Il seme del male si insinua dentro di noi, attende, scava fino a trovare terreno fertile dove attecchire e senza che che ce ne accorgiamo, esplode, trasformandoci in quello che più temiamo.
In “Takiawase” avevamo lasciato Beverly nell’antro del mostro: Hannibal la uccide perchè lei ha visto di cosa è capace e mette in
scena una delle rappresentazioni visive più efficaci e terribili di tutta la serie. Il corpo della donna viene sezionato e intrappolato in lastre di vetro che ricordano i vetrini della scientifica, così il Dr. Lecter omaggia crudelmente la meticolosità nel lavoro dell’agente Katz: una spietata ma coraggiosa Freddie Lounds avverte Jack di quello che troverà all’interno dell’osservatorio, da lui già conosciuto per le stesse funeste ragioni e l’uomo, disperato dall’aver perso uno dei suoi migliori agenti, tralascia ogni regola e si rivolge a Will, al suo talento per trovare il colpevole. Graham dal canto suo è lacerato dai sensi di colpa per ciò che è successo e in una scena da brivido, perfetta nella sua logica freddezza, trova la prima, vera prova contro Hannibal: l’uomo ha preso i suoi trofei, scambiando i reni di Beverly con quello dell’Affrescatore di “Sakizuki“
Will Graham ha dentro di sè il seme del male a cui accennavo a inizio recensione, il Dr. Lecter lo aveva “sentito” sin dal loro primo incontro e l’ex -profiler, cercando vendetta per ciò che è accaduto alla sua alleata, fa sbocciare dentro di se quel fiore malvagio ed è pronto a macchiarsi le mani di sangue per trovare giustizia. Con meticolosa attenzione (come farebbe Hannibal), Will entra in contatto con il suo ammiratore, scoprendo che a salvargli la vita, uccidendo il giudice e posticipando il processo, non è stato lui ma qualcuno che conosce benissimo, che lo ha manipolato, che lo odia e lo ama. Naturalmente questa notizia non ferma Graham che commissiona al suo emulatore l’omicidio di quella persona: Hannibal diventa preda, un’altra nuova situazione per lui e se non fosse per il salvifico intervento di Jack e Alana, avrebbe perso la vita per mano (per procura) di quell’uomo che tanto invidia e tanto ammira.
Hannibal, così ferocemente raffinato nel dare la morte alle sue vittime, si ritrova nudo e morente nelle mani rudi di un uomo che lo taccia di essere un traditore alla pari di Giuda Iscariota, da qui la rudimentale scena della crocifissione: Mukozuke è l’episodio di svolta, dove il Dr. Lecter perde la sua intoccabilità, scopre di essere vulnerabile e debole, che la morte non risparmia nessuno, lui compreso.
Questa è anche la puntata in cui Will, indossa la maschera del mostro che fino a questo momento gli era stata erroneamente attribuita: la sua trasformazione è in atto, come vediamo nella scena in cui la sua pelle viene lacerata dalle corna di cervo, simbolo nella serie dell’omicidio.
Hannibal e Will si sono osservati, hanno danzato in cerchio aspettando il momento per colpire: Graham si è buttato nella mischia ed ora, quale sarà l’alto prezzo da pagare?
- La rappresentazione della morte di Beverly Katz
- Will indossa la maschera del mostro letteralmente e idealmente
- Hannibal vittima e Will carnefice: i ruoli si invertono, in una serie di sequenze magistrali
- Estetica e dialoghi perfetti, da Emmy
- Hugh Dancy e Madds Mikkelsen, indossano i panni dei loro personaggi con una sicurezza da risultare inquietante
- Nessuno
Takiawase 2×04 | 2.79 milioni – 0.9 rating |
Mukozuke 2×05 | 3.49 milioni – 1.0 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.