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Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 7×04 – Out Of The PastTEMPO DI LETTURA 3 min

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MAOS-7x04Ennesimo episodio dal retrogusto di passato, ennesimo episodio che si guadagna un “ringraziamento”.
Marvel’s Agents Of SHIELD sembra aver imparato dai propri errori visto e considerato il buon livello di intrattenimento fin qui mantenuto dallo show della ABC.
Accantonato finalmente una staticità non necessaria e decisamente eccessiva che nella passata stagione aveva in più punti rallentato a dismisura la narrazione, MAOS si ritrova su di una vettura che sembra aver inserito il pilota automatico e che procede, a velocità costante, verso il proprio personale finale.
La staticità è stata soppiantata grazie alla sapiente decisione dei viaggi temporali che permettono alla serie di variare, unitamente al contesto storico, anche i comprimari di scena, nonché gli elementi tipici dell’epoca in cui il team dello Shield approda.
Questa quarta puntata si impreziosisce ulteriormente di una narrazione a tinte noir: viene accantonato il filmato a colori e tutto viene presentato in bianco e nero. Ma il vero tocco d’artista, nonché strizzata d’occhi agli appassionati di cinema, è il richiamo a Sunset Boulevard, film del 1950: opening (con il corpo che galleggia in piscina), voce narrante dei fatti e tag title richiamano apertamente il film di Billy Wilder.
Ma la puntata non si poggia su semplici elementi di contorno per intrattenere il proprio pubblico, decidendo piuttosto di fare nuovamente buon uso di tutti quei singoli accorgimenti che hanno reso la visione di Marvel’s Agents Of Shield un piacere per gli appassionati del brand: verve comica; “caso” dell’episodio di cui bisogna venire a capo; soluzioni tecnologiche; piccoli (o grandi) colpi di scena.
Tutto viene chiamato in causa per regalare al pubblico un episodio che aumenta ulteriormente le speranze relativamente a ciò che ancora deve avvenire.
Nelle recensioni della passata stagione si appuntava spesso, a ragione, come fosse difficile riuscire a cogliere l’obbiettivo finale della narrazione, ossia appariva poco chiaro dove esattamente la serie stesse cercando di accompagnare il proprio pubblico. Si tratta di una sensazione che risulta difficile provare in questa settima stagione dal momento che, spesso e volentieri, i personaggi in scena (a rotazione ed in momenti temporalmente anche molto diversi) si ritrovano a sottolineare come salvare l’HYDRA rappresenti l’unico modo per salvare lo Shield. Un concetto passato già in fase di analisi del primo episodio e sedimentatosi, episodio dopo episodio, in ogni singolo dialogo riguardante il piano per fermare i cronotoni. Se proprio si volesse andare a cercare un difetto, per altro si tratta di un dettaglio, il primo da evidenziare sarebbe proprio questa pedanteria riguardo l’obbiettivo finale del team: l’importanza dell’HYDRA per la nascita, crescita e sviluppo dello Shield è già ben noto, così come è già stata appurata come fondamentale la sopravvivenza dell’acerrimo nemico sempre per l’agenzia governativa.
Possibile che il desiderio degli sceneggiatori sia quello di far focalizzare l’attenzione del pubblico su questo dettaglio per poi rimescolare le carte in gioco in qualche modo? Difficile a dirsi visto e considerato quanti pochi episodi sono andati in onda fino ad ora. Ciò che risulta d’obbligo sottolineare, tuttavia, è l’ottimo lavoro di intrattenimento (e di approfondimento della trama) che questa stagione sta lentamente portando avanti.
May e Quake sembrano essere momentaneamente parcheggiate in disparte, mentre in scena viene preferita alla loro dirompente parte action quella più riflessiva e dedita ai dialoghi portata avanti da un sempre ottimo Clark Gregg (sempre sia lodato il ritorno di Coulson, anche se in forma di LMD) e da un ritrovato Jeff Ward (Deke).

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Meno action e più dialoghi
  • Il monologo di Coulson
  • Puntata in bianco e nero
  • Richiami a Sunset Boulevard
  • Hydra, sempre presente
  • Clark Gregg
  • Deke e Coulson
  • May e Quake
  • Piccoli dettagli

 

Quando Marvel’s Agents Of Shield incontra il noir tutto diventa più interessante.

 

Alien Commies from the Future! 7×03 1.57 milioni – 0.3 rating
Out Of The Past 7×04 1.40 milioni – 0.2 rating

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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