The Last Man On Earth 3×09 – If You’re Happy And You Know ItTEMPO DI LETTURA 3 min

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The Last Man On Earth ci saluta per la consueta pausa di metà stagione e lo fa offrendoci un episodio molto più drama che comedy. La coppia Phil/Carol prende così in mano la linea comica della puntata, lasciando invece agli altri protagonisti la componente più “oscura” del serial.
Nonostante l’episodio non si configuri, valutandolo nella sua totalità, come uno dei migliori appuntamenti stagionali, il risultato è comunque apprezzabile, a maggior ragione in virtù della svolta dark presa nel finale e che non fa altro che confermare l’orientamento preso dalla serie in questa sua terza stagione. Dopo la morte di Phil “Stacy” Miller e l’addio strappalacrime di Phil al fratello Mike, la serie aveva già messo bene in chiaro le proprie intenzioni, virando in direzione di una svolta drama, relegando invece la componente comedy a un paio di character per episodio, così da non compromettere il concept alla base dello show di Lord e Miller. Con questo mid-season finale gli autori non tradiscono le aspettative dello spettatore e decidono di rincarare la dose con un’altra bella razione di “tristezza a palate“, prima con l’acuirsi del crollo psicologico di Melissa e dopo con il presunto suicidio di Gail.
Ed è proprio grazie a quest’ultimo evento che il nostro giudizio finale riesce ad elevarsi dal semplice Save politico, non tanto per l’impatto emotivo legato allo sparo, quanto alla delusione nell’assistere al fallimento dell’unica possibilità di avere un contatto con gli altri sopravvissuti. Il proiettile che infine rimbalza sulla povera Gail rappresenta solo il colpo di grazia alle speranze dello spettatore, che in cuor suo, conoscendo la natura dello show, arriva a presagire il peggio sulla sorte del personaggio. Naturalmente la scelta di non mostrare il cadavere lascia aperta la possibilità di uno sparo a vuoto, magari dovuto a una mancanza di coraggio nel momento cruciale, ma arrivati a questo punto una decisione di questo tipo finirebbe con l’invalidare l’ottimo lavoro svolto nella costruzione di un universo narrativo post apocalittico credibile dal punto di vista delle ridotte chance di sopravvivenza. Il parallelo con la “rinascita” del pesce Gail, infine, contribuisce alla creazione di una sensazione di chiusura che, nonostante la grave perdita, finisce per appagarci, oltre che costituire una buona ragione per l’ingresso di nuovi personaggi all’interno del cast.
Procedendo in ordine decrescente di importanza narrativa, troviamo la storyline di Todd e Melissa. Quest’ultima, arrivata al cosiddetto punto di rottura, spingerà gli altri a prendere la decisione più difficile: rinchiuderla in una stanza sotto stretta osservazione, non avendo la possibilità di fornirle un aiuto concreto ed efficace. Ennesimo punto messo a segno dall’apocalisse, che ancora una volta impone prepotentemente le sue ferree regole di sopravvivenza.
Infine, accanto alla luna di miele improvvisata da Tandy e Carol, troviamo il segmento narrativo che coinvolge Erica e Lewis, giunto ufficialmente al termine della sua fase preparatoria grazie all’atterraggio andato a buon fine e pronto a svilupparsi nella seconda metà di stagione. L’utilizzo di un aereo apre tutta una serie di possibilità, tra cui l’eventualità di incontrare altri gruppi di sopravvissuti oppure, più banalmente, cambiare location per conferire freschezza alla narrazione. Il ruolo di Erica in tutto ciò si limita al semplice incoraggiamento, ennesima riprova della sua totale inutilità a livello narrativo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Tandy vestito da dinosauro sul tappeto elastico
  • La pesca col Rembrandt 
  • Le potenzialità della storyline che coinvolge Lewis
  • Schrodinger’s Gail
  • Storyline di Melissa un po’ fiacca
  • Erica non pervenuta

 

Non uno dei migliori mid-season finale, ma decisamente un buon modo per tenerci sulle spine fino a marzo. A prescindere dal nostro giudizio sull’episodio, comunque, è innegabile come lo show di Lord e Miller riesca sempre a trovare il modo di creare nuovi spunti narrativi nonostante gli ostacoli naturali generati dalla difficile commistione tra comedy e survival, il tutto condito da un umorismo sempre gradevole, apprezzabile da tutti e non soltanto dagli amanti del non sense.

 

Whitney Houston, We Have A Problem 3×08 2.48 milioni – 1.1 rating
If You’re Happy And You Know It 3×09 2.21 milioni – 0.9 rating

 

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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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