“We came, we saw… and we kick Caesar’s ass!”
Sembra essere destino che la prima puntata di una nuova stagione di DC’s Legends Of Tomorrow coincida con il peggio del trash televisivo. Ed è un vero peccato perché Aruba-Con parte con le migliori intenzioni riprendendo la narrazione ed il tono (e anche il titolo) dello stupendo season finale della seconda stagione.
La scena iniziale lascia, infatti, presagire un universo distopico in grado di fondere Jurassic Park e Ritorno Al Futuro, due fra le più belle ed epiche saghe cinmatografiche di sempre. Ma il risultato finale è, invece, solo una squallida parodia di Men In Black (soprattutto dei sequel che già erano parodie di sé stessi) ri-definendo, ancora una volta, tutto quello che era avvenuto nella seconda stagione.
In questa nuova stagione le Leggende sono state “licenziate” e costrette a una vita quotidiana e anonima mentre a vigilare sul Tempo c’è la nuova Agenzia ultra-professionale e simpaticamente nazista fondata e diretta da Rip Hunter (qui con l’ennesimo taglio sbagliato dal parrucchiere). Ma alle Leggende la vita di tutti i giorni sta stretta e così eccoli di nuovo insieme, appena si presenta l’ennesimo buco di sceneggiatura l’occasione, a rubare la Waverider e dirigersi nuovamente a incasinare le cose per il solo gusto di evadere dal logorio della vita moderna.
Il tema dei “supereroi in pensione forzata” non è di certo nuovo per questo genere (se ne sono occupati, tra gli altri, Alan Moore e la Disney) ma qui viene trattato in maniera troppo sbrigativa, sia all’inizio che alla fine. Così come Rip ci mette un attimo a licenziarli, dimenticando tutto quello che era avvenuto e che aveva vissuto nella seconda stagione, anche loro ci mettono un attimo a ricompattarsi e a farsi perdonare quanto accaduto.
In mezzo a tutto questo non si trova alcuna motivazione che spinga entrambe le parti a comportarsi come effettivamente si comportano in questo contesto. Rimangono tuttavia alcuni elementi validi che salvano la puntata: Mick Rory ad esempio, unico personaggio veramente credibile della storia, il cui humor fatto di battute acide e rutti liberi fa da contrappeso a quello slapstick e ingenuo-demenziale di Acciaio e Ray Palmer. E Sarah Lance che, data l’ambientazione storica scelta per questo episodio, si lancia in imprese e prodezze degne della migliore Lucy Lawless.
A proposito dell’ambientazione storica, che funge da linea verticale dell’episodio, si può dire che sia la parte meglio riuscita con numerose citazioni (più o meno riuscite) in latino e un Giulio Cesare che poteva tranquillamente diventare un villain stagionale se meglio utilizzato (e quando sarebbe poi ricapitato di avere un condottiero del genere come villain?). Il che dimostra che lo show ha ancora del potenziale se riesce a calibrare meglio i suoi tempi e a non perdersi in sciocchezze.
Allo stesso modo ancora non si è visto un vero e proprio villain veramente valido ma per questo evidentemente si deve aspettare ancora qualche puntata. E chissà se questa pericolosa minaccia (“Mallus” come l’ha chiamata Rip) sarà in grado di competere, in quanto a malvagità, con Vandal Savage e la triade Damien Darkh-Reverse Flash-Malcolm Merlyn.
Il voto generale all’episodio sarebbe dunque negativo, considerando altri episodi della serie che sono stati decisamente migliori, ma conoscendo DC’s Legends Of Tomorrow ci si può aspettare veramente di tutto e già le altre stagioni hanno insegnato che non è uno show da sottovalutare. Ci si aspetta dunque grandi cose dalle prossime puntate ora che le gerarchie tra i personaggi sono state un po’ troppo forzatamente stabilite. Così, per il momento, il voto è un Save.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Aruba 2×17 | 1.52 milioni – 0.6 rating |
Aruba-Con 3×01 | 1.71 milioni – 0.6 rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!