American Horror Story: Freak Show 4×01 – Monsters Among UsTEMPO DI LETTURA 4 min

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Nell’immaginario comune riguardante l’orrore e la paura, da tempi remoti il circo occupa un posto speciale. E’ un luogo sia di meraviglia e divertimento sia di inquietudine e terrore, due aspetti che fanno parte della stessa medaglia. L’adrenalina, nel bene e nel male, è l’emozione che da sempre fa sentire maggiormente vivo l’essere umano, e questo Ryan Murphy lo sa bene; non dimentichiamo che ha scelto di portare sul piccolo schermo un telefilm che ricalca le “Storie D’Orrore Americane” (che solo americane purtroppo non sono).
Dopo la casa maledetta, l’ospedale psichiatrico e la congrega di streghe, bisogna ammettere che la scelta dell’ambientazione non è così innovativa, il circo (con clown annessi) è stato l’incubo di tutti i ragazzini soprattutto degli anni ’90, come il buon Stephen King insegna, perchè, ammettiamolo, che lo si sia visto o meno comunque il Clown di It è un solido elemento horror nella cultura generale di ciascuno di noi. Tuttavia un Freak Show itinerante ambientato nella Jupiter (Florida) degli anni ’50 di sicuro apporta alla serie quel qualcosa in più che altrimenti sarebbe mancato proprio allo sviluppo della storia.
Grazie ai “fenomeni da baraccone”, possono essere toccati alcuni degli argomenti più attuali dei nostri giorni, come ad esempio il cosiddetto “bullismo” (fenomeno sempre esistito) e l’interazione sociale che si viene a creare tra il “diverso” ed il “normale” oppure, come possiamo vedere in questo episodio, l’insorgenza dei più deboli ormai stanchi delle continue vessazioni e umiliazioni. Argomenti che volevano essere toccati a 360 gradi in Coven, ma che sono stati solamente sfiorati andandosi un può a perdere nelle storielle da teen drama a cui abbiamo assistito; per questo motivo si può credere che Murphy l’abbia riproposto per approfondire tutte le altre sfaccettature (di un argomento sempre vivo nelle nostre coscienze) che non sono state mostrate nella precedente stagione.
In questa quarta stagione ritroviamo come di consueto gli stessi attori perchè, se carta vincente non si cambia, comunque questa è una serie “antologica” e quindi come sempre interpretano ruoli e personaggi completamente diversi da quelli delle stagioni precedenti. Anche i colori usati per le ambientazioni sono tutt’altra cosa rispetto a quelli a cui siamo stati abituati prima con Murder House, poi con Asylum e infine con Coven. Si intravede la forza e la vivacità che lo Show vorrebbe trasmettere attraverso rossi accesi e blu elettrici, colori che prontamente vengono smentiti dalla scena della messa in onda del filmino in bianco e nero, una sorta di schiaffo in pieno viso che ci riporta alla realtà non facendoci dimenticare cosa stiamo vedendo, cioè American Horror Story.
La season premiere gioca bene le sue carte e non si intravede (per il momento) alcun colore che stona con il resto del dipinto, forse la scena di Jassica Lange in versione cantante che è stata molto criticata, anche se non se ne intravede il motivo in quanto il suo personaggio rientra in un contesto molto più ampio come quello dello spettacolo e il circo è uno show a tutto tondo in cui l’arte del canto può rientrare a pieno diritto. Per di più la scena della Lange versione Bowie, è stata un ottimo espediente narrativo per mostrare la fragilità di Elsa Mars e permettere allo spettatore di conoscere meglio il personaggio che appare forte, ma che in fondo è il più debole di tutti.
Murphy, che ritorna per la terza volta nella doppia veste di regista e sceneggiatore di una premiere di AHS, sembra voler fare le cose in grande e l’hype che si è guadagnato tra teaser e rumour sembra essere totalmente guadagnato. In un’atmosfera dove il diverso diventa normale uno showrunner come lui, che ha sempre realizzato prodotti estremi per la tv (eccetto Glee), potenzialmente può realizzare la miglior stagione di sempre. “Monster Among Us” è un ottimo antipasto che lascia l’acquolina in bocca e ci fa pensare che sia esattamente questa la strada intrapresa.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Il Freak Show e l’ambientazione anni ’50
  • I temi trattati
  • Gli attori credibili anche in questi nuovi personaggi
  • L’entrata nel cast di Jyoti Amge
  • L’interpretazione di Sarah Paulson
  • La scelta del circo, efficace ma non innovativa

 

Non c’è dubbio che tutta la stagione puntata sia ruotata intorno al mistero della figura del clown assassino suscitando interesse e curiosità per quanto riguarda la vera identità e l’intreccio che si verrebbe a creare tra lui e i freak, ma anche e soprattutto terrore per la maschera (?) che gli copre il viso. Staremo a vedere come il tutto si evolverà e soprattutto se Murphy ed i colleghi sceneggiatori riusciranno a ridestarsi dopo la mezza delusione data con Coven.

 

The Seven Wonders 3×13 4.24 milioni – 2.2 rating
Monsters Among Us 4×01 6.1 milioni – 3.1 rating

 

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