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Il titolo di questo undicesimo appuntamento suggerisce come gli autori dello show di casa NBC abbiano grandi piani per questi due episodi, tanto da dividere gli avvenimenti in due differenti momenti collegati tra loro come suggeriscono i titoli delle puntate.
Se nel finale di “Light and Shadows” si era subito capito che vi erano guai in vista per il figlio adottivo di Rebecca e Jack, in questi 45 minuti incentrati su Randall, Fogelman scava a fondo nel passando del character utilizzando il solito strumento del flashback.
E’ lodevole il modo in cui la serie tratti un argomento come gli attacchi di panico e relativo stato di ansia (malattia che coinvolge oggi giorno moltissime persone), senza mai scadere nel patetismo e cercando di approfondire non solo le cause ma anche i possibili rimedi a tale male.
Dopo le innumerevoli crisi, sparse nel corso delle differenti stagioni, finalmente il neo consigliere comunale riesce a farsi forza e chiedere apertamente aiuto al fratello Kevin che già in passato lo aveva aiutato. Il pensiero degli spettatori, quindi, corre subito alla celebre scena in cui Kevin abbandonò la propria pièce teatrale per correre in aiuto del fratello.
Questa rappresentazione così realistica di un problema di questo tipo è resa possibile soprattutto grazie all‘ottima prova attoriale di Sterling K. Brown, di cui non si scopre certo oggi la bravura, ma che nei momenti emotivamente peggiori per il suo character ha sempre dato prova delle sue ottime doti attoriali. Chapeau.
Se nella prima metà di stagione erano stati Kevin e Nick i veri mattatori della narrazione, con una porzione di trama che era indubbiamente sopra le altre, con la ripresa dello show la storyline del character interpretato da Justin Hartley sembra essersi arenata, una storia che subisce enormemente l’assenza dello zio Nick che insieme a Kev formava una coppia veramente ottima.
Non è importante che la donna con la quale abbia passato la notte l’attore sia l’ex moglie Sophie o un altro character, nuovo o vecchio, poiché il vero problema di questa situazione narrativa è l’ennesima riproposizione delle disastrose storie sentimentali dell’ex Tato, tra avventure di una notte e relazioni tossiche e malsane.
Tra le crisi di Randall, anche se approfondite e ottimamente rappresentate, e le pessime scelte amorose di Kevin, in questa seconda parte della quarta stagione sembra che gli autori non riescano ad andare oltre la riproposizioni di eventi visti e rivisti, per uno schema narrativo fisso e ripetitivo, che paralizza completamente l’avanzamento della trama orizzontale.
E allora, come nel precedente episodio, bisogna far affidamento al finale di puntata, dove viene accennato un problema serio che Kate avrebbe avuto con Marc, fidanzato dell’epoca, già menzionato in passato ma di cui non si era ancora approfondita la natura. Vista l’attuale porzione di trama riguardante Toby e consorte, senza dubbio una delle peggiori, non è errata la scelta di dedicare screen time al passato del character interpretato da Chrissy Metz, sperando in un risultato migliore.
Nei prossimi appuntamenti la serie è chiamata non solo a cambiare passo, ma anche rendere maggiormente omogenee le diverse storie dei componenti della famiglia Pearson per ora quasi completamente slegate. Comunque la sensazione è che sarà proprio l’incombente malattia di Rebecca a far riunire ancora una volta la famiglia.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Un episodio interessante, soprattutto per quanto riguarda Randall, ma che sicuramente non lascia il segno. Gli spunti certo non mancano per il proseguo della stagione, sperando che già a partire dalla prossima puntata si torni a una narrazione più coinvolgente e un ritmo narrativo decisamente più serrato.
Light And Shadows 4×10 | 6.71 milioni – 1.5 rating |
A Hell Of A Week: Part One 4×11 | 6.59 milioni – 1.5 rating |
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