“Do you know who Vandal Savage is?”
“In every lifetime, he hunts us down and kills us. He’s done it 206 times, and I’m not planning to make it 207.”
“You do the math. You’re 0 for 206, and you still think you’re her best bet, hmm?”
I team-up sono il sogno di chiunque sia cresciuto a pane e fumetti ma, nell’ultima decade, è un sogno condiviso anche da tutti coloro che attendono spasmodicamente ogni nuovo film dei Marvel Studios. Se con i vari Iron Man, Thor e Captain America l’hype era già alto, l’effetto esponenziale dato da The Avengers è stato gigantesco. e, inutile negarlo, è stato tutto frutto dell’effetto team-up. Un conto è assistere ad un film stand-alone incentrato su un solo personaggio, un altro è vedere il frutto della loro collaborazione.
Se per il mondo cinematografico The Avengers è l’esempio più calzante, nel mondo seriale l’effetto team-up ha il suo massimo esponente nell’accoppiata Arrow-Flash, qui al loro 2° crossover insieme. Se già per il 1° crossover tra The Flash ed Arrow c’erano moltissime aspettative (poi pienamente rispettate), per questo 2° evento l’asticella si era ulteriormente alzata non solo perchè ci si debba aspettare sempre di più da un sequel, ma per via delle evoluzioni importanti subite dai personaggi a distanza di 1 anno esatto dalla loro prima collaborazione. L’anno scorso ci si era approcciati all’evento in maniera titubante ma eccitata, era lecito aspettarsi qualsiasi cosa così come uscirne delusi alla fine, in fin dei conti Barry era diventato Flash da poco e Oliver stava per andare incontro alla morte per mano di Ra’s Al Ghul. 365 giorni dopo ci si ritrova di nuovo nella medesima situazione, questa volta con aspettative diverse ma sempre pronti ad approcciare l’evento in maniera titubante ed eccitata perchè potenzialmente il risultato di un crossover non lascia mai nessuna opinione in stallo: o è piaciuto o non è piaciuto. A noi è piaciuto.
Riunire in due episodi gli stessi protagonisti non è solo una splendida mossa di marketing per rinvigorire i rispettivi brand e mantenere viva la passione per entrambe le serie, è anche un metodo per approfondire alcune tematiche e dare profondità all’universo narrativo in cui i due supereroi operano. Questo nuovo crossover si differenzia dal suo predecessore principalmente per questo, oltre che altri dettagli che andremo poi ad analizzare, infatti esiste effettivamente un valido motivo per la realizzazione di un team-up tra Arrow e The Flash e quel motivo si chiama Legends Of Tomorrow.
Non è affatto un caso che i due episodi abbiano dei titoli simili ma volutamente iconici e ridondanti se confrontati con il nuovo spin-off in arrivo il 21 Gennaio. L’obiettivo è infatti quello di introdurre gli ultimi due personaggi mancanti che andranno a formare il cast principale della serie: Hawkman ed Hawkgirl. Considerata l’importanza dell’evento e la commistione d’intenti di entrambe le serie, l’occasione più ghiotta e proficua di ultimare il puzzle narrativo è sembrata quella del crossover tra le due serie. A conti fatti l’idea è perfetta e si sposa perfettamente con quanto richiesto dal pubblico perché, alla base di un buon sequel, deve esserci fondamentalmente una buona idea, valida per riunificare nuovamente i due gruppi che, divertiti, si autochiamano Team Arrow e Team Flash.
Barry: “I got to say, this isn’t the same Arrow team I’m used to seeing or the same Oliver Queen. You seem really…”
Oliver: “Happy?”
Barry: “Happy, yeah.”
Oliver: “I am happy. I finally have everything that I’ve ever wanted. Being with Felicity has given me a real sense of peace, something that I haven’t had in a long time. Didn’t you tell me that guys like us don’t get the girl? Yep. I was wrong.”
