Il finale di stagione si avvicina e la situazione a Litchfield precipita. Il video dove si vede l’agente Piscatella seviziare alcune detenute è stato diffuso online: un elemento, questo, della massima importanza nell’attuale società governata dai media.
Tra le mura di Litchfield intanto, segue il serrato confronto tra Caputo e la Fig(ueroa), ricco di spunti e stranamente più adatto a fornire anche elementi comici, per alleggerire il clima generale, rispetto alle scene con Pidge e Ouija alle prese con i postumi dell’aver sniffato caffè.
Taystee, intanto, è diventata l’avvocatessa non ufficiale delle sue compagne carcerate e non ci sta assolutamente a cedere finché non sarà stata fatta giustizia per Poussey. Le sue scene, non a caso, vengono contrapposte a quelle dove il colpevole, cioè il povero agente Bayley, sconvolto dall’avere ucciso la ragazza senza volerlo, va a chiedere perdono al padre di lei. Non lo riceve, come è giusto, ma il suo personaggio ne esce umanizzato. Di guardie con cui non simpatizzare minimamente bastano Piscatella e l’agente Humphrey. Difficilmente qualcuno avrà pianto vedendo quest’ultimo vittima della vendetta di Maureen Kukudio.
In tutto questo marasma, comunque, le vite personali delle detenute non vengono certo messe in stop. L’amore le fa soffrire, siano esse madri disperate perché vorrebbero stare accanto ai figli, come Gloria Mendoza o Maria Ruiz, oppure tradite nei sentimenti, come Carrie Big Boo. Nel ricevere una punizione dalle altre, Linda (from Purchasing) si conquista pure un cognome: Ferguson. Paradossalmente ne esce, potremmo dire, purificata. (Sarebbe interessante vedere, se per lei ci sarà una trama in questo senso, come l’esperienza dall’altra parte delle sbarre influirà sulla sua vita futura). Big Boo, comunque, avrebbe fatto meglio a continuare a prendersi cura di Pennsatucky. Quest’ultima, infatti, è l’unica ad essere, almeno per il momento, completamente serena e al sicuro, dopo tante traversie delle passate stagioni.
Sempre parlando di madri, Lorna lo diventerà. Un minuto di silenzio ed una prece per baby Muccio. La mamma di Piper, invece, riesce a fare un piccolo ma significativo passo avanti nei rapporti con la figlia. La conversazione telefonica fra le due dà una sensazione di “meglio tardi che mai”, di qualcosa che ambo le parti saranno contente che sia avvenuta prima che diventi impossibile parlarsi e chiarirsi. Resta infatti da vedere se, finita la rivolta, il gruppo di carcerate rifugiatesi nel bunker di Frieda vedrà la propria situazione aggravata dalla costruzione del bunker stesso o alleviata dal non aver partecipato alla rivolta, anzi dall’essere state vittima di un feroce aggressore, come ormai tutto il mondo sa grazie ad internet.
I flashback, infine, ci forniscono un nuovo tassello per capire meglio trascorsi e rapporti di Alex e Piper. Emerge come le due ragazze abbiano concezioni dell’amore completamente diverse: per la prima l’amore è dolore, forse anche a causa di un’infanzia non certo felice. La seconda, invece, ha una concezione molto più colorata e positiva dell’argomento, quasi scout. Per ora, la puntata si è conclusa con una richiesta di matrimonio. Vedremo se questo rapporto resisterà alle prove che, certamente, sono in serbo per le due protagoniste nell’immediato futuro.
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Breaking The Fiberboard Ceiling 5×11 | ND milioni – ND rating |
Tattoo You 5×12 | ND milioni – ND rating |
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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).