DC’s Legends Of Tomorrow 4×10 – The GetawayTEMPO DI LETTURA 4 min

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“Maybe that’s what family is. The people you don’t mind being annoied.”

DC’s Legends Of Tomorrow fa tappa in un momento delicato della Storia Americana (che è poi anche quella mondiale): lo scandalo Watergate.
Tale momento storico viene ritenuto, giustamente, uno dei più simbolici del Novecento per via del ruolo avuto dai mezzi d’informazione e per il destino che questa storia ha riservato a uno dei suoi principali protagonisti: il presidente Richard Nixon.
Data l’influenza che questo episodio ha avuto soprattutto nel mondo del cinema e delle serie tv (tanto per citare le opere più famose, i film Tutti gli uomini del presidente e Frost/Nixon, qui ampiamente citati), e visti anche i possibili rimandi all’attualità (il fenomeno delle fake news e il recente “caso Assange”) è normale che l’hype per questo episodio fosse molto elevato. Purtroppo, però, ancora una volta si è rivelato l’ennesima occasione persa, trasformando il tutto in una sorta di remake live-action di In viaggio con Pippo.
Il leitmotiv dell’episodio, infatti, è quello della sincerità, intesa a 360 gradi ma soprattutto come base di qualunque rapporto familiare/d’amicizia.
Così, prendendo come pretesto il caso del “Presidente che mentì all’intera nazione” le varie storylines presenti cercano di sviscerare questo tema. Il che dà adito a numerose scene puramente dialogiche e forzatamente comiche (per fortuna in mezzo c’è anche un bell’inseguimento in auto) che fanno da riempitivo per tutti i 40 minuti di questo lungo episodio di raccordo dove l’unica cosa memorabile è il cliffhanger finale che, ancora una volta, è destinato a ri-azzerare tutto da capo e soprattutto per quanto riguarda i futuri rapporti tra le Leggende.
Per il resto, la puntata mette finalmente in primo piano il gombloddo interno all’Agenzia del Tempo ad opera di Hank Heywood e dell’inedito duo Gary-Nora Darkh. A prescindere dal fatto che, già da questa premessa, si intuisce subito che tutta questa storyline verrà declinata in maniera fin troppo surreale e ironica (ma la gag della lavagna con le puntine e i fili di lana è pur sempre carina), il ritorno del personaggio di Nora è positivo in quanto può fungere da ulteriore conflitto interno tra Agenzia e Leggende (e questo soprattutto per quanto riguarda il sopracitato cliffhanger finale), oltre a smorzare quel clima da “volemose tutti bene” che troppo spesso prende piega in questa serie.
Anche perché, il cambiamento repentino di carattere e sentimenti da parte di Hank Heywood (prima gombloddista corrotto e poi amico delle Leggende per via dell’amore nei confronti del figlio) è veramente un passaggio fin troppo veloce e mal scritto e avrebbe rischiato di far finire subito l’unico motivo per cui ancora l’intera serie sta in piedi.
Positiva, quindi, l’uscita di scena (forse momentanea?) di Hank e la nuova “evasione” di Nora che salvano in parte un episodio fin troppo banale e smorto che non riesce ad emozionare come dovrebbe.
I momenti sdolcinati si susseguono senza sosta fra il nascente rapporto madre-figlia tra Sara e Mona, dichiarazioni d’affetto abbastanza banali e comunque non richiesti e la nuova improbabile liaison tra Zari e Nate, anch’essa nata quasi per caso e ora, non si sa perché, diventata fondamentale per lo sviluppo della trama orizzontale.
Gli unici personaggi che finora non hanno mai sfigurato (Costantine e Charlie) sono relegati a mere comparse comiche all’interno dello show (soprattutto Costantine qui in versione “esorcista-DDT”) e parodie di loro stessi, così come il Presidente Nixon che qui viene veramente rappresentato come “la parodia della parodia del personaggio reale” con un’interpretazione alquanto raffazzonata e al livello de Il Bagaglino.
Tutti segnali, già colti da tempo, che dimostrano come lo show si stia sempre più perdendo nelle sue sottotrame senza però avere ben chiaro in mente dove si voglia andare a parare.
C’è da sperare che con il cliffhanger finale si possa, a partire dalla prossima puntata, dare una sterzata a tutto questo.

“We’ve forgotten Charlie!”
(Frase che riassume l’importanza del personaggio nella serie.)

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Riferimenti al Watergate e a Tutti gli uomini del Presidente
  • Mick fan di Robert Redford
  • Gary e i gombloddi alla lavagna
  • Ritorno di Nora Darkh e cliffhanger finale
  • Nixon parodia di se stesso
  • Zari + Nate? Seriously?
  • Rapporto Heywood padre e figlio da cartone animato
  • Mona e Sara
  • Charlie sempre più in secondo piano (ma anche terzo o quarto)
  • Costantine ridotto a esorcista-DDT

 

Episodio di raccordo abbastanza banale e sdolcinato in cui tutti i personaggi (chi più chi meno) diventano la parodia di loro stessi mandando in vacca una trama che poteva avere un buon potenziale. Ad aggiustare in extremis le cose ci pensa Nora Darkh, ma ormai il punto di non ritorno pare essere già stato raggiunto…

 

Lucha De Apuestas 4×09 0.92 milioni – 0.2 rating
The Getaway 4×10 0.95 milioni – 0.3 rating

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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!

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