Better Call Saul 3×04 – SabrositoTEMPO DI LETTURA 4 min

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Arriva quel momento, in uno spin-off tratto da un grande successo, dove il giudizio su un episodio può essere influenzato più del dovuto a causa di un apprezzabilissimo richiamo (non scontato) alla serie madre. Better Call Saul fino alla fine della scorsa stagione ha seguito un percorso tutto suo, mantenendo una sua anima nonostante fosse nata (e tuttora viva) di riflesso al grande successo della serie madre. Era però inevitabile che, avvicinandosi temporalmente ai fatti narrati in Breaking Bad, qualcosa mutasse e si riprendesse quell’atmosfera sopra le righe che ha caratterizzato in particolar modo le ultime stagioni.
Il dilemma quindi è come rapportarsi quando, nella prima parte dell’episodio, si torna ai bordi di quella piscina, nella villa di Don Eladio, la stessa che sarà visitata successivamente anche da Jesse e Gus per l’avvelenamento collettivo del Cartello. Si è quindi di fronte a quello che in tutto e per tutto è un fan service che Gilligan e Gould regalano ai fan, utilizzandolo per introdurre i prodromi delle rivalità tra Gus Fring ed Hector Salamanca.
Lo scontro a distanza tra i due criminali, dal bordo piscina, risulta piacevolmente efficace e giocato soprattutto mostrando quanto i due abbiano stili tanto diversi. Basta infatti vedere come scelgano di presentare il denaro raccolto, specchio dei modi diversi utilizzati per condurre gli affari: per Hector basta arrotolarlo e procurandoselo tramite gelaterie clandestine con un buffo personaggio come mascotte (che da il nome al titolo dell’episodio); per Gus, invece, il denaro va impacchettato e ordinato come lo è la sua catena di pollo fritto, perfettamente legale ed integrata nella comunità cittadina, segno di come gli affari illeciti fruttino di più laddove ci si sappia nascondere meglio da occhi indiscreti.
Peccato che risulti decisamente un po’ più fiacco e deludente l’incontro/scontro faccia a faccia tra i due, il tutto perché dalla premesse ci si poteva aspettare molte qualche scintilla in più. Non va sottovalutato, in questo frangente, il discorso che Fring fa ai suoi dipendenti dopo la visita di Hector, segno delle notevoli doti persuasive e anche possibile chiave di lettura delle sue motivazioni originarie. Quelle che lo hanno spinto a diventare un criminale calcolatore da “onesto lavoratore in un piccolo paesino messicano”, un percorso che lo porterà ad essere a capo di impero criminale. Per certi versi, azzardando un po’, non molto differente dal percorso che verrà intrapreso dallo stesso Walter White.
Spostando l’attenzione dall’aspetto più ludico dell’episodio, quello che stuzzica più il fan che il recensore è notare come emerga un tema preponderante che guida quasi tutti i personaggi: il risentimento covato che motiva e muove tutte le azioni di cui è stato ferito nell’orgoglio, per nulla disposto a mordersi la lingua ed abbassare la testa ma disposto a tutto per vincere la propria battaglia.
Ed è facile quindi fare un parallelo tra Gus e Hector da una parte, ormai pronti letteralmente ad una guerra senza esclusione di colpi, e i due fratelli McGill dall’altra, anch’essi persi in una battaglia che risale a molto tempo fa e che fino ad ora vedeva un riluttante Jimmy prendervi parte dopo aver subito l’ennesima umiliazione durante il patteggiamento. È evidente quindi che si sta sempre più avvicinando il momento in cui Saul Goodman farà la sua comparsa definitiva e sembra sempre più probabile che la “vittima” designata per la sua conversione definitiva sarà suo fratello Chuck.
A margine di questi due grandi scontri, emergono quelli che, secondo chi scrive e non solo, sono i personaggi più interessanti della stagione. Se di Mike stavolta basta soltanto segnalare i momenti più comici dell’episodio e ovviamente il colloquio di lavoro con Gus, è su Kim che si aprono nuovi, interessanti, scenari. Il suo personaggio è stato spesso, ingiustamente, considerato marginale ma è chiaro che la sua ascesa sarà da tenere sott’occhio, anche perché diabolicamente simile a quella del suo compagno/amico Jimmy.
Quel “Bingo” detto a fine episodio certifica quanto sia cresciuta e maturata come avvocato, sicura di sé, col rischio quasi di togliere la scena a Jimmy e ai suoi approcci al limite della legge.
Tutto lascia presagire però che a questa ascesa seguirà una rovinosa caduta vista la “maledizione” che sembra seguire chi si avvicini al perdente Jimmy.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • “Bingo!”
  • Il tuttofare Mike
  • I non dialoghi tra Jimmy e Mike
  • Le inquadrature da dentro la piscina 
  • Troppo fan service in un singolo episodio, anche per una serie derivata come questa

 

Nonostante l’episodio giochi troppo ad accattivarsi lo spettatore, fan della serie madre, il tutto viene riequilibrato da un ottimo focus su alcuni personaggi, donando momenti divertenti e di puro godimento visivo.

 

Sunk Costs 3×03 1.52 milioni – 0.5 rating
Sobrasito 3×04 1.56 milioni – 0.6 rating

 

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Dopo miliardi di ore passate a vedere cartoni giapponesi e altra robaccia pop anni ’80 americana, la folgorazione arriva con la visione di Twin Peaks. Da allora nulla è stato più lo stesso. La serialità è entrata nella sua vita e, complici anche i supereroi con le loro trame infinite, ora vive solo per assecondare le sue droghe. Per compensare prova a fare l’ingegnere ma è evidentemente un'illusione. Sogna un giorno di produrre, o magari scrivere, qualche serie, per qualche disperata tv via cavo o canale streaming. Segue qualsiasi cosa scriva Sorkin o Kelley ma, per non essere troppo snob, non si nega qualche guilty pleasure ogni tanto.

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