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Non troppo strategicamente posizionato, ecco il filler della stagione: l’episodio tappabuchi che mette in standby la trama orizzontale al solo scopo di infastidire gli impazienti telespettatori, così da dover attendere un’altra ora prima di scoprire se Nick e Sabrina copuleranno per la prima volta.
L’occasione che ci viene offerta è un brutto temporale e una tenera nonnina alla ricerca di riparo e di un blando pasto, le due sole cose che il Cerberus’s è in grado di fornire ai propri clienti in cambio di denaro o, in questo caso, di una buona lettura delle carte. Così ogni personaggio viene catapultato in un più o meno probabile futuro, disegnato e simulato per impartire lezioni di vita ai sei malcapitati che nulla hanno fatto per meritarsi tanto terrore.
L’episodio regge non troppo male e nell’ottica di un binge-watching potrebbe perfettamente starci (come dire, non si è dovuto aspettare una settimana per poi maledire Netflix di fronte alla messa in onda di un episodio che nulla ci leva e nulla ci offre) tenendo inoltre conto del fatto che la puntata rappresenterebbe anche una scusa per fare un attimo il punto della situazione, raccogliendo tutte le storyline dei personaggi principali prima di diramarle in vista del final season.
Ma – e c’è sempre un ma a questo punto della recensione – qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Il quindicesimo capitolo, la cui idea è carina e offre spunti per uscire dal tracciato della trama, è lento e noioso e questo principalmente perché:
L’occasione che ci viene offerta è un brutto temporale e una tenera nonnina alla ricerca di riparo e di un blando pasto, le due sole cose che il Cerberus’s è in grado di fornire ai propri clienti in cambio di denaro o, in questo caso, di una buona lettura delle carte. Così ogni personaggio viene catapultato in un più o meno probabile futuro, disegnato e simulato per impartire lezioni di vita ai sei malcapitati che nulla hanno fatto per meritarsi tanto terrore.
L’episodio regge non troppo male e nell’ottica di un binge-watching potrebbe perfettamente starci (come dire, non si è dovuto aspettare una settimana per poi maledire Netflix di fronte alla messa in onda di un episodio che nulla ci leva e nulla ci offre) tenendo inoltre conto del fatto che la puntata rappresenterebbe anche una scusa per fare un attimo il punto della situazione, raccogliendo tutte le storyline dei personaggi principali prima di diramarle in vista del final season.
Ma – e c’è sempre un ma a questo punto della recensione – qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. Il quindicesimo capitolo, la cui idea è carina e offre spunti per uscire dal tracciato della trama, è lento e noioso e questo principalmente perché:
- l’episodio è un filler di sessanta minuti di orologio;
- la narrazione è una lista della spesa di vettovaglie già presenti nella nostra dispensa.
L’eccessivo minutaggio non pare, dunque, giustificato da alcuna particolare esigenza narrativa e non ci voleva certo una veggente per insegnare a Theo “non rubare”; per dire a Zelda che sta sposando un gran simpaticone; per informare Ambrose che la zia sta per sposare un gran simpaticone; o per ricordare a Roz che non si vede bene che con il cuore. Insomma questo nuovo passo del romanzo di Sabrina Spellman nulla aggiunge che non sapessimo già e nel non aggiungere nulla, ci impiega un’ora di visione.
È assodato che siamo di fronte al capitolo più debole della stagione e per la prima volta le avventure della piccola Sabrina ci fanno distogliere lo sguardo dallo schermo. Va inoltre considerato che la puntata si colloca in una seconda parte di stagione che sembra faticare nell’ingranaggio e che fin’ora non rispecchia il livello della prima, colpa forse un po’ delle promesse, un po’ delle aspettative dettate dal cambiamento di Sabrina. Ed è un peccato perché un filler del genere è un errore che nell’economia della stagione può essere tollerato, specie alla luce del fatto che la serie Netflix è attualmente il miglior teen drama in onda, scevra da una deriva troppo lovely e dai vezzi tipici di quell’età, con una protagonista accattivante e carismatica.
È assodato che siamo di fronte al capitolo più debole della stagione e per la prima volta le avventure della piccola Sabrina ci fanno distogliere lo sguardo dallo schermo. Va inoltre considerato che la puntata si colloca in una seconda parte di stagione che sembra faticare nell’ingranaggio e che fin’ora non rispecchia il livello della prima, colpa forse un po’ delle promesse, un po’ delle aspettative dettate dal cambiamento di Sabrina. Ed è un peccato perché un filler del genere è un errore che nell’economia della stagione può essere tollerato, specie alla luce del fatto che la serie Netflix è attualmente il miglior teen drama in onda, scevra da una deriva troppo lovely e dai vezzi tipici di quell’età, con una protagonista accattivante e carismatica.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Sabrina&Co. ci rifilano sessanta minuti di una lentezza che non potremmo tollerare ma che tolleriamo, in cambio di una stagione in discesa verso il traguardo finale. Non ce ne fate pentire.
Chapter Fourteen: Lupercalia 1×14 | ND milioni – ND rating |
Chapter Fifteen: Doctor Cereberus’s House Of Horror 1×15 | ND milioni – ND rating |
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Lunatica, brutta, cinefila e mancina. Tutte le serie tv sono uguali, ma alcune sono più uguali delle altre.