Un po’ a sorpresa e un po’ perché il livello qualitativo di questa prima parte di stagione fa rabbrividire, “Company Men” diventa potenzialmente una delle migliori puntate della stagione, più per demeriti che meriti propri, tornando a fare ciò che normalmente rendeva Colony un buon show: Will di nuovo a lavoro, la cagna maledetta che fa la cagna maledetta, Broussard che si affilia nuovamente a qualche gruppo di rivoltosi, nuove informazioni gettate qua e là circa gli alieni ed infine un po’ di sane esplosioni che non fanno mai male. Ci voleva così tanto? A quanto pare si.
Cagna Maledetta: “I wish I could help.”
Will: “Then stay out of it.”
Cagna Maledetta: “Stay at home and play housewife?”
Will: “I don’t care what you call it.
The only thing that matters is righting this ship, and we’ll both do whatever it takes to do that, right? That means playing our roles me the good soldier, you the good citizen.”
Cagna Maledetta: “Because I wasn’t before, right?”
Will: “Do we have to get back into this?”
Ad un certo punto della puntata, durante la passeggiata con il cane e la cagna, Will si rivolge alla dolce e affidabile cagna maledetta mogliettina per provare a chiarire la situazione una volta per tutte. Ci sono troppe variabili in gioco e, tra la casa videosorvegliata ed il nuovo Snyder tutt’altro che affabile ed amichevole, il livello di difficoltà per sopravvivere nel blocco di Los Angeles si è alzato notevolmente. Will lo sa e per questo prova a spiegarlo civilmente a Katie che però, al solito, si dimostra totalmente sorda a qualsiasi input di senso compiuto e, a fine episodio, agisce ovviamente di testa sua. Inutile dire che “Company Man” soffre moltissimo di questa decisione che riporta la serie indietro alla scorsa stagione invece che renderla un’evoluzione. Normalmente i personaggi compiono delle decisioni e apprendono dai loro errori per non ripeterli, infatti stagione dopo stagione si denota un certo sviluppo dei protagonisti dettato da queste esperienze, normalmente dicevamo perché Katie Bowman non rientra in questo vastissimo gruppo ma si fregia di appartenere allo sparuto branco di character che vive allo stato brado come animali selvatici dotati di istinto ma non di raziocinio.
In “Company Man” ritorna dopo 4 episodi di assenza Broussard, un character ben scritto nella 1° stagione ma che ormai risulta un po’ fuori dal tempo e dallo spazio proprio per i motivi qui sopra elencati. Il fatto è che la stessa conoscenza di un universo narrativo allargato da parte dello spettatore pone delle piccole ribellioni o degli atti di terrorismo in una diversa luce: cosa può rappresentare un’azione del collettivo di Broussard in confronto ad un piano di “pacificazione” da parte dei RAP? Ciò che funzionava la scorsa stagione nel mondo del blocco di Los Angeles, ora non può più funzionare e si sente veramente la necessità di elevare la narrazione verso un altro livello per non rimanere bloccati. Tutto però sembra indicare che si ritornerà a quello status quo “provinciale” in cui il focus sul blocco di LA avrà più rilevanza rispetto alla “big picture” dell’invasione. E questo è male.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Panopticon 2×04 | 0.82 milioni – 0.3 rating |
Company Man 2×05 | 0.89 milioni – 0.3 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.