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Ciò che This Is Us sa fare meglio è coinvolgere lo spettatore nelle emozioni intense che i personaggi provano, nelle loro storie di straordinaria quotidianità.
Tutti possono essere Kevin, Kate o Randall e comprendere il dolore della perdita di un padre straordinario come Jack insieme alla pesante eredità che quest’uomo ha lasciato ai propri figli.
Si, perché tutto ciò che accade ai ragazzi Pearson è frutto del confronto con l’amore paterno: i loro successi, i loro errori, le delusioni, le gioie.
Ogni cosa è fatta per non deludere Jack oppure per scappare dal vuoto incolmabile che la sua morte ha lasciato nelle loro vite.
In “Katie Girls” assistiamo ad un’evoluzione del personaggio di Kate che conscia dei propri limiti ma anche dei propri desideri, ha un confronto con la se stessa bambina, sognatrice e spensierata ma soprattutto con la se stessa adolescente, distruttiva e cinica. È il fantasma del padre che, ancora una volta, le infonde forza e grazie anche all’amore per Toby, lotta per cercare di avere quel figlio tanto desiderato. Kate è più sicura, più forte nella sua fragilità e i tempi in cui era il cibo a lenire le sue ferite sembrano lontani.
Poi c’è Rebecca, una madre che ha perso l’uomo della sua vita, il vero amore e si trova sola ed in difficoltà a crescere tre adolescenti. Esploriamo sempre di più il rapporto tra i due coniugi, conoscendoli dai loro primissimi incontri e qui anche da prima, per capire meglio chi erano e il contesto in cui vivevano.
Tutti possono essere Kevin, Kate o Randall e comprendere il dolore della perdita di un padre straordinario come Jack insieme alla pesante eredità che quest’uomo ha lasciato ai propri figli.
Si, perché tutto ciò che accade ai ragazzi Pearson è frutto del confronto con l’amore paterno: i loro successi, i loro errori, le delusioni, le gioie.
Ogni cosa è fatta per non deludere Jack oppure per scappare dal vuoto incolmabile che la sua morte ha lasciato nelle loro vite.
In “Katie Girls” assistiamo ad un’evoluzione del personaggio di Kate che conscia dei propri limiti ma anche dei propri desideri, ha un confronto con la se stessa bambina, sognatrice e spensierata ma soprattutto con la se stessa adolescente, distruttiva e cinica. È il fantasma del padre che, ancora una volta, le infonde forza e grazie anche all’amore per Toby, lotta per cercare di avere quel figlio tanto desiderato. Kate è più sicura, più forte nella sua fragilità e i tempi in cui era il cibo a lenire le sue ferite sembrano lontani.
Poi c’è Rebecca, una madre che ha perso l’uomo della sua vita, il vero amore e si trova sola ed in difficoltà a crescere tre adolescenti. Esploriamo sempre di più il rapporto tra i due coniugi, conoscendoli dai loro primissimi incontri e qui anche da prima, per capire meglio chi erano e il contesto in cui vivevano.
Entrambi sono figli del loro tempo: Rebecca ha una madre ansiosa di essere la perfetta casalinga americana degli anni ’50 che vive solo ed esclusivamente in funzione del marito; Jack vede sua madre maltrattata da un padre-padrone alcolizzato.
I due ragazzi vogliono allontanarsi da queste visioni della vita e se Rebecca si ribella fin da subito ad un destino prestabilito, Jack dimostra di essere un uomo moderno che sa mettersi alla pari della sua compagna.
L’amore tra i due era inevitabile e nessuno avrebbe mai potuto minacciare questo sentimento: Rebecca e Jack sono diversi, hanno sogni opposti eppure mentre si ritrovano a fare un gesto ordinario come lavare i piatti, sanno che c’è qualcosa di profondo e reale che li lega.
Ora si può comprendere la difficoltà che la donna ha provato nel rimettersi in piedi quando suo marito è morto; il perché non è riuscita a capire il disagio di Kate, i problemi di Kevin o l’ansia di Randall. Il giorno dell’incendio un padre ha lasciato i suoi figli ma il vero amore ha abbandonato il cuore di Rebecca.
I rapporti tra lei e la sua unica figlia sono sempre stati difficili e anche in questa occasione lo sono, ma il confronto tra le due, fa sperare nella costruzione di un nuovo e costruttivo sentimento.
Anche per Kevin e Randall continua il confronto con il loro padre: se il primo lo cerca attraverso il contatto con i reduci del Vietnam, il secondo è continuamente in bilico tra l’essere un uomo d’intelletto o d’azione.
