The Blacklist 4×12 – Natalie Luca (No. 184)TEMPO DI LETTURA 3 min

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“T’innamorerai, 
di un bastardo che
ti dirà bugie, 
per portarti via da me. (…)
Sarai sola contro tutti, 
perché io non ci sarò
mentre piangi e lavi i piatti 
e la vita dice no …”

(Marco Masini, T’innamorerai)

L’inizio dell’episodio ricorda molto quello della miniserie L’Ombra dello Scorpione, tratta dall’omonimo libro di Stephen King. Manca solo Don’t Fear the Reaper in sottofondo. Effettivamente, in entrambi i casi c’è in giro un agente patogeno altamente letale. Viene anche spiegato come è morto l’uomo incaricato di gestire le transazioni d’affari per Reddington, di cui si parlava nello scorso episodio.
Poi però la puntata si trasforma in una bizzarra lezione d’amore. Amore “cortese”, potremmo definirlo così, è quello fra la malcapitata portatrice sana del virus e il giovane ricercatore incaricato di studiarla. Tra l’altro, lui è nero e lei una ragazza bianca e bionda dell’Est europeo. La loro storia è commentata dalle tristi e romantiche note per pianoforte di Eric Satie e, come tutte le storie di amor cortese che si rispettino, finisce tragicamente.
Si nota comunque, in queste ultime puntate, una ritrovata centralità del “cattivo” di turno e questo fa indubbiamente piacere.
Un amore molto più calato nei mille piccoli problemi e contrattempi della vita quotidiana è invece quello tra Aram e Samar. Lei è molto contrariata per aver scoperto di essere pagata meno di lui, lui provvede a colmare il dislivello. Tenerezza senza fine. Ormai l’agente Mojtabai deve solo trovare la botta di coraggio per offrirle l’anello di fidanzamento e poi ci siamo.
Dove, invece, sembra esserci tutto fuorché l’amore è fra Mr. and Mrs. Keen. Nel caso non fosse stato ribadito abbastanza sin dalla prima puntata, lui non è un uomo per la famiglia. Non importa la sua santa e buona volontà, non importano le sue dichiarazioni, è come la favola dello scorpione: la sua natura è quella di ottimo agente segreto, capace di uccidere a sangue freddo, quasi drogato dell’adrenalina provocata dalle missioni. Se Lizzie desidera l’uomo su cui poter contare, da trovare a casa tutte le sere, abbiamo il dottor Nick, Ressler o al limite lo stesso Red (perché l’ipotesi settecentesca del signor marito zio non è ancora del tutto tramontata).
Il tutto, ovviamente, spiana la strada a questo benedetto spin off, che dovrebbe iniziare fra un paio di settimane e rischia di essere andato per traverso a molti spettatori prima ancora della messa in onda.
Per concludere, alcune note sparse:

  • la suoneria del telefonino di Aram è “Quack quack”;
  • alla signora del centro in cui era detenuta Natalie Luca, quella che si chiede come faccia a nascere amore senza contatto fisico, potrebbe giovare qualche sana lettura di poesie, ad esempio quelle scritte da Jacopo da Lentini nel XIII secolo, o almeno il loro equivalente in lingua inglese. Avesse tempo di andare al cinema, sarebbe perfetto quel gioiellino di bellezza intitolato Your Name, attualmente nelle sale;
  • evidentemente Baldur Magnusson ha antenati scandinavi, ma è di Boston. Impressionante la somiglianza di accento e parlata nel suo dialogo con Reddington – Spader, bostoniano doc.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Siamo tornati alla centralità del blacklister di giornata
  • Samar, la sindacalista
  • Aram 
  • Love is in the air
  • Ascolti in calo
  • Momenti splatter (la morte dei contagiati)
  • Se Lizzie non ha ancora capito di aver sbagliato marito, non rinsavisce più

 

Mentre si avvicina san Valentino, un telefilm dai toni spesso cupi si concede una puntata decisamente sentimentale. Per i prossimi episodi, due sono i motivi di buone speranze: uno è l’annuncio di guest star prestigiose come Brent “Data” Spiner, che interpreterà l’Architetto. L’altra è il malessere di Red, nella scena finale, da cui potrebbe nascere una solida e avvincente trama orizzontale, un po’ latitante dalla fine della caccia ad Alexander Kirk.

 

The Harem 4×11 4.95 milioni – 1.0 rating
Natalie Luca 4×12 5.00 milioni – 0.9 rating

 

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Casalingoide piemontarda di mezza età, abita da sempre in campagna, ma non fatevi ingannare dai suoi modi stile Nonna Papera. Per lei recensire è come coltivare un orticello di prodotti bio (perché ci mette dentro tutto; le lezioni di inglese, greco e latino al liceo, i viaggi in giro per il mondo, i cartoni animati anni '70 - '80, l'oratorio, la fantascienza, anni di esperienza coi giornali locali, il suo spietato amore per James Spader ...) con finalità nutraceutica, perché guardare film e serie tv è cosa da fare con la stessa cura con cui si sceglie cosa mangiare (ad esempio, deve evitare di eccedere col prodotto italiano a cui è leggermente intollerante).

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