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The Flash 1×12 – Crazy For YouTEMPO DI LETTURA 7 min

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In un episodio in cui il metaumano del giorno suscita talmente tanto interesse e rispetto da doversi preparare una brocca di caffè per rimanere svegli, il trio Berlanti, Kreisberg e Johns punta tutto sull’evoluzione dei personaggi, privilegiando di fatto per una volta le relazioni interpersonali ai colpi di scena. Il risultato è un episodio interessante che, pur non essendo stato scritto da nessuno membro del trio di showrunner, funziona decisamente bene nell’operazione di rinvigorire la fiducia tra personaggi ma purtroppo fallisce quasi totalmente sul piano supereroistico a causa, anche ma non solo, di un metaumano veramente molto discutibile: Pikachu Peek-A-Boo.
Nonostante potesse sembrare che la tematica romantica fosse già insita nella narrazione grazie al classico “friend-zone” in cui sguazza Barry Allen, “Crazy For You” rimescola abilmente le carte dando finalmente vita al lato romance della serie, con buona pace di tutti i detrattori. Se nei fumetti le cose sono andate in tutt’altra maniera, nella serie per Barry ad ora non c’è mai stata alcuna liaison romantica ma le cose sembrano destinate a cambiare molto velocemente grazie ad una new entry: Linda Park (i lettori del fumetto DC già la conoscono, per tutti gli altri vi spieghiamo sotto chi è ne L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo). Ogni supereroe vive sulla sua pelle delle esperienze tragiche che lo segnano profondamente, lo fanno crescere ma al contempo gli fanno perdere anche le persone che più ama e che lo circondano. Nel mirino dei nemici la prima scelta è sempre l’interesse romantico del supereroe e, se non disponibile, amici e parenti; da oggi Linda Park sembra candidarsi volontaria per essere la futura vittima sacrificale per l’evoluzione di Flash, nulla è certo e queste sono mere illazioni basate su decenni di archi narrativi dei comics, però se tanto ci dà tanto…
Lo sviluppo dei personaggi a cui si accennava poco fa è globale: Iris sperimenta la difficoltà nel guadagnarsi il rispetto dei colleghi nella redazione del giornale, Caitlin finalmente si scioglie di tutta quella frigidità che l’ha sempre caratterizzata, infine Cisco si confessa in maniera analoga a quanto aveva fatto Wells la scorsa puntata. Tralasciando il personaggio di Iris West che continua a rimanere un character insipido e superficiale come fu Laurel Lance per almeno tutta la 1° stagione di Arrow, c’è sicuramente da premiare la scelta di focalizzarsi su Caitlin e Cisco, i Diggle e Felicity di Flash ma ancora poco caratterizzati per ovvi problemi di tempo, spazio e priorità. L’attenzione che gli viene rivolta, seppur in maniera diversa, aiuta a dipingerli come “personaggi” e non solo come mere “spalle” di Flash, e questo è uno step molto importante per la creazione dell’empatia tra character e spettatore. In particolar modo Caitlin ne esce più “umana” e meno robotica, mentre Cisco, che già si era dimostrato più tridimensionale della collega, fallisce ed impara a crescere dai propri errori in vista dei maggiori problemi che arriveranno in futuro.
In questa puntata che si può definire di crescita personale per tutti i personaggi, Hartley Rathaway ricopre un ruolo fondamentale visto che, oltre a ritornare libero in quel di Central City, svela finalmente il come ed il perché della trasformazione di Ronnie Raymond in Firestorm (ne L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo di “The Man In The Yellow Suit” c’è già spiegata la sua origine nei comics). Analogamente a quanto accaduto nei fumetti, Firestorm è un personaggio che si può definire come bipolare a causa della fusione in un solo corpo di due persone: Ronald Raymond e Martin Stein. Nonostante non si sappia ancora molto di lui è presumibile pensare che nel corpo di Ronnie vi sia la predominanza della mente di Stein, il che spiegherebbe logicamente il comportamento ambiguo avuto con Caitlin nel midseason. Con la prossima puntata intitolata “The Nuclear Man” si farà sicuramente maggior chiarezza.
Ad ogni modo, il fulcro emotivo di “Crazy For You” arriva proprio nel finale, quando Henry e Barry hanno modo di confrontarsi e il primo rivela, in maniera fin troppo ingarbugliata, di sapere che suo figlio è Flash. D’altronde, per una persona con un intelletto medio, fare il collegamento degli eventi e arrivare a capire che Barry Allen è Flash non è complicato, tuttavia modi e tempi della rivelazione colgono di sorpresa e vanno apprezzati anche solo per il semplice fatto che si salta a piè pari uno dei tanti tabù che affliggono i comics supereroistici: la doppia identità nascosta ai famigliari. Se Peter Parker è il portatore più famoso di questo tabù e Arrow prosegue su questo filone, qui si rompe l’omertà per evolvere il già difficile rapporto tra Allen Sr. e Allen Jr. in qualcosa di più. La rivelazione coglie impreparati ma, oltre a rappresentare un valore aggiunto ai fini della narrazione, innalza “Crazy For You” rompendo gli schemi e portando di fatto The Flash nella narrazione del nuovo millennio dove identità segrete e foto dei supereroi non sono più quella bestemmia che potevano rappresentare in passato.
 

