetrina. Ai momenti amarcord non si può non aggiungere la brevissima interazione tra Tandy e Melissa, dove quest’ultima vuole assolutamente copulare con il primo. Inevitabili i richiami ai tentativi frustranti dell’allora Phil nel cercare di avere un rapporto con la bionda appena arrivata. Il capovolgimento di fronte, totalmente imprevedibile (con lei impazzita del tutto), ci mostra come in sole tre stagioni siano cambiate le cose all’interno di quella che a tutti gli effetti è una comedy e, in quanto tale, ci si aspetta una sua staticità di fondo. Per ora, invece, non sappiamo neanche dove saranno i personaggi tra qualche episodio. Questa incertezza è proprio l’elemento che, solo la stagione scorsa, bramavamo in The Last Man On Earth.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Open-Ended Nature Of Unwitnessed Deaths 3×06 | 2.64 milioni – 1.1 rating |
Mama’s Hideaway 3×07 | 2.04 milioni – 0.9 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.