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Person Of Interest 3×14 – ProvenanceTEMPO DI LETTURA 3 min

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Purtroppo o per fortuna, quando si inizia a guardare un nuovo episodio di Person Of Interest, si parte dal presupposto che i 40 minuti che si andranno a spendere per la visione siano sempre 40 minuti di grandissima qualità. Capita però (e per fortuna molto di rado) che ogni tanto gli autori si prendano una “pausa” e ci lascino con un episodio che definirei normale, lineare e quasi piatto, senza particolari colpi di scena e con una trama abbastanza scontata.
Ora non mi permetterei mai di criticare una serie eccelsa come Person of Interest e a dirla tutta forse, dopo 6 puntate al cardiopalma, una pausa di riflessione ci sta tutta, anzi deve esserci perchè non si può chiedere ad una serie da 22-24 episodi a stagione mantenere un ritmo ed una qualità visti sin qui. Quando però sei abituato a determinati standard qualitativi e aspetti una nuova puntata per due o tre settimane un po’ di delusione per un episodio “normale” ti resta.
Difficile che non si sia capito, comunque sto parlando di “Provenance”, la quattordicesima puntata e forse (anzi sicuramente) il punto più basso di questa stagione di POI. Come detto in precedenza, la puntata è fin troppo scontata, lo spettatore intuisce subito che il Person Of Interest ed il ladro sono la stessa persona, ben prima che Shaw riesca a smascherarla, e la sensazione che ci sia qualche ricatto dietro è presente anch’essa già prima della rivelazione. Ed è un peccato, perché comunque l’idea del team che deve organizzare una rapina apparentemente impossibile in stile Ocean’s Eleven è originale e di sicuro poteva essere realizzata molto meglio. Troppe imprecisioni e troppi i dettagli su cui si è sorvolato, come la magica fuga della cinese dalla gabbia con un libro in  mano (???) e John che salva la bambina in non si sa bene quale parte del mondo a poche ore dalla rapina. Dettagli si, ma POI ci aveva abituato a ben altre situazioni oltre che ad un’attenzione spasmodica per i dettagli.
Francamente non so se il Reese dotato di mustacchi sia un’arma in più od un enorme contro per “Provenance”, cioè, parliamoci chiaro, gli manca solo un trench beige per sembrare un maniaco. Quello che so di certo è che il recap della puntata doveva essere dedicato interamente a lui ed al suo baffetto vizioso.
Dell’episodio comunque ci resta anche qualche nota positiva, come la sequenza iniziale, con il rimando a Gianni e al finale dello scorso episodio; la sequenza finale, con il “nuovo team” che ricorda la loro defunta compagna ed un sempre splendido Lionel Fusco che già sta pensando alla sua nuova carriera da delinquente.
Troppo poco però per andare oltre la sufficienza, e questa è una cosa che da una serie come POI non ti aspetti mai e poi mai.

 

PRO:
  • Il team è di nuovo unito e al completo
  • Episodio in stile Ocean’s Eleven
  • Secondi finali in memoria di Josh Carter
  • Reese con i baffetti finti è orribile

CONTRO:

  • Trama scontata e fin troppo piatta
  • Incongruenze abbastanza marcate in diverse situazioni
  • Le scenette comiche con Shaw stanno diventando troppo ripetitive
  • Reese con i baffetti finti è orribile

 

Episodio che non verrà di certo ricordato per la sua epicità ma che comunque non è completamente da buttare.
Come già detto in altre occasioni, la stessa puntata in una qualsiasi altra serie sarebbe una buona puntata, ma questo è POI e non vogliamo assolutamente sentire parlare di mediocrità!

 

4C 3×13 12.54 milioni – 2.0 rating
Provenance 3×14 12.35 milioni – 2.1 rating

 

VOTO EMMY

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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.

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