Se c’è una cosa che descrive fino in fondo la struttura di The Flash, l’architrave del suo DNA, questa è l’identità segreta del villain stagionale. Dopo tre anni, il pubblico può essere certo che tra doppelganger di universi paralleli, versioni temporali diverse e quant’altro, letteralmente chiunque si può celare dietro alla maschera misteriosa di, in questo particolare caso, Savitar. È una particolarità su cui il serial ha imparato fin da subito a giocare e che alimenta tutte le teorie possibili e immaginabili sui vari portali web di tutto il mondo. Questa terza stagione per di più ha deciso, come si è visto, di allungare ulteriormente il brodo trasformando un piacevole gioco narrativo in una vera e propria tortura del gatto con il topo.
Non è un caso che nelle prime due stagioni lo smascheramento di Eobard Thawne e di Zolomon sia avvenuto a cavallo tra l’episodio quattordici e l’episodio quindici; in questo caso invece, arrivati a un passo dal season finale, ancora niente. Questa introduzione è utile per sintetizzare nuovamente, dopo il mese di pausa, la grande croce e delizia di tutta la terza stagione che in questa settimana rappresenta l’unico vero difetto che è possibile attribuire a “The Once And Future Flash”: il cliffhanger finale serve a poco, alimenta una suspense già al limite della sopportazione ed è l’ennesimo tentativo di procrastinazione che gli showrunner hanno deciso di proporre con quasi ammirevole costanza quest’anno.
[2024 Barry Allen]: “You want answers, Barry? How’s this? You’ll go back. You will do everything that you can think of to save her. You’re even gonna create time remnants of yourself, but he’s gonna kill them all, mostly. And then on the night of May 23rd, Iris West will die in your arms. And in that moment that she takes her last breath, it’ll feel like an eternity. And it will break you. She’s the love of your life, Barry. She was the love of my life.”
Messo sul piatto questo scivolone, è giusto però muovere velocemente oltre perché questo episodio offre molti spunti interessanti di cui parlare, a cominciare dalla regia, affidata per la prima volta a Tom Cavanagh. L’attore che interpreta i vari Harrison Wells ritorna così dopo la macchina da presa dopo aver diretto quattordici anni fa un paio di episodi di una comedy di NBC. Un buon ritorno, tutto sommato, senza sbavature o eccessi: senza infamia e senza lode è sicuramente la cosa migliore per ogni regia telefilmica senza eserienza.
Avevamo lasciato il Team Flash in “Abra Kadabra” con una Killer Frost a piede libero e una decisione risolutiva da parte del protagonista. “The Once And Future Flash” riparte proprio da lì ma, per la prima volta da che ne si ha memoria, il serial evita di incappare in un errore narrativo che gli era già costato caro diverse volte. Lo show non è infatti nuovo a episodi del genere, dove Barry intraprende veri e propri viaggi all’interno di situazioni alternative e/o parallele (Earth-2, Gorilla City, dentro la speedforce,…). Per la prima volta però si assiste ad una vera e propria scissione tra le diverse storyline utile a non smorzare il tono drammatico in tutta la corposa parte centrale, relegando quanto avviene nel 2017 nella parte iniziale e finale di episodio senza continuare, come già avvenuto in precedenza appunto, a saltare da una parte all’altra. In questo modo viene creata una puntata che fin dal titolo è incentrata solo ed esclusivamente su Barry e sull’ultimo e più importante tassello che mancava alla sua evoluzione personale. Un viaggio in solitaria, quello nel futuro, che non necessita dell’aiuto di Cisco per partire, ne tanto meno dell’aiuto di Iris per tornare. Non un viaggio egoistico, ma piuttosto la presa di coscienza che si può essere “super” anche nell’aiutare se stessi. Nella vita di tutti i giorni è molto più facile prendere decisioni in virtù degli altri, nella direzione di coloro a cui si tiene di più. Al contrario, è sempre molto difficile rendersi conto di come il primo vero punto da cui poter ripartire è quel compagno di strada che non si può mai abbandonare. È psicologia cognitivo-comportamentale spicciola, è vero, ma non per questo banale.
Il dolore e la sensazione di rottura che avvolge il Team Flash versione 2024, per quanto ben delineato, non è che la cornice di un dramma più grande: l’incontro-scontro tra i due Flash è il punto di respiro necessario al protagonista prima di affrontare il nemico più forte di sempre. Potrebbe quasi sembrare come un punto di passaggio ininfluente e non necessario, visto che ad essere salvata è una timeline che – si può affermare con relativa sicurezza – non esisterà mai. Ma se questo gesto totalmente gratuito, di un Barry che salva Barry e con se stesso tutti gli altri, non è un gesto eroico, allora non sappiamo proprio cosa potrebbe esserlo.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Abra Kadabra 3×18 | 2.39 milioni – 0.9 rating |
The Once And Future Flash 3×19 | 2.65 milioni – 1.0 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.