Come detto tante volte, la comicità non è per forza l’unico elemento fondante dell’opera di Phil Lord e Christopher Miller, e sarebbe pure limitato e limitante parlare di black humor, fatto sta che entrambi gli episodi presi in esame affrontano situazioni che vanno molto al di là del drama spesso individuato nei precedenti episodi di The Last Man On Earth. Nelle precedenti stagioni lo spettatore arrivava ad empatizzare con il protagonista, sì maldestro e anche un po’ scemo, ma pur sempre ingiustamente trattato. Tandy raffigurava l’aspetto più oscuro di tutti quegli individui che almeno una volta nella vita sono stati esclusi e snobbati da un qualche gruppo di persone. C’era rabbia, frustrazione ed empatia da parte del pubblico. Sullo sfondo rimanevano gli altri personaggi, vere e proprie maschere, oltre al contesto apocalittico, scenario che più che altro fungeva da “scusa” per alcune brillanti trovate comiche, oltre che per uno scenario più originale dal punto di vista della narrativa.
“Wisconsin” e “La Abuela” consacrano una tendenza che già dagli episodi finali della scorsa stagione aveva iniziato a prendere piede. Un’apocalisse così cruda e crudele come quella di un virus letale iniziava a non essere più tanto sullo sfondo e una serie di conseguenze altamente probabili in un contesto simile iniziavano a trovare spazio nella trama principale (radiazioni, spazi gremiti di cadaveri). Lo spettatore già lì viene prepotentemente riportato alla realtà e alla consapevolezza di ciò che realmente è successo e sta succedendo in The Last Man On Earth.
Viene da rabbrividire se si pensa a “Wisconsin” e a come l’assenza di umanità circostante potesse in qualche modo risultare letale per uno dei personaggi. L’infarto di Todd si circonda di un’atmosfera ansiogena anche per colpa di uno stupido gioco fatto partire da Carol e reiterato da Melissa, Gail ed Erica. La dinamica con cui si svolgono i fatti è quella tipica di TLMOE in cui si abbracciano tre marchi di fabbrica della serie oltre che delle comedy in generale. Particolare e generale vengono a contatto, creando un effetto unico.
Dinamica demenziale targata TLMOE: Carol con la ricetrasmittente avvisa di essere in travaglio mettendo tutti sull’attenti; lo spettatore si accorge che qualcosa non va quando vede Kristen Schaal che sembra cullare un neonato (impensabile che un evento simile non avvenga on screen); Will Forte cala l’asso con una dei suoi grotteschi camuffamenti (senza considerare la scena dell’armatura e del magnete). La lezione è stata impartita con un pessimo scherzo, esilarante dal punto di vista scenico.
Dinamica comedy standard 2.0, con tanto di gratuita ripetitività: la serie piomba nuovamente in un clima apparentemente leggero e stranamente meno comico del precedente. Tutti i vari personaggi iniziano, con le ricetrasmittenti, a replicare lo scherzo di Carol.
Dinamica drama: Todd ha un infarto (a causa della sua movimentata luna di miele) e, lieto fine a parte, ci si accorge che un qualcosa del genere potrebbe capitare in qualsiasi momento. L’apocalisse non è più uno scherzo.
Lo stesso schema si potrebbe applicare anche in quella piccola perla che è “La Abuela”, episodio che mostra un raro flashback inerente personaggi totalmente estranei alla serie. La struttura è completamente differente da “Wisconsin” ma anche in questo caso è possibile trovare i tre elementi sopra citati. La pericolosità dell’ambito apocalittico è pienamente riscontrabile nell’abitare una casa la cui origine è sconosciuta e che potrebbe nascondere mille insidie (da applausi l’intera sequenza dell’alternanza passato-presente con la bomba e la pignatta).
La capacità di creare dal nulla una storia autoconclusiva e totalmente nonsense, totalmente estranea allo show, è quel quid che The Last Man On Earth mette in più proprio dal punto di vista del comicamente gratuito. Lo spettatore assiste con gli occhi sbarrati ad un’avvincente storia criminale con tanto di saggi aneddoti e spettacolari capovolgimenti di fronte. Il tutto alternato dall’innocente stupidità dei protagonisti dello show.
A circondare tutto ciò vi sono i momenti più tipicamente comedy, come una sorta di condimento. A volerla dire tutta sono proprio questi che annacquano in generale l’essenza di una serie che ha dalla sua caratteristiche di spettacolare eccezionalità. Gail ed Erica che scoprono come calmare la neonata, oppure Carol che vuole mettere in sicurezza la casa sono momenti che al massimo strappano un sorriso, ma non oltre.
A tal proposito, la sferzata drammatica è presente anche in questo caso, quando Carol rivela l’origine delle sue paure: il possibile contagio del nascituro con il virus. Viene da chiedersi se, in questo caso, non sia un’uscita un po’ forzata, giusto per aumentare il carico drammatico. Il futuro/a figlio/a di Carol e Tandy sarebbe infatti il risultato genetico di due persone risultate immuni al virus che ha sterminato parte dell’umanità.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Skeleton Crew 4×03 | 1.96 milioni – 0.8 rating |
Wisconsin 4×04 | 1.96 milioni – 0.8 rating |
La Abuela 4×05 | 1.94 milioni – 0.8 rating |
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Approda in RecenSerie nel tardo 2013 per giustificare la visione di uno spropositato numero di (inutili) serie iniziate a seguire senza criterio. Alla fine il motivo per cui recensisce è solo una sorta di mania del controllo. Continua a chiedersi se quando avrà una famiglia continuerà a occuparsi di questa pratica. Continua a chiedersi se avrà mai una famiglia occupandosi di questa pratica.
Gli piace Doctor Who.