Come si evince dal breve scambio di battute tra Oliver e Barry sono cambiate molte cose, anzi praticamente tutte. Sembrano passati secoli da quando Felicity era andata a Central City per scambiarsi un bacio con Barry; immaginarsi 1 anno fa un Oliver Queen candidato sindaco di Star City era assurdo (non che ora lo sia molto meno ma almeno una parvenza di senso logico sembra averla), stessa cosa per il fatto di essere felicemente fidanzato con Felicity; pensare allo stesso Team Arrow con al suo interno Speedy e Laurel invece di Roy e Black Canary era follia. Tutta questa diversità negli “ecosistemi” rende il 2° incontro estremamente piacevole, sentito e divertente. Le novità e gli scambi di battute fatti dai vari membri dei team (“It’s The Flash. Did I know we knew The Flash? We know The Flash. Okay. I didn’t know we knew The Flash.”) rendono tutto il crossover molto leggero e distaccato, quasi come se gli stessi protagonisti non sentissero tutto il peso delle aspettative sulle loro spalle, in una sorta di nervosismo-non-nervosismo scacciato via a suon di battute. Apprezzabile.
“Barry, what’s going on?”
“Ok, look, this isn’t going to make any sense to you, but I–all right, so I traveled back in time from when we tried to take out Savage. I mean, later, when we tried to take him down in the future, and it doesn’t work.”
“You’re right, that doesn’t make sense to me.”
Ovviamente, per rendere un team-up degno di questo nome, c’è sempre la necessità di avere un nemico comune da fronteggiare, qualcuno che non si possa affrontare con le proprie forze ma che richieda di far fronte comune per sconfiggerlo: quel qualcuno si chiama Vandal Savage. Il character, sicuramente noto ai lettori di fumetti, viene rielaborato in funzione dei due Hawkman e Hawkgirl, in modo tale da rendere validi e profondi sia il loro background che la loro caratterizzazione. Kendra Saunders non si è mai fatta notare eccessivamente negli ultimi due episodi di The Flash pur sapendo che sarebbe diventata Hawkgirl, qui, quanto meno, riesce a togliersi di dosso quella patina di ignavia per diventare qualcuno. Questa descrizione può tuonare come un’offesa ma in realtà è uno dei più grandi complimenti che si possa fare agli sceneggiatori visto che sono riusciti a non farla odiare gestendo contemporaneamente un cast foltissimo in sole due puntate.
Ciò che conta principalmente però non è tanto Vandal Savage come big bad in sé, quanto la perfetta commistione di intenti e di output finale. Nei due episodi si è riusciti a divertire pur mantenendo alta la tensione circa la vita dei due quattromillenari nuovi supereroi. Introdurre due egiziani millenari in un universo narrativo che si scinde sostanzialmente per un uso massiccio di scienza e fantascienza da un lato, misticismo e arti marziali dall’altro, è più che mai azzardato ma, a conti fatti, perfettamente orchestrato. Conoscendo i nostri polli (Kreisberg/Gugghenheim/Berlanti/Jonhs) la possibilità che qualcosa andasse storto c’era, a conti fatti per ora però possiamo esultare e cantare vittoria.
A differenza del precedente crossover che sembrava veramente slegato nelle sue due parti, sia “Legends Of Today” che “Legends Of Yesterday” sembrano due parti di una stessa puntata ed è esattamente l’effetto che si sperava avessero. C’è spazio per molte dinamiche, per l’interazione tra i vari character, per fare delle battute, per l’apparizione di coprotagonisti (Malcolm Merlyn che appare a caso dal buio della nuova Arrow Caverna fa fin troppo ridere e, proprio per questo, si può perdonare la veridicità dell’evento proprio perché adeguata al contesto ironico che permea l’intero crossover), sembra quasi di essere all’interno di un’enorme festa. Un clima idilliaco dove si vede che sia gli attori, sia gli sceneggiatori, si sono divertiti.
