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Vi siete mai chiesti come sarebbe vivere in una confraternita?
Una di quelle corporazioni che in America praticamente tutti gli studenti del college frequentano o che almeno vorrebbero frequentare e che negli anni passati abbiamo ritrovato anche in alcuni film della nostra gioventù come Animal House? Come potrebbe essere svegliarsi la mattina con nuovi amici, praticamente una nuova famiglia con cui condividere tutto, dalle preoccupazioni pre-esami alle serate trascorse a partecipare ad interminabili tornei di birra-pong? Ebbene, se anche voi vi siete sempre posti queste domande e volete rispondervi, la soluzione è questo serial del 2007 fatto tutto dalla ABC Family: Greek.
L’idea semplice (ma allo stesso tempo inusuale poiché fino ad allora mai utilizzata in una serie tv) del creatore Patrick Sean Smith era quella di descrivere gli anni del college dal punto di vista appunto di queste “fraternity”. Queste sono vere e proprie attività la cui partecipazione negli USA viene considerata come progetto extracurricolare e frequentate non solo dai pigri dell’università -come potrebbe sembrare- ma anche da personaggi importanti: basti pensare a George W. Bush che a Yale si iscrisse ad una di esse, o a John Kerry, o a John-John Kennedy. Tutti personaggi di spicco di un paese che ha sempre affiancato al dovere il puro divertimento.
Il protagonista di questa serie è Rusty Cartwright, che giunge nella fittizia Cyprus-Rhodes University e, per eliminare l’aura di “sfigato” che al liceo l’ha sempre accompagnato, decide di iscriversi ad una confraternita, complice anche il fatto che la sorella maggiore ne faccia parte. Casey Cartwright infatti è una delle ragazze di punta della Zeta Beta Zeta (ZBZ), ammirata in tutto il campus e fidanzata di Evan Chambers, considerato dalla propria famiglia un futuro leader americano e membro attuale della Omega Chi Delta (ΩΧΔ). Nessuno degli amici di Casey tuttavia è a conoscenza dell’esistenza di Rusty perché i rapporti tra i due fratelli sono sempre stati più che superficiali, e perché l’avere un fratello imbranato di certo non aiuta la reputazione di una ragazza che sogna di diventare la futura first lady. A tutto ciò si aggiunge Cappie, ex della stessa Casey e boss della Kappa Tau Gamma (KTΓ), che nel campus non gode di ottima fama in quanto considerata dai più la peggiore confraternita. Già dalla prima puntata, lo spettatore capirà che -come in ogni cosa della vita, del resto- l’apparenza spesso inganna e quelli che sembrano i bravi ragazzi della situazione possono dimostrarsi solo dei bambini viziati ed egoisti, mentre il fannullone di turno può dimostrarsi il vero uomo su cui una donna potrà spesso contare. Questo è dunque lo scenario in cui giunge il giovane Rusty Sputo aka “Spitter” e con cui dovrà rapportarsi, senza dimenticare però i propri valori o perdere sè stesso.
Nel corso delle stagioni saremo partecipi dell’evoluzione dei rapporti tra i vari protagonisti, in primis quello fraterno tra Rusty e Casey che farà da perno alle altre storie. Due personaggi che all’inizio saranno soltanto dei ragazzetti immaturi, ma che con il tempo riusciranno a crescere e a capire quanto possa essere utile nella vita avere un parente che ti starà sempre accanto, qualsiasi cosa accada.
Un’altra relazione che si esplora nel corso delle stagioni è l’amicizia di Casey con la compagna di stanza di una vita Ashleigh Howard, amicizia che ha il suo speculare nel rapporto maschile tra Evan e Cappie -grandi amici da matricole ma divisi poi dall’amore per la stessa donna- ma anche in quello tra Rusty e il compagno Calvin. Tutti questi intrecci relazionali da una parte faranno da cornice al triangolo romantico Evan-Casey-Cappie (nucleo fondamentale del racconto intorno a cui ruoterà tutto il resto) ma dall’altra permetteranno di raccontare i valori di una generazione che ha il suo inizio in telefilm come Dawson’s Creek e che continua fino ad arrivare ad oggi con serial come 90210.
