The Blacklist 4×04 – Gaia (No. 81)TEMPO DI LETTURA 3 min

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“I thought I could make it better, that I could protect my baby. That’s my one job: to protect my child, to make her feel safe at any cost.”

Questa battuta viene messa in bocca a Lizzie, ma si capisce bene come potrebbe adattarsi perfettamente anche a Red e a Tom. Proprio quest’ultimo è la variabile impazzita in una puntata ben ordinata, dove ognuno fa le sue mosse con grande cura data la posta in gioco e solo dopo aver fatto tutti i suoi compiti. La figura del blacklister di giornata ha acquistato sempre più importanza nelle ultime puntate: questa volta abbiamo un ecologista che ha perso la salute fisica e anche quella mentale, sotto i colpi della vita. Egli dunque, da un lato si è informato sulle teorie di matrice induista, sostenute anche dal professore del M.I.T. Amar Bose, secondo cui le vibrazioni plasmano e creano il mondo -perciò coltiva le piante in un ambiente dove viene diffusa musica di Mozart che sembra particolarmente adatta a farle crescere sane e rigogliose-.
Dall’altro, ha concepito un folle piano per ricreare la tragedia di Fukushima a New York, facendo saltare una centrale nucleare. Lo ha fatto documentandosi bene, frequentando veterani delle missioni Air America (svoltesi negli anni ’70 tra Laos, Cina e Vietnam, ufficialmente mai esistite) e curando ogni dettaglio. Un degno avversario, insomma, per una task force non meno efficiente, preparata e reattiva, così c’è più gusto. Capo Cooper risolve la situazione conservando il sangue freddo e incaricandosi di tirare l’ultimo rigore premere quel bottone. Aram infatti è stupefatto e bloccato da un progetto così delirante come quello del nemico di turno.
L’agente Mojtabai, d’altronde, dedica la grinta ad affrontare Samar a viso aperto, guadagnandosi l’alta approvazione di gran parte del pubblico. Si scopre sul finale come questo blacklister sia il mezzo per arrivare al dottore che porterà ad Alexander Kirk, ma per giungere alla meta Mr. Reddington deve sfoderare le sue armi migliori. La prima è Glen “Jellybean”. Stavolta non viene mostrato al suo solito ufficio della Motorizzazione, ma in una sala da bowling: questo dà vita a gustosi siparietti davvero piacevoli. Meglio comunque non indagare sotto quale aspetto Reddington somigli alla terza moglie del cinese Ji Ming. La seconda arma del Concierge del Crimine è la carineria, stavolta usata senza voler ingannare l’interlocutore: egli sa come sia utile offrire agli altri qualcosa da mangiare, per farli rilassare e aiutarli a parlare meglio. Perfino Lizzie fa la psicologa, come succede circa un paio di volte l’anno.
Tutti in gran spolvero, dunque, meno Tom Keen, come si diceva all’inizio. Il ragazzo agisce in fretta, mentre tutti vanno coi piedi di piombo, e rovina il perfetto disegno geometrico. Questo può essere utile per spianargli la strada verso lo spin off, intitolato Blacklist: Redemption, di cui per ora non è stata resa nota la data di messa in onda, ma per il momento serve solo ad allungare un po’ il brodo nella serie madre. Infine, non si può non nominare la sotto trama riguardante Kate Kaplan: come era prevedibile, l’uomo che l’ha trovata nei boschi rischia di essere più un pericolo che un’ancora di salvezza. Se queste peripezie sono da mettere in simmetria con il rapimento di Dembé nella scorsa stagione, si spera in una conclusione altrettanto felice e gloriosa.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • C’è solo gente che ha fatto i compiti
  • Si rivede Glen “Jellybean”
  • Lizzie fa la psicologa
  • Red sa che, per mettere a suo agio la gente e farla parlare, offrirle da mangiare aiuta
  • Aram tira fuori gli attributi
  • Capo Cooper c’è
  • Si teme per la sorte di Kate Kaplan
  • Tom Keen rovina tutto
  • Il testo della ninna nanna di Lizzie
  • L’amica di Alexander Kirk, decisissima a sfruttare Agnes
  • Ricreare una Fukushima sul fiume Hudson adducendo la scusa di sensibilizzare la gente sui problemi ambientali

 

Puntata interlocutoria. Dovremmo essere circa a metà dell’arco narrativo riguardante Alexander Kirk. Nel promo del prossimo episodio si vede Lizzie fronteggiare Red sbandierando i risultati di un test genetico e accusandolo di averle mentito. Forse augurarsi la risposta definitiva al Domandone è sperare troppo.

 

Miles McGrath 4×03 6.39 milioni – 1.2 rating
Gaia 4×04 5.85 milioni – 1.1 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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