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Dopo la leggera frenata nello sviluppo degli eventi che ha colpito gli ultimi episodi, sono i fantasmi del passato a riportare in avanti la narrazione di Outlander in vista del finale di stagione.
Il viaggio in mare che ha visto impegnati i protagonisti nelle ultime puntate, si dimostra dunque, come preventivato, l’anticamera di una nuova avventura per Claire e Jamie, una promessa per il vero e proprio focus che era ad attenderli in Giamaica. Arrivati nei Caraibi Outlander, come sua consuetudine, non delude e, seppur presentatosi sulla carta con delle dinamiche già ben chiare anche allo spettatore, sconvolge tutto e tutti con la ricomparsa di personaggi a lungo dimenticati che riavvolgono il nastro della storia creando nuove situazioni tutte da scoprire.
Usciti dalla bolla degli ultimi episodi a se stanti, con una nuova ambientazione degna della Versailles della seconda stagione, unita a tutte le magnifiche sfaccettature di paesaggio che la Giamaica offre, la narrazione ritorna in carreggiata focalizzandosi su tre filoni principali.
Il primo sguardo che “The Bakra” offre riporta prepotente sin da subito l’attenzione sulla causa principale di quello stesso viaggio: il giovane Ian riappare proprio quando iniziava a finire nel dimenticatoio, con un rapimento che, nel corso degli ultimi episodi, era senza dubbio stato oscurato dagli innumerevoli avvenimenti occorsi a Jamie e Claire durante il loro viaggio. Il ritorno del ragazzo risulta, quindi, utile per ricapitolare la situazione e riorganizzare il focus su quello che dovrebbe essere uno deitanti punti focali di questo finale di stagione. Come sempre, però, non lasciando niente al caso, il ritorno in scena del giovane Ian non risulta minimamente scontato, portandosi dietro un ennesimo nuovo ed inaspettato risvolto.
Il viaggio in mare che ha visto impegnati i protagonisti nelle ultime puntate, si dimostra dunque, come preventivato, l’anticamera di una nuova avventura per Claire e Jamie, una promessa per il vero e proprio focus che era ad attenderli in Giamaica. Arrivati nei Caraibi Outlander, come sua consuetudine, non delude e, seppur presentatosi sulla carta con delle dinamiche già ben chiare anche allo spettatore, sconvolge tutto e tutti con la ricomparsa di personaggi a lungo dimenticati che riavvolgono il nastro della storia creando nuove situazioni tutte da scoprire.
Usciti dalla bolla degli ultimi episodi a se stanti, con una nuova ambientazione degna della Versailles della seconda stagione, unita a tutte le magnifiche sfaccettature di paesaggio che la Giamaica offre, la narrazione ritorna in carreggiata focalizzandosi su tre filoni principali.
Il primo sguardo che “The Bakra” offre riporta prepotente sin da subito l’attenzione sulla causa principale di quello stesso viaggio: il giovane Ian riappare proprio quando iniziava a finire nel dimenticatoio, con un rapimento che, nel corso degli ultimi episodi, era senza dubbio stato oscurato dagli innumerevoli avvenimenti occorsi a Jamie e Claire durante il loro viaggio. Il ritorno del ragazzo risulta, quindi, utile per ricapitolare la situazione e riorganizzare il focus su quello che dovrebbe essere uno dei
“I brought you here to tell me when it will happen, and instead, you give me the bloody case of Benjamin Button.”
Il secondo filone che caratterizza questo penultimo episodio di stagione è sicuramente quello più inaspettato e giunto a ciel sereno. Il ritorno in scena di Geillis è uno di quei “tocchi di classe” che caratterizzano Outlander, con il ritorno al centro della scena di qualcuno da tempo morto e sepolto nell’immaginario collettivo. Sicuramente non uno dei personaggi più contemplati nella storia della serie, Geillis, tuttavia, più che il personaggio in sé, sono le modalità e la sorpresa a rendere più ad effetto questa riapparizione. Il ritorno di un character da tempo creduto morto e che porta con se un nuovo intrigo carico di misticismo, più la sua attuale connessione in prima persona con il rapimento di Ian, rendono la riapparizione di Geillis sicuramente carica di aspettative per il rush finale.
Jamie: “Perhapes it’s because of you coming through the stones.”
Claire: “Perhapes what is?”
Jamie: “The ghosts that keep coming into our lives, drawn to us the way we are drawn to each other.”
Infine, svetta il terzo filone che ha caratterizzato questa penultima puntata, un avvenimento previsto e già ampiamente messo in conto dagli spettatori, ma non per questo meno carico di pathos. L’arresto di Jamie aleggiava nell’aria già degli scorsi episodi e, con la fortuna che si portano ormai dietro i due protagonisti, scansarlo sembrava improbabile. Anche qui, però, è il colpo di scena inaspettato a portare una speranza futura. L’entrata in scena di Lord John Grey, ancora palesemente invaghito di Jamie, oltre a presentarsi come un piacevole ritorno, grazie alla sua nuova carica di Governatore appare anche come una possibile futura ancora di salvezza riguardo l’arresto dello stesso Jamie.
“The Bakra” si presenta, dunque, come uno di quegli episodi che soddisfano. Tanti sono gli avvenimenti che si susseguono, resi ancor più soddisfacenti da inaspettati colpi di scena palesatesi tramite la ricomparsa di vecchie conoscenze. L’episodio perfetto per precedere un season finale.
“The Bakra” si presenta, dunque, come uno di quegli episodi che soddisfano. Tanti sono gli avvenimenti che si susseguono, resi ancor più soddisfacenti da inaspettati colpi di scena palesatesi tramite la ricomparsa di vecchie conoscenze. L’episodio perfetto per precedere un season finale.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Gli avvenimenti si sprecano e i colpi di scena regnano sovrani mentre la guardia resta alta su tutti i fronti. L’unica cosa che resta da fare adesso è attendere il season finale.
Uncharted 3×11 | 1.40 milioni – 0.3 rating |
The Bakra 3×12 | 1.51 milioni – 0.2 rating |
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Nata con la passione per telefilm e libri, cresciuta con quella per la scrittura. Unirle è sembrata la cosa più naturale. Allegra e socievole finché non trova qualcosa fuori posto, il disordine non è infatti contemplato.
Tra una mania e l'altra, si fa carico di un'estenuante sensibilità che la porta a tifare per lo sfigato di turno tra i personaggi cui si appassiona: per dirla alla Tyrion Lannister, ha un debole per “cripples, bastards and broken things”.