Nella duttilità dell’evento si poteva evitare la storyline di Oliver padre? Si, eccome, però, considerato l’impatto emotivo che questa ha avuto nell’intera storyline è stata una scelta più che adeguata.
Barry: “All right, let’s start with what went wrong. You did. When we go up against Savage, your head’s not in the game. You’re not yourself. […] Ok, are you planning on giving me a hair sample to run forensics on in the near future? Well, I did. And you were pretty shaken after the fact. And then Felicity found out, and you guys had a pretty big fight, and it sounded like it was over between you two. […] I’m pretty sure you’re someone’s father, Oliver. So when we go up against Savage, you’re not focused.”
L’impatto, sia nel breve che nel lungo periodo, è enorme e sicuramente avrà ripercussioni in futuro (“When I mess with time, time messes back.”), anche alla luce del fatto che i segreti, per storicità, non durano mai molto. Il viaggio nel passato di Flash, pur apparendo come un classico deus ex machina da utilizzare quando le cose si mettono male, sorprende per l’impatto improvviso e importante dato all’intero evento. Non ultimo il rapporto Oliver-Felicity.
In tutto ciò l’unico vero lato negativo di questo crossover è dato dal poco spazio concesso a tutti i supporter character (Diggle, Speedy, Malcolm) che avrebbero potuto ricevere maggiore attenzione se non fosse che, sia per una questione meramente di tempistica, sia per una limitatezza dei personaggi, il loro apporto nello scontro con Vandal Savage non avrebbe migliorato molto la situazione. Certo, è stato concesso molto spazio a Dr. Wells II e a Jay Garrick quando non era necessario, però anche questa è una scelta meramente sceneggiativa, la si può criticare quanto si vuole per essere una mini storyline slegata dal resto della puntata ma nel complesso non è stata malvagia. Posticiparla per concedere più spazio ai comprimari non avrebbe guastato sicuramente. È una cosa di cui tener conto per il prossimo crossover.
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per il 1° crossover tra The Flash ed Arrow, ci ripetiamo.
- Nel descrivere Zoom, Barry usa tre termini “better, stronger, faster”. Questa triade di aggettivi descrittivi funge da doppia citazione agli opening credits della serie tv The Six Million Dollar Man e una canzone dei Daft Punk.
- La nave con cui arriva Vandal Savage è la S.S.Tithonus. In italiano Titone, era un personaggio della mitologia greca che fu amato da Eos (l’aurora), con la quale ebbe due figli, Emazione e Memnone. La leggenda narra che Eos chiese a Zeus di donargli l’immortalità, dimenticando di richiedere anche l’eterna giovinezza. Vedendo il suo amato diventare sempre più vecchio e privo di forze, Eos ottenne che fosse mutato in cicala. Nell’universo cartaceo della DC Comics c’è solo un riferimento a Tithonus, un libro chiamato Book Of Tithonus in cui (secondo Felix Faus) è contenuta la risposta per diventare immortali.
- A proposito di Vandal Savage, qui fa il suo spettacolare debutto, anche se il villain appare piuttosto rivisitato. Comparso per la prima volta su Green Lantern #10 del 1943, Savage era un cavernicolo di nome Vandar Adg, comandante della Tribù del Sangue. Fu bagnato dalle radiazioni di un potente meteorite che gli diede un incredibile intelletto e l’immortalità. Un osservatore della Tribù degli Orsi fu avvicinato dallo stesso meteorite e divenne l’eterna nemesi di Savage, Immortal Man, che possiede il potere di resuscitare sé stesso in una nuova persona ogni volta che viene stato ucciso. Il primo segno di Savage nella storia dell’Universo DC avvenne quando lui e un gruppo di persone affondarono e distrussero con successo la città di Atlantide. Quel gruppo di persone venne conosciuto con il nome di Illuminati, di cui Savage fu il capo da lì in poi. Affermò di aver governato su migliaia di civiltà sotto migliaia di identità: Khafre, Alessandro Magno, Giulio Cesare (sebbene affermò anche di aver partecipato al suo assassinio), Gengis Khan, Barbanera, e Vlad l’Impalatore, per nominarne alcuni. Lavorò anche come carissimo amico e consigliere di Erik il Rosso, Napoleone Bonaparte, Ra’s al Ghul, Otto Von Bismarck, e Adolf Hitler. Durante gli anni quaranta si scontro con la Justice Society of America e, da allora, divenne un acerrimo nemico dei supereroi.
