Lyra: “I don’t think I understand any grown-ups at all.”
Il 3 novembre 2019 è andato in onda sui canali della HBO e della BBC il soddisfacente pilot di His Dark Materials, show televisivo che sta riscuotendo molto più successo nel Regno Unito di quanto non lo stia facendo negli USA.
E’ doveroso segnalare che la consueta tabella che si trova in fondo alle nostre recensioni riporta gli ascolti americani; è bene specificarlo perché c’è una differenza sostanziale: basti pensare che il pilot è stato visto da quasi dieci milioni di spettatori britannici, mentre negli States non si è arrivati nemmeno al milione.
His Dark Materials è sicuramente una serie interessante, ma non esattamente semplice da seguire per coloro che non hanno letto la saga di Philip Pullman. Questo anche perché, come accennato nella recensione di “Lyra’s Jordan”, gli autori non hanno affatto semplificato la storia, creando un po’ di confusione nella testa dello spettatore che si approccia per la prima volta al mondo di Queste Oscure Materie e che, quindi, si ritrova costretto ad affidarsi al web per trovare risposta alle varie domande e ai dubbi che attanagliano durante la visione di questi primi due episodi.
E’ abbastanza evidente, anche senza aver letto i libri, che l’universo creato da Pullman è molto vasto e trasformarlo in una serie tv (di soli 8 episodi della durata di circa 60 minuti ciascuno) non è affatto semplice ma per il momento gli autori sembrano essere sulla strada giusta, riuscendo a soddisfare le aspettative dei lettori e ad intrigare i non.
Non volendo e non potendo fare paragoni con il testo letterario, l’episodio verrà analizzato partendo dal presupposto che lo spettatore non abbia letto i libri di Pullman.
Lyra: “She is nice. She treats me nice. Don’t we deserve to have nice things for once? […] No one has ever said I could be extraordinary before.”
“The Idea Of North” è un episodio che colpisce un po’ meno rispetto al primo, pur confermando l’impressione iniziale che ci si trova davanti un ottimo prodotto. Il pregio principale dell’episodio è l’approfondimento su Mrs Coulter, la cui ambiguità è stata sicuramente percepita la scorsa settimana.
In questo secondo appuntamento lo spettatore si ritrova incuriosito maggiormente dal personaggio interpretato da Ruth Wilson, conoscendone la crudeltà ma anche l’ambiguità del suo rapporto con Lyra, con uno sguardo particolare all’elemento che desta maggiore interesse, ossia il legame con il suo Daimon. Nell’universo di Queste Oscure Materie il Daimon rappresenta la manifestazione fisica dell’anima ed infatti ogni umano ha il suo Daimon (che prende la forma dell’animale più affine alla propria personalità) dal quale non può separarsi e a cui la sua vita è collegata (la stessa Lyra rimane shoccata dal vedere la scimmia inquietante di Marisa così distante da lei, ma soprattutto si assiste alla morte della giornalista dopo che la sua farfalla è stata uccisa). Il fatto che la signora Coulter riesca a star lontana dal proprio Daimon rappresenta un ulteriore mistero a cui il pubblico pretende di avere una spiegazione. E’ anche interessante riflettere sul significato più profondo di questo strano rapporto tra i due: in una scena si vede Marisa colpire con rabbia la sua scimmia, gesto che, tenendo a mente cosa rappresenta l’animale, lascia immaginare cosa debba realmente provare la donna verso la propria anima e che cosa pensi di se stessa.
Plot twist a parte, ovviamente si continueranno a scoprire nuovi dettagli sul personaggio nei restanti episodi, modalità di narrazione altamente apprezzabile dato che per uno show avere un villain come si deve è assolutamente un punto di forza.
Come accennato all’inizio di questa recensione, His Dark Materials è una serie complessa, pur avendo come “eroina” una bambina. Questa complessità in parte è apprezzabile, costringendo lo spettatore a fare un piccolo sforzo per seguire e comprendere la storia e tutti i suoi sottotesti. Un’eccessiva semplificazione avrebbe fatto storcere il naso e avrebbe reso lo show mediocre, rendendolo un fantasy come un altro. Detto questo, è impossibile non notare che gli autori sembrano aver esagerato un po’ con i colpi di scena, non dando al pubblico il tempo per comprenderli e per assimilarli completamente, inserendo fin troppi elementi in un unico episodio, tra viaggi in mondi paralleli, rivelazioni e rapimenti. E’ ovvio che la trasposizione televisiva di una saga di romanzi non potrà mai avere gli stessi tempi e ritmi dei libri, ma una migliore gestione sarebbe stata sicuramente più apprezzata.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
La collaborazione tra HBO e BBC regala un fantasy di tutto rispetto. Si spera continui così, anche alla luce del rinnovo per una seconda stagione già ottenuto.
Lyra’s Jordan 1×01 | 0.42 milioni – 0.1 rating |
The Idea Of North 1×02 | 0.37 milioni -0.08 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.