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Veran: “Now he can see anything, but not with these (eyes).”
Questa profetica frase pronunciata dal druido Veran sulla vita ultraterrena dell’ormai defunto Re Pellenor, racchiude in sè il fulcro di Britannia. Infatti a partire dalla season premiere l’elemento fantasy è stato sempre preponderante su quello storico, fino a quando con il grande rituale in cui è stato sacrificato il Re dei Cantiaci nello scorso episodio, la serie si è definitivamente staccata dall’universo degli show storici in senso stretto. La percezione stessa dei Romani (i soldati di Lokka) e del loro Generale Aulo Plazio(Lokka in persona), rende efficace l’idea di come ormai di storico ci sia ben poco. Compito del recensore di turno dell’episodio è soppesare adeguatamente gli aspetti positivi e quelli negativi, non solo dell’intera serie, ma nello specifico della singola puntata. Britannia si trova nella particolare condizione di essere una terribile serie storica e al tempo stessa un’ottima serie fantasy, il tutto dipende da quale punto di vista si vuole interpretare questa prima stagione. Si cercherà allora, nonostante alcune oscenità storiche, di tener conto di questa particolare situazione, senza soffermarsi eccessivamente sul fatto che l’attinenza storica della serie è quasi pari a zero.
Dopo questa doverosa premessa si può affermare senza problemi che dopo un inizio terribile, il nuovo prodotto di Amazon e Sky riesce finalmente a decollare, seppur con i suoi tempi. Il maggior spazio dedicato a Kerra,nonchè il ruolo che le spetta, rappresentano un ottimo passo in avanti nell’intrigato gioco politico tra i Romani e le diverse tribù della Britannia. Il ritorno della Regina Antedia sarà essenziale per smuovere la trama orizzontale, la quale fino ad ora è stata abbastanza lenta e prevedibile. Un personaggio destinato a cambiare radicalmente gli equilibri, in un senso o in un altro, che insieme a Kerra, ormai Regina e character di primo piano, e al Generale Aulo Plazio, rappresenterà nei prossimi episodi il vero centro della narrazione. A questo salto in avanti della trama tuttavia si accompagnano anche diversi problemi, soprattuto per quanto riguarda i personaggi secondari ; l’eccessivo screen time dedicato alla moglie di Phelan è veramente stucchevole e senza senso, per non parlare dei personaggi di Phelan e Lindon,fino ad ora i peggiori in assoluto, dopo la consorte di Phelan (e anche di Lindon ovviamente). Inoltre non và meglio per Veran, personaggio fondamentale per comprendere il misticismo intrinseco nella società dell’epoca, ma che ancora una volta viene rappresentato in maniera caricaturale e macchiettistica e non come un grande Druido, in grado di decidere le sorti di Re e tribù intere.
Dopo questa doverosa premessa si può affermare senza problemi che dopo un inizio terribile, il nuovo prodotto di Amazon e Sky riesce finalmente a decollare, seppur con i suoi tempi. Il maggior spazio dedicato a Kerra,nonchè il ruolo che le spetta, rappresentano un ottimo passo in avanti nell’intrigato gioco politico tra i Romani e le diverse tribù della Britannia. Il ritorno della Regina Antedia sarà essenziale per smuovere la trama orizzontale, la quale fino ad ora è stata abbastanza lenta e prevedibile. Un personaggio destinato a cambiare radicalmente gli equilibri, in un senso o in un altro, che insieme a Kerra, ormai Regina e character di primo piano, e al Generale Aulo Plazio, rappresenterà nei prossimi episodi il vero centro della narrazione. A questo salto in avanti della trama tuttavia si accompagnano anche diversi problemi, soprattuto per quanto riguarda i personaggi secondari ; l’eccessivo screen time dedicato alla moglie di Phelan è veramente stucchevole e senza senso, per non parlare dei personaggi di Phelan e Lindon,fino ad ora i peggiori in assoluto, dopo la consorte di Phelan (e anche di Lindon ovviamente). Inoltre non và meglio per Veran, personaggio fondamentale per comprendere il misticismo intrinseco nella società dell’epoca, ma che ancora una volta viene rappresentato in maniera caricaturale e macchiettistica e non come un grande Druido, in grado di decidere le sorti di Re e tribù intere.
Nonostante personaggi secondari non all’altezza, si assiste a un ampliamento del numero di personaggi principali, in una serie che fino a pochi episodi fa si reggeva interamente sulle spalle di Aulus, ancora una volta splendidamente interpretato da David Morrissey. Và sottolineato poi, ancora una volta, l’eccelso comparto tecnico, con una fotografia a dir poco meravigliosa, senza tralasciare le location in cui si svolge la storia, semplicemente stupende. A conti fatti ci sono tanti elementi positivi, quanti negativi, ma per come era iniziata la serie, sicuramente si assiste a un netto miglioramento sotto quasi tutti i punti di vista.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Britannia si conferma una serie fantasy dal grande potenziale, in un episodio piacevole da guardare nonostante non vi siano grandi eventi da ricordare. Giunti a metà di questa prima stagione, è lecito aspettarsi un netto salto di qualità e perchè no, qualche scena d’azione degna di questo nome, visto che si parla pur sempre di Romani e Britanni, due tra le popolazioni guerriere più forti dell’antichità. Se gli autori poi si ricordassero anche di dare un minimo di approfondimento psicologico ai personaggi secondari, allora inizierebbe tutta un’altra serie. La speranza è l’ultima a morire, dopo Veran ovviamente.
Episode 4 1×04 | ND milioni – ND rating |
Episode 5 1×05 | ND milioni – ND rating |
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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.