“All roads lead to Oceanside”
Prima di dedicarsi all’analisi e al commento della quinta puntata di Forever, il sottoscritto recensore tiene opportuno raccontare un fun fact, che in realtà è più bad che fun. Prima della messa in onda del pilot solo due recensori si sono detti interessati e dopo la visione di tale puntata sono rimasti interdetti, non sapendo se procedere con la visione dello show. Dopo quell’attimo di titubanza hanno assistito al secondo episodio e ne sono rimasti affascinati; tali recensori hanno quindi chiamato i rinforzi per poter concluderla nel minor tempo possibile ma solo una persona è arrivata in loro soccorso. Ora questi tre eroi non vedono l’ora che arrivi il momento in cui arriveranno in massa i miscredenti che non hanno creduto inizialmente in Forever, per poi ridergli in faccia e negargli la possibilità di recensire una delle migliori serie del 2018.
Il quinto episodio della prima stagione della serie di Alan Yang & Matt Hubbard è ricoperto da un alone di negatività e, minuto dopo minuto, questa nebbia carica di tristezza e nostalgia si fa sempre più fitta. La storia principale procede lentamente e mette in risalto quello che si temeva nel pilota, cioè una serie in cui la noia tra June & Oscar la fa da padrona, ma fortunatamente la messa in scena di questi disagi della coppia è a dir poco perfetta e per nulla tediosa. Se già era evidente nel pilota quanto June fosse oppressa dalla vita monotona che stava vivendo e nello scorso episodio aveva cominciato ad avere i primi momenti di sbandamento, in “Another Place” il character di una bravissima Maya Rudolph mette le carte in tavola e lo fa nel modo più chiaro possibile. La discussione tra lei ed Oscar è uno di quei litigi duri, in cui si mette a dura prova l’amore dei due, una prova di resistenza che però sembra, al momento, essere insormontabile a causa del lapalissiano diverso stile di vita della coppia. Al personaggio di Fred Armisen piace la propria vita, non è interessato alle avventure e ama profondamente la moglie. Si è ambientato perfettamente a Riverside e non è disposto ad allontanarsi dalla sua nuova casa. Per June vale l’esatto opposto e non intende più fingere di essere felice, vuole fuggire da quella monotona vita e intende sperimentare qualcosa di nuovo. L’amore che lo lega ad Oscar non sembra più bastare e la vista del comodino sorridente pare averle fatto prendere la decisione definitiva. Pensandoci bene, poi, l’arrivo di Kase a Riverdale e proprio vicino a June & Oscar non può essere una coincidenza. Catherine Keener con la sua Kase è la goccia che ha fatto traboccare June, quel personaggio che l’ha aiutata ad aprire gli occhi e ad osare. Sembra inevitabile quindi la partenza delle due per Oceanside, un viaggio e una meta inesplorati che riserveranno sicuramente belle sorprese.
Per concludere non si può che parlare delle scene migliori della puntata: the coolest boy of ’70s & Heather. Mark è in fin dei conti un personaggio degli anni settanta stereotipato, in cui non pare esserci nulla di originale, ma portandolo nell’attuale contesto contemporaneo si notano in maniera evidente le difficoltà del ragazzo nell’ambientarsi. La sua mentalità è sia rimasta quella degli anni 70, sia quella di un ragazzo non ancora maggiorenne, riportando le stesse difficoltà che hanno gli adolescenti di quell’età. Il suo amore per la donna che quando era ancora in vita era la ragazza più carina della sua scuola è guidato dalla nostalgia e sempre quest’ultima è presente in ogni scena in cui Mark & Heather entrano in contatto. Terribilmente triste è il momento in cui Mark racconta ad Oscar il pomeriggio passato con la donna e risulta chiaro che lei non fosse minimamente interessata a lui come potenziale ragazzo e che si sia relazionata per i momenti che Mark gli ricordava, la sua lontana e perduta adolescenza. Un’azione sicuramente non malvagia ma dettata dalla nostalgia di cui il ragazzo è portatore.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Kase 1×04 | ND milioni – ND rating |
Another Place 1×05 | ND milioni – ND rating |
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Detto anche Calendario Umano, si aggira nel sottobosco dei prodotti televisivi e cinematografici per trovare le migliori serie e i migliori film da recensire. Papà del RecenUpdate e Genitore 2 dei RecenAwards, entra in tackle in pochi ma accurati show per sfogarsi e dire la propria quando nessuno ne sente il bisogno.