L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo

 

Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per questa incarnazione live-action della città più malfamata dei fumetti? Ma certo che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, come abbiamo fatto per Marvel’s Agents Of SHIELD, Marvel’s Agent Carter, Gotham e Constantine, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.

  1. “You’re not the only one who understands vibrations” dice Cisco ad Hartley. Frase che può sembrare semplicemente spaccona, ma in realtà è di grande impatto, considerando che (nei comics) Cisco Ramon è il supereroe Vibe: metaumano con il potere di controllare le vibrazioni soniche (per maggiori info, consultare l’Angolo Nerd del pilota di Flash).
  2. La cosa che attacca i due lavoratori è Gorilla Grood: celebre villain di Flash nonché gorilla dall’intelligenza (e dalla cattiveria) superiore a quella dell’uomo. Per maggiori info, consultare l’Angolo Nerd del pilota di Flash; siccome nel pilota apparì un easter-egg piuttosto visibile riguardo a Grood, RecenSerie colse l’occasione per parlarne.
  3. La donna che Barry Allen comincia a frequentare è Linda Park, nei fumetti, la moglie di Wally West: terzo Flash e nipote di Barry Allen e Iris West. Compare per la prima volta su Flash #28 del 1989, instaurando un rapporto di critica ed astio verso il Velocista, criticandolo per i continui danni che la città di  Keystone City continuava a subire negli scontri tra il supereroe scarlatto e i suoi villains. Una sorta di rapporto Lois Lane/Superman al contrario? Precisamente. Fortunatamente per Flash, la reporter televisiva di Keystone si ricrederà in tutto e per tutto sulla reputazione dell’eroe, finendo per sostenerlo e infine sposarlo quando questi le farà la proposta.
  4. Il villain di questo episodio è Peek-a-Boo alias Lashawn Baez. Comparsa per la prima volta su The Flash #180 del 2002, Lashawn era una laureanda in medicina che mise da parte gli studi per occuparsi di suo padre, ormai malato e bisognoso di un urgentemente di un trapianto di reni; la figlia tentò di donargli uno dei suoi, ma la procedura attivò il suo metagene, donandole poteri di teletrasporto e rendendola, quindi, incapace di donare gli organi (perché finiva per teleportarsi ogni qualvolta veniva toccata). Lashawn decise, così, di utilizzare il suo potere per trovare un donatore per suo padre e si infiltrò come Peek-a-Boo nell’ospedale di Central City per rubare un rene, ma distrusse accidentalmente il laboratorio e fu costretta a vedersela con Flash e Cyborg, che finirono per sconfiggerla facilmente; questo impedì alla ragazza di trovare un rene compatibile per il padre, finendo per morire. Da quel giorno finì per odiare profondamente Flash e cerchò di vendicarsi ogni qual volta che poteva.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Dialogo finale padre-figlio con annessa ammissione di Henry Allen di conoscere l’alter ego di Barry
  • Svolta romantica in agguato
  • Sviluppo di Cisco e Caitlin che regala finalmente profondità e umanità ad entrambi
  • Metaumano del giorno da dimenticare
  • Iris West continua a solcare il sentiero percorso da Laurel Lance

 

In una puntata in cui si preferisce approfondire i personaggi piuttosto che sorprendere per azione e super poteri, The Flash svolge egregiamente il suo compito compiacendo e compiacendosi (forse un po’ troppo). A volte episodi del genere sono necessari quanto inaspettati.

 

The Sound And The Fury 1×11 4.0 milioni – 1.3 rating
Crazy For You 1×12 3.6 milioni – 1.3 rating

 

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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.

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