“My name is General Roy Stewart. Serial number 498003145.”
(La risposta perfetta in ogni occasione.)
Dopo il precedente episodio, che aveva messo in primo piano le protagoniste femminili della serie, è sembrato giusto agli autori tornare a puntare i riflettori sulla storyline orizzontale principale, quella che vede in primo piano Oliver e la sua eterna rincorsa alla sorella Emiko. Una rincorsa che sta diventando sempre più assillante e ripetitiva, esattamente come tutti i dialoghi di Oliver che hanno come elemento fisso proprio la sorella (e che alla lunga diventano ridondanti).
Per evitare che tutto l’episodio si focalizzi solo sulla caccia ad Emiko, gli autori tirano fuori un bel plot twist per uscire da questa stasi: l’entrata in scena del patrigno di John Diggle, il generale Roy Stewart. Il personaggio, oltre ad esplorare in maniera originale il background di John (che finora è sempre rimasto un po’ oscuro) è anche una piacevole sorpresa in quanto il character è interpretato da Ernie Hudson, il mitico Winston Zeddemore della saga di Ghostbusters.
A parte l’hype che inevitabilmente genera una scelta del genere agli occhi dello spettatore nerd, il personaggio, per quanto presentato in maniera quasi frettolosa e raffazzonata (è praticamente comparso dal nulla), si rivela davvero imprevedibile. Dalla sua entrata in scena fino alla sua uscita finale, l’idea che lo spettatore ha del generale Stewart cambia radicalmente nel corso dei minuti, mostrando ben più di una sfaccettatura.
Anche se l’evoluzione del rapporto con il figliastro appare, ad un certo punto, quasi prevedibile, la cosa certa è che la sua presenza contribuisce ad offrire un ritratto inedito e “più umano” di John (contando che Diggle appare sempre un po’ troppo monolitico) e questo non può che far piacere, soprattutto perché nelle precedenti puntate era apparso un po’ troppo sacrificato nell’economia della serie.
A livello di storyline verticale quindi, l’episodio non è niente di originale ma funziona e colpisce nel segno.
I veri problemi riguardano, invece, le solite storylines orizzontali. Non solo quella ambientata nel 2040 che qui viene ridotta al minimo risultando quasi impercettibile, non fosse per il cliffhanger finale che potrebbe rivelare numerosi indizi sulla nascita di Galaxy One e di chi ci sta dietro. Anche quella del 2019 ha le sue pecche (leggasi: numerosi buchi di sceneggiatura), non riuscendo a catturare l’attenzione come dovrebbe poiché si risolve tutto troppo in fretta. Alla fine dell’episodio sono più le domande che non le risposte riguardanti le varie sottotrame, e nessuna di esse sembra promettere bene.
Si assiste all’ennesimo scontro tra i fratelli Queen che qui si esplica in una bella scena di lotta con archi e frecce (e lo scontro tra due frecce in un’incredibilmente bella CGI) e anche alla morte del villain di turno, quel Dante che di Emiko è stato il mentore e l’artefice del suo destino da criminale. Resta da vedere quale sarà ora la sorte di Emiko: diventerà la prossima villain, magari accettando di dirigere il Nono Cerchio, come nelle intenzioni di Dante? Oppure deciderà di riunirsi al fratello e passare dalla parte dei buoni? Al momento pare più probabile la prima che non la seconda opzione (anche perché i cattivi che diventano buoni non fanno una bella fine, vedi Black Siren).
Resta da vedere, poi, che fine farà il “progetto Archer” e se e come (a questo punto pare ormai certo) questo si evolverà nel futuro Galaxy One del 2040. Da questo punto di vista. il cliffhanger finale lascia presupporre più di un indizio in questo senso. Dobbiamo quindi aspettarci che Alena diventi la prossima villain dell’Arrowverse? (Berlanti-non-voglia, sarebbe la villain più cagna di sempre).
È vero che mancano ancora 3 puntate alla fine della stagione (che non sono né troppe né poche) ma, dopo tante rivoluzioni e ribaltamenti narrativi, paradossalmente tutto appare come un po’ troppo ripetitivo, senza alcun filo logico e alla lunga si fa veramente fatica a seguire tutte le varie sottotrame.
L’episodio, comunque, funziona se ci si basa esclusivamente sulla sola storyline verticale, mentre si spera che le prossime puntate servino a risolvere definitivamente anche quelle orizzontali e a consegnare alla stagione (partita bene ma proseguita così così) un finale degno di essa.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
|
|
Lost Canary 7×18 | 0.71 milioni – 0.2 rating |
Spartan 7×19 | 0.71 milioni – 0.2 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!