“Mae Pratt. She was Will’s French tutor. She worked here one summer, and then she didn’t. “Disappeared under the cover of night kind of thing. I always got the feeling something bad happened, but I don’t know what. Will was devastated. I’m surprised Benji never told you. They were close. I think she went to Deerfield. But, duh, no wonder you’re paranoid if she asked you to sign an NDA. But I promise you’ll get used to it. And I am sorry about Merritt. I know that I wasn’t always, like, the most welcoming, but she was a really cool girl.”
Un episodio pieno di spunti interessanti, con ritmo e avvenimenti significativi. E, subito dopo, un episodio diametralmente opposto, un enorme – e poco utile – filler caratterizzato esclusivamente da momenti degni della classica soap operatrasmessa subito dopo pranzo o prima dei quiz serali sulle reti generaliste. Nei due episodi centrali, The Perfect Couple ha dunque mostrato sia le sue potenzialità, che il suo lato peggiore.
In virtù della presenza di un omicidio misterioso e di una famiglia ricca di soldi e di segreti, lo show creato da Jenna Lamia presenta degli elementi intrinseci di interessi, soprattutto se rapportati a una stagione di soli episodi. Tuttavia, il desiderio di mostrare dei personaggi moralmente discutibili e arrivisti non è stato supportato da una sceneggiatura all’altezza. In questo modo, l’intero intreccio di relazioni e segreti si è trasformato in una lista della spesa infinita di tradimenti e sguardi poco amichevoli.
TAG
La famiglia Winbury – quantomeno nei desideri di Greer – è un microcosmo completamente indipendente rispetto al resto del mondo che li circonda. Al massimo, infatti, sono loro a influenzare l’esterno, ma mai il contrario. Per questo motivo, non deve stupire la decisione di non annullare l’intervista con Vogue a pochi giorni dall’omicidio di Merritt. L’intervista e le successive foto di famiglia, al di là della spiccata artificialità dei comportamenti, si contraddistinguono per aver mostrato un lato forse inaspettato di Tag Winbury. Il capofamiglia è nato ricco, a differenza di sua moglie. E non ha mai lavorato nel corso della propria vita, a differenza di sua moglie. Inoltre, è all’apparenza molto disinteressato a ciò che accade ai suoi figli e agli membri della famiglia.
Per questo motivo, si potrebbe avere l’impressione che Tag abbia un ruolo tutto sommato marginale nel microcosmo Winbury. Al contrario, come visto nel corso di queste due puntate, lui ha un ascendente alquanto significativo su Greer, con una capacità quasi manipolatoria di riuscire a rientrare nella sfera affettiva della moglie dopo ogni tradimento. Inoltre, Tag è stato anche il motivo per cui suo figlio Will ha smesso di essere il ragazzo sorridente e allegro che veniva descritto negli interrogatori. Eppure, ciò sembra non essere di alcun interesse per lui. Quella che emerge, dunque, è una vena cinica e crudele del capofamiglia, la cui estensione e pervasività verrà probabilmente mostrata ancora più nel dettaglio durante le ultime due puntate.
CENE & TRADIMENTI
L’ingresso – all’interno di famiglie ricche e piene di segreti – di una persona con un background più umile e popolare non è un’idea nuova nel mondo dell’intrattenimento. Si pensi, ad esempio, anche al primo film della saga di Knives Out. Anche in questo caso, l’arrivo di Amelia nella famiglia Winbury non è stato privo di traumi o scontri, anzi.
Da un certo punto di vista, la ragazza prova una giustificata repulsione nei confronti dei suoi parenti acquisiti. I Winbury sono persone ciniche, senza morale, le quali pensano soltanto al proprio interesse personale e posseggono più scheletri nell’armadio che fondi fiduciari. Tutto il contrario, dunque, rispetto ai suoi genitori, due oneste persone della classe lavoratrice che hanno condotto una vita semplice ma onesta, preparando i sandwich con la senape e non con le ostriche affumicate.
A differenza di altre occasioni, però, in questo caso Amelia stessa viene descritta come una persona che ha dei difetti, ad esempio tradendo Benji con il suo migliore amico. Al netto del sopracitato effetto soap opera, il finale del quarto episodio ha contribuito a rendere tutti i personaggi (o quasi) come persone che hanno qualcosa da nascondere. E, di conseguenza, potenziali sospettati.
WHODUNIT?
Tra un tradimento e l’altro dentro casa Winbury, infatti, gli agenti della polizia di Nantucket stanno continuando ad indagare sulla morte di Merritt. Allo stato attuale, non è semplice ipotizzare chi sia stato il colpevole. La cosa più probabile, però, è che il nome non debba essere ricercato nella cerchia dei personaggi principali. Di conseguenza, né Greer, né tantomeno Tag, sebbene sembri quello con il movente più chiaro. Similmente, dato che uno show di questo tipo necessita di un colpo di scena a effetto, potrebbero essere esclusi i vari personaggi su cui si è finora concentrata l’attenzione. Si pensi, ad esempio, a Shooter – che ha molti segreti, ma probabilmente non legati all’omicidio – e a Will.
Un’opzione plausibile potrebbe dunque essere Abby. La moglie di Thomas, proprio come Amelia, era originariamente un’outsider. Proprio per questo, lei ha capito la portata dei privilegi a disposizione dei Winbury e non ha alcuna intenzione di rinunciarvi. Inoltre, come mostrato dal dialogo con Greer in merito all’abito da sera di Merritt, si evince la voglia di Abby di sentirsi accettata e di porsi come una di famiglia. Non è da escludere, dunque, che – avendo identificato Merritt come una minaccia per il microcosmo degli Winbury, lei non abbia deciso di intervenire in prima persona.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Il terzo episodio meritava un bel ringraziamento, mentre il quarto un sono schiaffo. La media matematica, dunque, indica una sufficienza tutto sommato meritata per queste due puntate.
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.