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Questa è la frase che, oltre a risuonare nelle nostre orecchie durante la prima parte dell’episodio, la persona che scrive si sta ripetendo da quando ha aperto il pc per scrivere la recensione. Legion, infatti, è una serie difficilissima da recensire. Guardandola in modo superficiale, si potrebbe pensare che ci siano ben poche cose di cui tenere conto e da analizzare ma la realtà è ben diversa: molte informazioni vengono fornite, e sono in costante evoluzione, ma riuscire a capirle non è affatto facile.
Innanzitutto, bisogna essere sempre estremamente vigili durante la visione, senza perdere la concentrazione nei momenti apparentemente di passaggio, meno importanti. Un esempio lampante ci è fornito da una delle scene iniziali, quella dove la voce della macchina del caffè narra la storia del povero taglialegna e di sua moglie. Quel racconto, infatti, anticipa, in qualche modo, un aspetto ricorrente di questa puntata. La sequenza di immagini che fa da sfondo al racconto, inoltre, contiene Kerry che “entra” nel corpo del Dottor Cary. Inserita senza particolare clamore, come a volerla far passare quasi inosservata, è di certo una delle scene più significative e importanti dell’episodio. Sarà interessante scoprire, dunque, la vera natura della donna e del dottore. Inoltre, tutto ciò mostra come la serie sia attenta anche al minimo dettaglio e non mostri nulla senza un vero motivo; infatti, il simpatico dialogo tra Cary e David, che faceva confusione tra Cary e Kerry, non era casuale e assume ora tutt’altro significato e valore.
Tornando all’opening della puntata, la storia del falegname può essere sembrata, inizialmente, totalmente scollegata dalla narrazione. Al termine dell’episodio, però, ci si accorge di come essa abbia svolto un ruolo quasi da premonitrice degli eventi. La ragazza che tesse, infatti, può essere paragonata ai ricordi nascosti di David: fino a quando si osserva solo ciò che viene mostrato (cioè, quello che la mente di David vuole mostrare e ciò che la ragazza vuole mostrare) tutto fila liscio; quando, invece, si diventa troppo curiosi e si decide di vedere la ragazza che tesse (o i ricordi che il cervello del nostro protagonista si rifiuta di mostrare), allora la situazione si complica di molto, e si potrebbe scoprire che le cose non sono quello che sembrano, che la ragazza è una gru e che i ricordi in realtà non sono ricordi, bensì qualcos’altro, come detto da Syd. Non è ancora dato sapere cosa di preciso, ma la frase della ragazza ha certamente confermato tutti i dubbi sorti nelle menti di molti spettatori durante gli ultimi 15/20 minuti.
Era apparso subito strano, infatti, che Syd e il piccolo David riuscissero a vedere cose (tra le quali il sempre presente e misterioso simil-uomo grasso, o anche le luci intermittenti rosse e nere già viste nella scena dello scambio di persona nel pilot) che Ptonomy e Melanie non vedevano. Non vanno dimenticate, inoltre, la presenza di ricordi all’interno dei ricordi e le apparizioni di David (visibili solo a Syd e David) che mangia i nastri con le registrazioni delle sue sedute.
Tutto ciò, però, è quasi nulla se paragonato alle altre cose successe durante il viaggio nella memoria. Ad un certo punto, infatti, le porte hanno iniziato a chiudersi (come le volte precedenti, con la differenza che stavolta Haller era sedato) ed è apparso il Ragazzino più arrabbiato al mondo che ha cominciato a rincorrere Syd e Young David. Trovare una spiegazione razionale alla presenza della rappresentazione di un personaggio di un libro di pessimo gusto è praticamente impossibile, visto che dovrebbe trattarsi di ricordi reali e che le allucinazioni di David erano, in realtà, solo la manifestazione dei suoi poteri. Allo stesso modo, non si capisce come Syd (prima) e Melanie (poi) siano riuscite a tornare indietro, visto che solo Ptonomy è in grado di fare ciò. Inoltre, come detto dallo stesso “Artista dei viaggi nella memoria”, i ricordi non possono fare male, malgrado la mano dolorante di Melanie dovuta alla chiusura improvvisa (ordinata dal Re delle Ombre simil-uomo, che era dietro di lei) del libro sul bambino arrabbiato. A conferma del fatto che ogni dettaglio sia studiato, il libro potrebbe avere un ruolo importante in tutta questa storia, considerata la sua onnipresenza nei ricordi di David (che, tra l’altro, non si è ancora svegliato).
Nei prossimi episodi è lecito aspettarsi un maggior coinvolgimento del villain della situazione, The Eye, il quale possiede poteri, proprio come David, ed ha capito che il ragazzo è in grado di teletrasportarsi (cosa notata anche da Ptonomy nel primo viaggio di questo episodio). Questo potere non era stato previsto dal team che si oppone alla Divisione Tre, quindi potrebbero aver dato per scontato anche altre cose, tra le quali, per l’appunto, la natura dei suoi ricordi e delle sue allucinazioni. Non vanno sottovalutate, inoltre, le dichiarazioni di Lenny a proposito di Melanie. Come fa ad esserne così sicura? Cosa sa? Come fa a saperlo? Ulteriori domande alle quali dovrà essere data risposta.
Come nota finale, facciamo un ulteriore plauso a Noah Hawley per essere riuscito a far funzionare una lovestory in una serie del genere e con protagonisti del genere. Chapeau.
