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È difficile rimanere soddisfatti da un episodio come questo. Difficile ma non impossibile perché “de gustibus non est disputandum“, anche se una certa dose di disappunto la si dovrebbe comunque covare visto che la comicità è una cosa mentre la scrittura servile e frivola è un’altra. Sfortunatamente, in questa “Mixed Signals” ci si ritrova nella seconda casistica, per l’ennesima volta e nuovamente andando a deteriorare l’immagine che con tanta fatica The Flash si è costruito negli anni. Potrebbe forse essere quindi vero il detto (appena coniato): chi di The CW ferisce, di The CW perisce.
Innanzitutto è evidente fin da subito che ci si trova di fronte ad un episodio filler che non apporta niente di specifico alla trama se non qualche piacevole diversivo come il nuovo costume e l’appuntamento tra Cisco e Gypsy. Non ci sarebbe niente di male in tutto ciò se venisse mantenuto quel livello di qualità nella scrittura che ogni tanto gli sceneggiatori ancora sfoggiano, sfortunatamente non è così.
Ecco quindi che ci si crogiola in siparietti non divertenti, si concede ad Iris uno spazio esponenziale rispetto alle altre puntate e, per questo motivo, ci si abbandona ad una scrittura superficiale farcita di momenti evitabili. Perché se da un lato il terapista di coppia può non essere un’idea così malvagia per affrontare quei problemi che, giustamente, potrebbero essere nati dopo una scomparsa di 6 mesi, dall’altro lato appare non credibile la motivazione data da Iris per questa crisi. Iris West:
Innanzitutto è evidente fin da subito che ci si trova di fronte ad un episodio filler che non apporta niente di specifico alla trama se non qualche piacevole diversivo come il nuovo costume e l’appuntamento tra Cisco e Gypsy. Non ci sarebbe niente di male in tutto ciò se venisse mantenuto quel livello di qualità nella scrittura che ogni tanto gli sceneggiatori ancora sfoggiano, sfortunatamente non è così.
Ecco quindi che ci si crogiola in siparietti non divertenti, si concede ad Iris uno spazio esponenziale rispetto alle altre puntate e, per questo motivo, ci si abbandona ad una scrittura superficiale farcita di momenti evitabili. Perché se da un lato il terapista di coppia può non essere un’idea così malvagia per affrontare quei problemi che, giustamente, potrebbero essere nati dopo una scomparsa di 6 mesi, dall’altro lato appare non credibile la motivazione data da Iris per questa crisi. Iris West:
“Look I had to explain to our friends and family why they had a save-the-date for our wedding but no invitation.
I had to constantly lie about why you were gone.
You don’t know the looks people gave me because they knew that wasn’t the truth.
You know, what they must’ve thought about us.
I had to constantly lie about why you were gone.
You don’t know the looks people gave me because they knew that wasn’t the truth.
You know, what they must’ve thought about us.
What it made me think about us.”
Leggendo la citazione ci si potrebbe giustamente domandare chi o quali siano queste famigerate persone a cui Iris abbia dovuto mentire: ottima domanda che rimarrà senza risposta vista la totale assenza di una base per tale frase.
Discorso diverso va invece fatto per il villain metaumano di giornata e per il piano del Pensatore che, in questa puntata, viene parzialmente rivelato dando alla struttura della stagione una prima pennellata. Kilg%re è veramente un villain della DC Comics, chiaramente riadattato in questo caso sia all’utenza che alle necessità della serie, ma è un villain che, come tanti altri, è stato semplicemente preso e gettato nella pentola per fare brodo, niente di più e niente di meno. Magari verrà ripescato in futuro (in tal senso lo sguardo del capo di Iron Heights lascia già supporre qualcosa) ma la sensazione è quella di un’altra occasione sprecata. The Flash è infatti sì strutturato con un boss stagionale (quest’anno sarà il Pensatore/Thinker) ma è anche una serie che si appoggia su tanti piccoli tasselli/episodi che ne vanno, volontariamente o meno, a formare una mitologia. Gettare semplicemente nella mischia dei personaggi, senza dargli alcuna tridimensionalità, va ad inficiare il risultato finale, esattamente come in questo caso.”Mixed Signals” poteva tranquillamente raggiungere la sufficienza con alcune accortezze di scrittura e certe banalità in meno, invece è per l’ennesima volta un episodio banalotto che finirà prestissimo nel dimenticatoio.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Non la puntata di cui si aveva bisogno, né tanto meno quella che ci si meritava. The Flash è purtroppo ancora molto lontano dai fasti delle prime due stagioni, il pubblico se ne sta accorgendo ed il series low (quasi) raggiunto in questa puntata ne è la prova. O si ritorna su binari più seri, meno The CWeschi, o si finirà nello stesso baratro da cui Arrow è faticosamente uscito.
The Flash Reborn 4×01 | 2.84 milioni – 1.1 rating |
Mixed Signals 4×02 | 2.54 milioni – 0.9 rating |
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Fondatore di Recenserie sin dalla sua fondazione, si dice che la sua età sia compresa tra i 29 ed i 39 anni. È una figura losca che va in giro con la maschera dei Bloody Beetroots, non crede nella democrazia, odia Instagram, non tollera le virgole fuori posto e adora il prosciutto crudo ed il grana. Spesso vomita quando è ubriaco.