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Con un titolo ironicamente macabro, valutato il collegamento con uno dei casi medici della puntata, Grey’s Anatomy decide di ripresentarsi al proprio pubblico. E lo fa nel peggiore dei modi andando ad aggiungere ulteriori elementi ad una trama che fatica a reggersi in piedi in questo inizio della sedicesima stagione. Non contenti delle problematiche legali riguardanti Meredith ed il licenziamento di Alex e Richard dal Grey-Sloan, sembra che gli sceneggiatori abbiano deciso di ammassare tutti gli argomenti portanti di questa stagione nei primissimi episodi. La speranza è di vederli correttamente sviscerati e presentati nelle prossime puntate, ma sarà molto difficile che ciò avvenga considerata l’elevata mal organizzazione alla base del serial della ABC.
Dopo una breve visita sul nuovo posto di lavoro dei suoi ex colleghi, anche Owen decide di lasciare il Grey-Sloan spingendo lo spettatore a chiedersi che senso abbia questa massiccia fuga dalla scena principale della narrazione: diversificare il racconto? Disperata ricerca di nuova linfa vitale?
Volendo fare i puntigliosi, questa diversificazione medica (con un nuovo ospedale), unitamente alla problematica dell’assicurazione americana (sollevata involontariamente da Meredith con il suo non-articolo) riporta la mente indietro alle prime stagioni, per la precisione la seconda. Nessuno si ricorda della Denny Duquette Memorial Clinic fondata da Izzie? Ebbene, la sostanza ora come ora non è troppo diversa anche se la stessa narrazione si ritrova divisa in due archi: il poliambulatorio gratuito si prefiggeva proprio l’assistenza verso quelle persone che per problematiche relative alla loro assicurazione non potevano essere correttamente assistite in un ospedale. In questa sedicesima stagione Pac North (nuovo luogo medico) e Meredith (lotta contro Big Pharma, assicurazioni ecc ecc) si dividono la scena. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti, un piccolo disastro.
Il Pac North viene presentato come epicentro di incompetenti, il che spinge anche a chiedersi perché Alex e Richard siano finiti lì a lavorare, ed il pensare di poterlo rendere un ospedale di fama nazionale non risulta una motivazione sufficiente. Ma è l’articolo che sfugge online ciò a cui ruota attorno l’episodio e che, seppur inizialmente rigettato da Meredith stessa (aveva mandato alcune direttive, non l’intero scritto), verrà in conclusione di puntata difeso a spada tratta. A farne le spese? Il nuovo personalissimo pungiball di casa Grey, Andrew DeLuca che si ritrova a fare una ramanzina ad una mamma-medico sotto processo ed a rischio perdita della propria licenza medica (ergo, il lavoro) che si è ampiamente esposta contro quella stessa categoria (nonché ospedale) che da lì a poco dovrebbe valutarne la posizione. Ma ovviamente DeLuca uscirà sconfitto da questo incontro dispari, accompagnato in sottofondo dalla consueta musica melodrammatica.
Altro elemento della puntata di cui va fatta menzione è sicuramente la dolce attesa di Miranda Bailey, per il quale però sarebbe preferibile non spendere ulteriore tempo: visto e considerato che già Amelia sta portando avanti una gravidanza, con tutto ciò che questo comporta, non sarebbe stato preferibile affrontare questo tipo di elemento narrativo in un altro momento? Il tempismo non è sicuramente dei migliori, specialmente trattandosi degli sceneggiatori di Grey’s Anatomy.
Dopo una breve visita sul nuovo posto di lavoro dei suoi ex colleghi, anche Owen decide di lasciare il Grey-Sloan spingendo lo spettatore a chiedersi che senso abbia questa massiccia fuga dalla scena principale della narrazione: diversificare il racconto? Disperata ricerca di nuova linfa vitale?
Volendo fare i puntigliosi, questa diversificazione medica (con un nuovo ospedale), unitamente alla problematica dell’assicurazione americana (sollevata involontariamente da Meredith con il suo non-articolo) riporta la mente indietro alle prime stagioni, per la precisione la seconda. Nessuno si ricorda della Denny Duquette Memorial Clinic fondata da Izzie? Ebbene, la sostanza ora come ora non è troppo diversa anche se la stessa narrazione si ritrova divisa in due archi: il poliambulatorio gratuito si prefiggeva proprio l’assistenza verso quelle persone che per problematiche relative alla loro assicurazione non potevano essere correttamente assistite in un ospedale. In questa sedicesima stagione Pac North (nuovo luogo medico) e Meredith (lotta contro Big Pharma, assicurazioni ecc ecc) si dividono la scena. Ed il risultato è sotto gli occhi di tutti, un piccolo disastro.
Il Pac North viene presentato come epicentro di incompetenti, il che spinge anche a chiedersi perché Alex e Richard siano finiti lì a lavorare, ed il pensare di poterlo rendere un ospedale di fama nazionale non risulta una motivazione sufficiente. Ma è l’articolo che sfugge online ciò a cui ruota attorno l’episodio e che, seppur inizialmente rigettato da Meredith stessa (aveva mandato alcune direttive, non l’intero scritto), verrà in conclusione di puntata difeso a spada tratta. A farne le spese? Il nuovo personalissimo pungiball di casa Grey, Andrew DeLuca che si ritrova a fare una ramanzina ad una mamma-medico sotto processo ed a rischio perdita della propria licenza medica (ergo, il lavoro) che si è ampiamente esposta contro quella stessa categoria (nonché ospedale) che da lì a poco dovrebbe valutarne la posizione. Ma ovviamente DeLuca uscirà sconfitto da questo incontro dispari, accompagnato in sottofondo dalla consueta musica melodrammatica.
Altro elemento della puntata di cui va fatta menzione è sicuramente la dolce attesa di Miranda Bailey, per il quale però sarebbe preferibile non spendere ulteriore tempo: visto e considerato che già Amelia sta portando avanti una gravidanza, con tutto ciò che questo comporta, non sarebbe stato preferibile affrontare questo tipo di elemento narrativo in un altro momento? Il tempismo non è sicuramente dei migliori, specialmente trattandosi degli sceneggiatori di Grey’s Anatomy.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Dopo lo scorso finale di stagione questo è il secondo episodio di Grey’s Anatomy in sedici stagioni a scendere sotto i sei milioni di spettatori. Ed è un trend che presumibilmente andrà in crescendo dal momento che non si tratta di un disaffezionamento bensì di un calo fisiologico. Anzi, a ben vedere, tenendo in considerazione che sono sedici stagioni, quasi sei milioni di pubblico fisso è un gran risultato. Peccato che l’episodio sia quello sia.
Reunited 16×03 | 6.09 milioni – 1.4 rating |
It’s Raining Men 16×04 | 5.75 milioni – ND rating |
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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.