Randall pone sotto alla lente di ingrandimento la sua razza, i suoi due padri, il suo essere genitore e marito di Beth. Perde spesso la bussola, non sa quando fare troppo oppure troppo poco: vuole fare la differenza, vuole essere qualcuno che aiuta quando serve in modo concreto, e così decide di imbattersi in una nuova battaglia.
Ma il licenziamento di sua moglie lo costringerà a scegliere se ora è il momento di esserci per la sua famiglia e la sua donna, che lo ha sempre appoggiato in ogni sua scelta. Beth è sempre stata il basso, in questo quintetto jazz: ora deve essere lei solista e suo marito deve fare un passo indietro per sostenerla.
Diverse sono le tematiche che affiorano durante tutta la puntata e il punto forte è sempre l’emozione che riesce ad arrivare in modo netto e sincero.
Questa è la carta vincente di This Is Us che potrebbe essere anche il suo difetto più grande, se non si pone attenzione a non esagerare. Arrivati alla terza puntata la carne al fuoco è veramente tanta, la speranza è quindi che ci sia sempre tempo per approfondire e trovare coerenza nei personaggi e nella storia.
Menzione d’onore a William e a Jack che con la loro delicata presenza riescono sempre a fare la differenza, dimostrando come essere coraggiosi, fragili e sinceri, siano tra le qualità più nobili che si possano avere.
I due ragazzi vogliono allontanarsi da queste visioni della vita e se Rebecca si ribella fin da subito ad un destino prestabilito, Jack dimostra di essere un uomo moderno che sa mettersi alla pari della sua compagna.
L’amore tra i due era inevitabile e nessuno avrebbe mai potuto minacciare questo sentimento: Rebecca e Jack sono diversi, hanno sogni opposti eppure mentre si ritrovano a fare un gesto ordinario come lavare i piatti, sanno che c’è qualcosa di profondo e reale che li lega.
Ora si può comprendere la difficoltà che la donna ha provato nel rimettersi in piedi quando suo marito è morto; il perché non è riuscita a capire il disagio di Kate, i problemi di Kevin o l’ansia di Randall. Il giorno dell’incendio un padre ha lasciato i suoi figli ma il vero amore ha abbandonato il cuore di Rebecca.
I rapporti tra lei e la sua unica figlia sono sempre stati difficili e anche in questa occasione lo sono, ma il confronto tra le due, fa sperare nella costruzione di un nuovo e costruttivo sentimento.
Anche per Kevin e Randall continua il confronto con il loro padre: se il primo lo cerca attraverso il contatto con i reduci del Vietnam, il secondo è continuamente in bilico tra l’essere un uomo d’intelletto o d’azione.
Randall pone sotto alla lente di ingrandimento la sua razza, i suoi due padri, il suo essere genitore e marito di Beth. Perde spesso la bussola, non sa quando fare troppo oppure troppo poco: vuole fare la differenza, vuole essere qualcuno che aiuta quando serve in modo concreto, e così decide di imbattersi in una nuova battaglia.
Ma il licenziamento di sua moglie lo costringerà a scegliere se ora è il momento di esserci per la sua famiglia e la sua donna, che lo ha sempre appoggiato in ogni sua scelta. Beth è sempre stata il basso, in questo quintetto jazz: ora deve essere lei solista e suo marito deve fare un passo indietro per sostenerla.
Diverse sono le tematiche che affiorano durante tutta la puntata e il punto forte è sempre l’emozione che riesce ad arrivare in modo netto e sincero.
Questa è la carta vincente di This Is Us che potrebbe essere anche il suo difetto più grande, se non si pone attenzione a non esagerare. Arrivati alla terza puntata la carne al fuoco è veramente tanta, la speranza è quindi che ci sia sempre tempo per approfondire e trovare coerenza nei personaggi e nella storia.
Menzione d’onore a William e a Jack che con la loro delicata presenza riescono sempre a fare la differenza, dimostrando come essere coraggiosi, fragili e sinceri, siano tra le qualità più nobili che si possano avere.
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Episodio che aggiunge un tassello in più alla storia dei Pearson, a quello che erano e che sono diventati. I flashback sono credibili e aggiungono quel tocco di classe che tanto piace ai fan della serie. In attesa di episodi veramente intensi, una puntata bella e coinvolgente.
A Philadelphia Story 3×02 | 8.87 milioni – 0.2 rating |
Katie Girls 3×03 | 8.91 milioni – 2.3 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.