- Ad un certo punto Cisco chiama Savage “Highlander”. C’è bisogno di dirvi quale film ha citato?
- Per i fan DC di lunga data farà forse un po’ un ridere l’esclamazione di Thea quando dice “Non cambierò il mio nome!” riferito al suo alias Speedy, visto e considerato che l’originale Speedy dei fumetti (Roy Harper) ha cambiano nome parecchie volte. Tra i più celebri abbiamo Arsenal e Freccia Rossa.
- Il siero Velocity 6 esiste anche nei fumetti ed ha le stesse funzioni mostrate nel serial. Uniche differenze: nei comics si chiama “Velocity 9” ed è stato creato proprio da Vandal Savage e non da Harrison Wells.
- Fanno finalmente il suo debutto ufficiale, Carter “Hawkman” Hall e Kendra Saunders nei panni di Hawkgirl. Le loro origini fumettistiche sono molto simili a quelle viste anche nel serial, con delle piccole differenze. In primis, il coinvolgimento diretto di Vandal Savage (nei fumetti Hath-Set), e in secundis, il fatto che si sia saltato un passaggio: prima di Kendra il ruolo di Hawkgirl era ricoperto da Sheira Saunders.
- Dicendo qualche parolina in più su Hawkman, il personaggio comparve per la prima volta su Flash Comics #1 del 1940. Dopo la sua morte avvenuta assieme alla sua amata, si reincarna nel 1940 nell’archeologo americano Carter Hall. Usando il metallo NTH (metallo con cui venne forgiato la lama del pugnale che uccide i due) per forgiare una cintura anti-gravità e delle ali, Hall divenne il giustiziere volante noto come Hawkman, e Sheira lo accompagnò in battaglia col nome di Hawkgirl. Hawkman è stato uno dei membri fondatori della Justice Society of America.
- Dicendo qualche parolina in più su Hawgirl. Kendra Saunders fa la sua prima apparizione su JSA Secret Files And Origins #1 del 1999, dove commette suicidio; verrà riportata alla vita grazie allo spirito della sua prozia Sheira Hall (la Hawkgirl prima di lei), per volere del nonno di Kendra, un avventuriero conosciuto come Speed Saunders che aveva visto nella nipote il potenziale per continuare il retaggio di Hawkgirl: personaggio legato ad Hawkman e, a sua volta, legato alla mitologia egizia. Una volta che lo spirito di Sheira entrò in Kendra, le due cominciarono a condividere il proprio corpo (come Ronald Raymond e Martin Stein nel telefilm) e ripristinarono il ruolo di Hawkgirl. Kendra Saunders morirà su Blackest Night #1del 2009, durante la battaglia con le Lanterne Nere. Dopo il colpo di spugna di Flashpoint e la nascita dei New52, ritornerà a nuova vita come eroina di Terra 2.
- A un anno di distanza dal precedente crossover, vediamo il figlio di Oliver Queen in carne e ossa. Quest’ultimo potrebbe essere Connor Hawke, l’uomo che lo sostituì nel ruolo di Freccia Verde quando Oliver morì sulle pagine di Green Arrow #100-101 del 1995.
- Le “sky rocks” citate nell’episodio sono un riferimento al meteorite che diede l’immortalità a Vandal Savage.