Innanzitutto, bisogna essere sempre estremamente vigili durante la visione, senza perdere la concentrazione nei momenti apparentemente di passaggio, meno importanti. Un esempio lampante ci è fornito da una delle scene iniziali, quella dove la voce della macchina del caffè narra la storia del povero taglialegna e di sua moglie. Quel racconto, infatti, anticipa, in qualche modo, un aspetto ricorrente di questa puntata. La sequenza di immagini che fa da sfondo al racconto, inoltre, contiene Kerry che “entra” nel corpo del Dottor Cary. Inserita senza particolare clamore, come a volerla far passare quasi inosservata, è di certo una delle scene più significative e importanti dell’episodio. Sarà interessante scoprire, dunque, la vera natura della donna e del dottore. Inoltre, tutto ciò mostra come la serie sia attenta anche al minimo dettaglio e non mostri nulla senza un vero motivo; infatti, il simpatico dialogo tra Cary e David, che faceva confusione tra Cary e Kerry, non era casuale e assume ora tutt’altro significato e valore.
Tornando all’opening della puntata, la storia del falegname può essere sembrata, inizialmente, totalmente scollegata dalla narrazione. Al termine dell’episodio, però, ci si accorge di come essa abbia svolto un ruolo quasi da premonitrice degli eventi. La ragazza che tesse, infatti, può essere paragonata ai ricordi nascosti di David: fino a quando si osserva solo ciò che viene mostrato (cioè, quello che la mente di David vuole mostrare e ciò che la ragazza vuole mostrare) tutto fila liscio; quando, invece, si diventa troppo curiosi e si decide di vedere la ragazza che tesse (o i ricordi che il cervello del nostro protagonista si rifiuta di mostrare), allora la situazione si complica di molto, e si potrebbe scoprire che le cose non sono quello che sembrano, che la ragazza è una gru e che i ricordi in realtà non sono ricordi, bensì qualcos’altro, come detto da Syd. Non è ancora dato sapere cosa di preciso, ma la frase della ragazza ha certamente confermato tutti i dubbi sorti nelle menti di molti spettatori durante gli ultimi 15/20 minuti.
Era apparso subito strano, infatti, che Syd e il piccolo David riuscissero a vedere cose (tra le quali il sempre presente e misterioso simil-uomo grasso, o anche le luci intermittenti rosse e nere già viste nella scena dello scambio di persona nel pilot) che Ptonomy e Melanie non vedevano. Non vanno dimenticate, inoltre, la presenza di ricordi all’interno dei ricordi e le apparizioni di David (visibili solo a Syd e David) che mangia i nastri con le registrazioni delle sue sedute.
Tutto ciò, però, è quasi nulla se paragonato alle altre cose successe durante il viaggio nella memoria. Ad un certo punto, infatti, le porte hanno iniziato a chiudersi (come le volte precedenti, con la differenza che stavolta Haller era sedato) ed è apparso il Ragazzino più arrabbiato al mondo che ha cominciato a rincorrere Syd e Young David. Trovare una spiegazione razionale alla presenza della rappresentazione di un personaggio di un libro di pessimo gusto è praticamente impossibile, visto che dovrebbe trattarsi di ricordi reali e che le allucinazioni di David erano, in realtà, solo la manifestazione dei suoi poteri. Allo stesso modo, non si capisce come Syd (prima) e Melanie (poi) siano riuscite a tornare indietro, visto che solo Ptonomy è in grado di fare ciò. Inoltre, come detto dallo stesso “Artista dei viaggi nella memoria”, i ricordi non possono fare male, malgrado la mano dolorante di Melanie dovuta alla chiusura improvvisa (ordinata dal Re delle Ombre simil-uomo, che era dietro di lei) del libro sul bambino arrabbiato. A conferma del fatto che ogni dettaglio sia studiato, il libro potrebbe avere un ruolo importante in tutta questa storia, considerata la sua onnipresenza nei ricordi di David (che, tra l’altro, non si è ancora svegliato).
Nei prossimi episodi è lecito aspettarsi un maggior coinvolgimento del villain della situazione, The Eye, il quale possiede poteri, proprio come David, ed ha capito che il ragazzo è in grado di teletrasportarsi (cosa notata anche da Ptonomy nel primo viaggio di questo episodio). Questo potere non era stato previsto dal team che si oppone alla Divisione Tre, quindi potrebbero aver dato per scontato anche altre cose, tra le quali, per l’appunto, la natura dei suoi ricordi e delle sue allucinazioni. Non vanno sottovalutate, inoltre, le dichiarazioni di Lenny a proposito di Melanie. Come fa ad esserne così sicura? Cosa sa? Come fa a saperlo? Ulteriori domande alle quali dovrà essere data risposta.
Come nota finale, facciamo un ulteriore plauso a Noah Hawley per essere riuscito a far funzionare una lovestory in una serie del genere e con protagonisti del genere. Chapeau.
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Legion sforna un altro episodio di altissima fattura, confermandosi come una delle serie più importanti nel panorama televisivo contemporaneo. Non sappiamo se farà incetta di premi, ma, nel frattempo, può contare sulla nostra benedizione
Chapter 2 1×02 | 1.13 milioni – 0.5 rating |
Chapter 3 1×03 | 1.04 milioni – 0.5 rating |
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Romano, studente di scienze politiche, appassionato di serie tv crime. Più il mistero è intricato, meglio è. Cerco di dimenticare di essere anche tifoso della Roma.