Sin dai primi istanti si capisce che Porsandeh e soci hanno deciso di alzare l’asticella delle aspettative e, prendendo spunto dal telefilm che ha spalancato le porte della rivoluzione narrativa, di sfornare un ottimo flashforward spiazzante e galvanizzante allo stesso tempo. E si, il telefilm a cui mi riferivo è ovviamente Lost.
Se la scritta che capeggia pesantemente ad inizio episodio recita “Day 235” sappiate che non c’è alcun errore e soprattutto, voi non avete problemi di vista e la produzione non ha sbagliato a scrivere: siamo esattamente 222 giorni dopo gli eventi di questo season finale, praticamente sono passati poco più di 7 mesi e le cose sono completamente diverse.
Come anticipato da ReceNews fortunatamente questo non è un series finale ma un season finale, quindi possiamo goderci appieno questi stuzzicanti flashforward sapendo che hanno un loro motivo di esistere. Se il primo dei due spiazza principalmente per la data, il secondo a fine puntata ci delinea un approssimativo futuro che, come nel migliore dei casi, ci appare al momento impossibile da realizzare. La potenza narrativa di questo strumento di narrazione però risiede esattamente in questo: presentare un frammento di futuro destabilizzante per lo spettatore. Può essere perchè lo si vuole ambientare a Parigi, può essere perchè a capo dell’industria del male che ha progettato il Narvik c’è proprio la persona che meno ti aspettavi di trovare, oppure può essere una bara con all’interno uno dei tuoi protagonisti. Non importa cosa fa lo sceneggiatore, l’importante è l’utilizzo di un effetto a sorpresa che rompa gli schemi e invogli lo spettatore a martoriarsi di domande. Obiettivo raggiunto pienamente, aggiungo.
A dirla tutta assistendo a questo season finale si ha come l’impressione che dietro la sceneggiatura ci sia qualcuno con una visione più fresca ed innovativa e, anche se magari non è vero, comunque la sensazione esalta la visione della puntata rendendola più fluida ed intrigante. Certo senza dubbio il merito di questo va dato anche all’ambientazione diversa che già pregustiamo per la nuova stagione ora che la base artica è implosa, però è giusto non lesinare apprezzamenti per il modo in cui si è deciso di concludere tutto: epidemia in Costa Rica; The Schyte in fuga con Julia Walker Hatake; base implosa; Miss. Hatake sgozzata; doppio gioco di Peter. Sticazzi.
La scoperta del doppio gioco di Peter Farragut getta un’ombra enorme sul futuro presentato nel flashforward e rappresenterà una vera e propria incognita d’ora in poi il suo comportamento. A parte lui comunque si può mettere in discussione una certa parte della puntata rappresentata dall’attenzione posta a Sarah che, incinta o meno, rappresenta il lato umano decadente dello show e anche quello che si merita di non ricomparire. Che il flashforward sia così premonitore?
Tra i vari avvenimenti di questo “Dans L’Ombre” non si può non tirare in ballo il ritorno della madre di Julia già presentato nello scorso “The Reaping“. La scelta di inserire il suo character ammetto che mi aveva destato delle preoccupazioni ma dopo questi quaranta minuti non posso che apprezzare il modo in cui è stato sgozzato sfruttato. Già ci si immaginava un lungo tira e molla famigliare ed invece con un colpo da maestro si è scelto di eliminare il personaggio liberando di fatto lo show da un pericoloso vicolo cieco in cui si sarebbe potuto infilare. E questo è apprezzabile.
Dulcis in fundo non ci resta che ammettere di essere stati colpiti dal completamento di questa stagione con un ultimo episodio letteralmente e fisicamente col botto. Pollice in alto per Syfy.
PRO:
- Eliminazione veloce di Mamma Walker
- Coraggio nel replicare l’utilizzo del flashforward
- Esplosione base
- Sarah: vincitrice palma personaggio più inutie del mondo
The Reaping 1×12 | 1.24 milioni – 0.4 rating |
Dans L’Ombre 1×13 | 1.38 milioni – 0.4 rating |
VOTO EMMY
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.