- Nella puntata viene detto che l’originale nome di Vandal Savage era Hath-Set, quando invece sono due personalità diverse (almeno, nel fumetto). Come detto sopra, il nome originale di Vandal Savage era Vandar Adg, mentre Hath-Set è uno dei primissimi villains di Hawkman. Nei fumetti è lui il crudele prete egizio Hath-Set che assassinò il Principe Khufu (futuro Carter Hall) e la principessa Chay-Ara (futura Kendra Saunders) con un pugnale maledetto forgiato con il metallo NTH, risultando in un ciclo di reincarnazione continua per tutti e tre. Prima comparsa Flash Comics #1 del 1940.
- Nel corso dei secoli fu responsabile dell’assassinio della coppia in molte incarnazioni diverse e durante la seconda guerra mondiale si reincarnò nel malvagio Dottor Anton Hastor. Hawkman ed Hawkgirl si riunirono quando affrontarono Hastor e poi, infine, riuscirono a sventare i suoi piani – anche se naturalmente, Hath-Set ci avrebbe ritentato nel corso degli anni.
- “Superheroes in a farm house? Seen that in a movie“. Piccolo riferimento al film Avengers: Age Of Ultron.
- Le Jurgens Industrial sono un riferimento al prolifico fumettista Dan Jurgerns, artista attivo sia come scrittore che come disegnatore. È noto principalmente per essere stato il deus-ex-machina del ciclo de “La morte di Superman” e delle successive storie (Funerale per un amico, Il regno dei Supermen), tanto da essere spesso chiamato “l’uomo che ha ucciso Superman”.
- “Prima regola del viaggio del tempo, mai parlare del viaggio del tempo”. Tipo Fight Club, insomma.
- La St. Roch University è ben conosciuta dai fan DC Comics, sopratutto dai fan di Hawkman e Hawkgirl, i quali stabilirono lì la loro base operativa per un certo periodo di tempo.
- Samantha Clayton è un personaggio inventato appositamente per il Flash/Arrow-verso (o il Flarrow Verse, come a noi di RecenSerie piace chiamarlo).
- “Anti-Gandalf magic staff gloves“. Dobbiamo spiegare questo riferimento al Signore Degli Anelli? Direi di no.
- Viene citato il metallo NTH. Il metallo NTH è nativo del pianeta Thanagar, casa di Katar Hol e Shayera Thal, gli Hawkman e Hawkgirl della Silver Age. Tra le inusuali proprietà del metallo NTH c’è l’abilità di negare la gravità, permettendo ad una persona che indossa un oggetto, come una cintura fatta di metallo NTH, di volare. In aggiunta, il metallo NTH protegge il portatore dagli elementi e accelera la guarigione delle ferite, incrementando la loro forza, e proteggendoli dalle temperature estreme. Ci sono però molte altre proprietà che non si possono spiegare a pieno. Fu presunto che, le apparenti “magiche” abilità del criminale thanagariano Onimar Synn, derivano dalla sua maestria nell’utilizzo delle proprietà del metallo NTH. Questi poteri aumentarono le sue abilità a livello di un dio nella battaglia tra i pianeti Thanagar e Rann quando si costruì un corpo artificiale fatto di questo materiale. Nell’antico Egitto, una navicella spaziale fatta di metallo NTH si schiantò al suolo, e fu scoperta dal principe Khufu e dalla sua fidanzata, Chay-ara. L’esposizione al metallo NTH costrinse Khufu e Chay-ara al ciclo infinito della reincarnazione. Nel XX secolo, furono le incarnazioni di Carter Hall e di Shiera Saunders, l’Hawkman e la Hawkgirl originali. Come Hawkman ed Hawkgirl, indossarono delle cinture fatte di Nth, costruite dal Thanagariano Paran Katar, padre di Katar Hol, quando visitò la Terra.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Gorilla Warfare 2×07 | 3.46 milioni – 1.4 rating |
Legends Of Today 2×08 | 3.94 milioni – 1.4 rating |
Brotherhood 4×07 | 2.69 milioni – 1.1 rating |
Legends Of Yesterday 4×08 | 3.66 milioni – 1.4 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.