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The Generi 1×06 – QuizTEMPO DI LETTURA 3 min

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“La risposta è… satta!”

Indubbio che i precedenti episodi avessero una struttura unicamente antologica, frutto dell’esigenza di Maccio di sperimentare vari stili e dimostrare le sue capacità parodistiche. Innegabile però che la progressione narrativa di ogni singolo episodio proiettava Gianfelice Spagnagatti verso una sempre maggiore consapevolezza della mistica esperienza che stava vivendo. Nel primo episodio, Luciana fa riferimento ai fritti, ed ecco che il secondo episodio horror vede al centro una maledizione derivata dalla frittura. Felice non vuole allontanarsi da casa sua per fare il giornalista d’inchiesta e il primo posto in cui si reca in questo particolare e inconsapevole viaggio è la ridente cittadina di El Pazzo. La paura di affrontare il genere femminile e i sentimenti verso di esso sono centrali nell’illuminante confronto con Alvaro Vitali e il suo Pierino Pierello. Non si può far ridere senza saper ridere, ricorda poi Geromalo in “Fantasy”. 
Insomma, che Felice percorra un suo viaggio di formazione per arrivare a dare una scossa alla sua vita era abbastanza chiaro, quasi scontato (non negativamente parlando).
Un episodio come “Quiz” è un mix tra un momento di riflessione sulle esperienze vissute e un ulteriore genere mascherato (“Slumdog Millionaire” ne è un gran rappresentante). Ovviamente il riepilogo delle esperienze vissute porta molto più a tendere per la prima ipotesi.
Occorre però ricordare anche che Maccio Capatonda è un comico, nato con la televisione e con piccoli sketch ed è assolutamente ammirevole la volontà di non rinnegare ciò. Le guest star che hanno di solito lavorato con lui si sono sempre adattate al suo particolare mondo espressivo. Un solo personaggio ha fatto il percorso contrario ed è stato accolto alla corte di Marcello Macchia con riverenza e lasciando spazio alla propria capacità espressiva: Nino Frassica. Maccio non ha mai nascosto di avere nel comico siciliano una specie di padre artistico e per questo in “Quiz” gli viene lasciato totalmente il centro del palcoscenico. Ed i risultati non possono che essere eccelsi.
La 1×06, come già accennato, porta anche a un importante riepilogo di quanto visto fino a questo momento. La già citata evocazione della provenienza comica di Capatonda crea quindi un’autoreferenziale (sempre con accezione positiva) sintesi mediante i trailer, marchio di fabbrica del comico abruzzese. Ovviamente il tutto è funzionale alla storia, riuscendo allo stesso tempo a far apparire il tutto come enorme esercizio di stile (battute di Frassica + trailer + inserimento di un’ulteriore mini-parodia).
A due episodi dal termine, Maccio dimostra di aver pensato chiaramente ad una trama orizzontale che, fino a questo momento, non risulta essere particolarmente complessa e campata in aria, ma comunque brillante e con l’occhio lungo verso certi vizi contemporanei.
Note a margine sulle trovate comiche migliori.
Frassica front man e Maccio Capatonda come spalla già di per sé rappresentano un’accoppiata vincente che potrebbe reggere il tutto da sola. Se a questo si aggiunge però l’atmosfera straniante condita da un Giorgio Poveracci (aka Sandro Dibiase) in grandissimo spolvero a fare da comparto sonoro dell’assurda trasmissione, allora non si può che applaudire a piene mani l’allestimento. E non con un applauso solo, come Frassica nel finale.
Infine la parodia di Ritorno Al Futuro merita sicuramente parole di elogio sia per l’alta percentuale di omaggio riservata alla pellicola cult, ma soprattutto per l’altissimo tasso di caciara concentrato in pochi minuti. Da Grande Giotto! al frutto canalizzatore fino al calcio dato al bidone temporale per farlo partire. L’impressione è che le idee fossero molte di più di quelle messe in scena, ma che spesso la qualità e la capacità di non essere ridondanti vada apprezzata quasi più che le trovate comiche stesse.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Frassica
  • Back To The Future
  • I trailer
  • Giorgio Poveracci aka Signor De Biasi
  • Momento riflessivo della serie
  • Un Doc interpretato da Sciamenna però non avrebbe guastato

 

Mancano due episodi ed è assolutamente da apprezzare la scelta di mettere le carte in tavole prima di un’ulteriore parodia di genere. Parodia che, a questo punto, potrà essere goduta a mente sgombra da eventuali sotto testi, prima di approcciarsi al finale.

 

Superhero 1×05 MIMMO milioni – 0.MIMMO rating
Quiz 1×06 MIMMO milioni – 0.MIMMO rating

 

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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.

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