Gli attori che solo qualche anno fa sono stati travolti da un successo come pochi, sia ieri che oggi non erano molto conosciuti: Scott Michael Foster, che qui interpreta Cappie, ha fatto qualche apparizione in altri serial della stessa ABC; Dilshad Vadsaria (Rebecca) l’abbiamo rivista l’anno scorso in Revenge; tutti gli altri, come Jake McDorman (Evan), Tiffany Dupont (Frannie) o Clark Duke (Dale) hanno nel loro curriculum una serie di comparsate in spettacoli più o meno di successo, ma in conclusione nessuno di questi ha ottenuto una fama uguale o maggiore a quando recitavano in Greek. Per alcuni c’è da dire che è un vero peccato, ma del resto è probabilmente scontato che ottenere la notorietà con un prodotto “leggero” come questo può farti poi prendere poco sul serio dai produttori di altri show.
Gli attori che solo qualche anno fa sono stati travolti da un successo come pochi, sia ieri che oggi non erano molto conosciuti: Scott Michael Foster, che qui interpreta Cappie, ha fatto qualche apparizione in altri serial della stessa ABC; Dilshad Vadsaria (Rebecca) l’abbiamo rivista l’anno scorso in Revenge; tutti gli altri, come Jake McDorman (Evan), Tiffany Dupont (Frannie) o Clark Duke (Dale) hanno nel loro curriculum una serie di comparsate in spettacoli più o meno di successo, ma in conclusione nessuno di questi ha ottenuto una fama uguale o maggiore a quando recitavano in Greek. Per alcuni c’è da dire che è un vero peccato, ma del resto è probabilmente scontato che ottenere la notorietà con un prodotto “leggero” come questo può farti poi prendere poco sul serio dai produttori di altri show.
Dobbiamo infine ricordare che questa serie non ha chiuso dopo quattro stagioni perché ormai pesante, noiosa o perché il pubblico l’ha abbandonata, come accade spesso. Anzi, più lo show andava avanti più aumentavano gli spettatori, difatti non sono stati pochi ad essere rimasti delusi dalla chiusura che avvenne nel 2011. Il vero motivo è stata la stanchezza da parte di un network come la ABC Family che in genere non permette la prosecuzione di un serial per più di un tot di anni, tant’è che Greek è tuttora la più longeva della rete. A ciò si aggiunge una stanchezza da parte degli autori che si ritrovarono nella posizione di dover inventare storie plausibili su giovani che ormai erano quasi alla laurea, e per questo hanno preferito dare una fine coerente piuttosto che trascinare il prodotto per anni. La sorellina minore della ABC ha dunque permesso la realizzazione degli ultimi dieci episodi che vanno a costituire la quarta stagione, dando a noi spettatori quella conclusione degna (e incredibilmente emozionante) che meritavamo.
Insomma, i motivi per recuperare questa serie sono molti. E’ un telefilm leggero, esilarante e mai banale, che permette allo spettatore di ridere e divertirsi senza rinunciare a quel pizzico di serietà che ogni tanto fa bene a noi tutti, per permetterci di riflettere al meglio sui più semplici rapporti della nostra vita, che a volte sono anche quelli più complicati: la famiglia, gli amici, l’amore.
Trascorreremo ore a vivere quell’esperienza unica che offrono i college in America, e che manca qui in Italia: il vivere in una confraternita. Perché farne parte non è solo trascorrere notti brave o partecipare a tornei di birra-pong, ma può dare enormi opportunità e privilegi, come permettere di vivere a pieno la vita del Campus e instaurare amicizie che dureranno una vita.
Prima di Pretty Little Liars, prima de La Vita Segreta di una Teenager Americana, prima di Make It Or Break It per l’ABC Family c’era Greek. E se avete adorato questi altri serial, non rimarrete delusi nemmeno da questo.
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.