Marvel’s Runaways, ormai ampiamente nel pieno della seconda parte di stagione, sta finalmente portando la trama verso quel punto di non ritorno nel rapporto genitori-figli che tanto sembrava inevitabile. Consci di questa deadline, idealmente immaginabile come una sorta di strada a senso unico, Josh Schwartz e Stephanie Savage giocano con il tempo rimasto a disposizione per approfondire le reali dinamiche che ci hanno portato fin qua. Ecco quindi ampio spazio al nuovo personaggio di Jonah (un sempre a proprio agio col suo ruolo Julian McMahon), a giochi di potere all’interno del Pride e ad un’immancabile gioco delle coppie.
Geoffrey: “What was that all about?”
Catherine: “I messed up. Big time. Molly was in the basement. I think she saw everything.”
All’inizio della serie si lamentava un focus, forse eccessivo, sulla sfera adolescenziale (anche dovuto al tipo di showrunner assunti per la produzione dello show, Schwartz e la Savage sono infatti ben noti per i loro prodotti adatti ad un pubblico giovane), con questo doppio episodio, però, la situazione sembra essersi ribaltata portando quel 30% di minutaggio inizialmente riservato ai genitori ad un ampio 70%, ovviamente relegando il resto dell’episodio ai Runaways. Sia chiaro che non ci si sta lamentando di questa presa di posizione, anzi non si può che apprezzare la scelta di concedere maggiore spazio a tutti quei personaggi che avevano dimostrato del potenziale ma che, proprio per la loro età e non appetibilità per il target della serie, sembravano destinati a non ottenerlo mai.
È però innegabile che si percepisca un certo disagio nel passare da una “maggioranza” all’altra, segno evidente di una mancanza di equilibrio che si sta cercando di trovare ma che per ora manca completamente. E che il tutto venga acutizzato per via dello stesso approccio “adolescenziale” e molto “patinato”, leggasi “superficiale”, non è di certo un pregio; lo stesso dicasi anche per le storyline ed i comportamenti di personaggi che per via del loro acume e della loro età non dovrebbero avere atteggiamenti così puerili.
Future Chase: “Dad? I hope you get this in time.
I know it’s a could probably screw a lot of things up.
I hope you get this in time.
I know it’s a long shot and I could probably screw a lot of things up.
I just wanted to tell you I’m sorry.
I’m sorry for I’m sorry for all of it.
Please, whatever you do, Dad, don’t pick up the Fistigons.”
Nella spasmodica attenzione dedicata ai genitori dei Runaways emergono in particolare alcuni personaggi: Jonah, Leslie Dean (mamma di Karoline), Tina Minoru (mamma di Nico) e ovviamente Victor Stein (padre di Chase). L’influsso di Jonah è ovviamente importantissimo per tutti quanti visto che, tra flashback ed effetti benefici del suo DNA, l’ombra del suo potere e della sua influenza diventa sempre più palpabile e, a tratti, ingombrante. Leslie per esempio, pur contrariata, pende dalle sue labbra, mentre tutti gli altri lo temono moltissimo. C’è ancora molto da chiarire e da scoprire sulle sue vere intenzioni ma la scoperta della foto che lo ritrae con Leslie quando era piccola è un’ottima fonte di curiosità.
È però sul personaggio interpretato da James Marsters che bisogna spendere un minimo di parole perché, se da un lato ultimamente aveva espresso un certo feeling con il figlio (magari per colpa/merito del tumore che premeva su emisferi cerebrali più consoni all’empatia), dall’altro si è dimostrato essere abbastanza rilevante sia per i piani di Jonah sia per l’ecosistema narrativo sin qui imbastito. L’inizio di “Refraction” inoltre è un ulteriore segnale della sua importanza per la serie visto che, finalmente, la “macchina del futuro” funziona e trasmette ad inizio episodio un grosso monito da parte del figlio. Ed in tutto ciò il tradimento della moglie, con annesso colpo di pistola, è solo la ciliegina sopra la torta. Alla luce di ciò la scelta di toglierlo dalle scene (se veramente verrà confermato il plot twist con cui si chiude “Refraction”) è un grosso colpo all’intera struttura della serie visto che si sceglie consapevolmente di privarsi di uno dei pezzi più pregiati. Tanto di cappello.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Kingdom 1×05 | ND milioni – ND rating |
Metamorphosis 1×06 | ND milioni – ND rating |
Refraction 1×07 | ND milioni – ND rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
4
Nessun voto per ora
Tags:
Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.