Prima di iniziare a parlare di “Monster”, una riflessione. Che progetti si avevano prima e si hanno ora per Fear The Walking Dead?
Lo spin-off di una delle serie di punta di tutto il palinsesto televisivo statunitense (e non solo), rinnovato per una seconda stagione addirittura prima della messa in onda della prima, è stato davvero così barbaramente retrocesso?
Perché retrocesso? Pensiamo a una settimana fa, allo sguardo di Jeffrey Dean Morgan stampato nelle nostre memorie. Anche i più critici non potranno non aver tentennato al paraculo crudele season finale. Seriamente si pensava che lo spettatore medio (più o meno appassionato) di The Walking Dead avrebbe detto: “oooh che bello! Adesso non vedo l’ora di godermi questo fantastico spin-off”.
E’ chiaro che lo spin-off non regge il confronto rispetto alla serie madre in materia di: mezzi, attaccamento ai personaggi, attori, adrenalina, ritmo, suspense. E non c’è bisogno di essere un fan sfegatato della serie madre per riconoscere la differenza. Quindi, collocare la 2×01 di Fear ad una settimana dal precedente season finale corrisponde al bere un cocktail annacquato dopo uno shot di potente tequila. Si vomita.
Ecco perché si parla di una serie già retrocessa all’inizio della sua seconda stagione. Perché ha il solo compito di accompagnare lo spettatore nell’attesa della prossima stagione della serie madre, senza così farlo allontanare dal marchio TWD. Dignità diversa sarebbe stata data allo show, qualora si fosse lasciato passare un determinato lasso di tempo per creare un minimo di aspettativa.
Una serie di serie B, quindi. E serviva tutto il preambolo iniziale per capire questo aspetto, o sarebbe bastato guardare questo primo episodio della seconda stagione? “La seconda che hai detto”, diceva Quelo.
“Monster” non vuole saperne di abbandonare il clima soporifero con cui FTWD ci aveva accompagnato durante la prima stagione. La sensazione è che più che raccontare cose, con “Monster” si voglia far immergere lo spettatore in un clima marittimo, come a dire “guarda come differenziamo questo spin-off da TWD, quando mai hai visto il mare lì?”. Ma noi, oltre a scoprire che gli zombie galleggiano, abbiamo assistito a delle scene comprendenti: la pesca di un’anguilla, il pasto dell’anguilla a rallentatore, tante chiacchiere, conversazioni via radio, pugni dati male, infine un bagno.
Sulla scena del bagno al mare ci si potrebbe soffermare abbastanza. Intanto occorre notare come i due personaggi in acqua fossero estremamente somiglianti, nella confusione, tanto che per un po’ di tempo non si capisce chi dei due fosse quello che si era perso. Ma a parte questo aspetto, che forse deriva solo dalla tarda ora in cui si sta scrivendo questa recensione, risulta palese di quanto fosse solo uno stratagemma per introdurre con squilli di tromba gli zombie acquatici. Per un esiguo numero di minuti viviamo un mix di tensione interessante: quella dei mostri marini mischiata alla più familiare (in questo caso) tensione verso i walkers gli swimmers.
Il salvataggio senza problemi di Nick da parte di Travis ci dà alcune conferme: la già citata natura introduttivo-marittima dell’episodio; la scusa del bagnetto per rivelare questa brillante soluzione; infine, la presentazione di una nuova minaccia per inserire un briciolo di hype in uno spettatore con il mal di mare. Quest’ultimo punto evidenzia un’ulteriore differenza (e sottomissione) con The Walking Dead. Noi tutti sappiamo come spesso la staticità sia sintomo di un’improvvisa coltellata scenica che possa portare ad una scena trucida, ad una morte eccellente o a qualche altro tipo di micidiale colpo di scena. Ciò aveva tutte le potenzialità per avvenire in questo primo episodio di FTWD, ma così non è stato.
Per concludere, il succo dell’episodio vede continui confronti tra i diversi personaggi, prede di dubbi morali e filosofici sul mondo che cambia e sulla vita e la morte. Tutto ciò contribuisce a creare un alone di trash oppure rende l’intero show ben più profondo? C’è forse bisogno di rispondere?
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Good Man 1×06 | 6.86 milioni – 3.4 rating |
Monster 2×01 | 6.67 milioni – 3.1 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.