The Act 1×07 – Bonnie & ClydeTEMPO DI LETTURA 4 min

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The Act 1x07“Dark is what we want for getting rid of something like this. Dark is good, right? You have to think about this stuff. You have to really think about this stuff. We have to think about getting rid of this and maybe… maybe even getting out of here. Right?
This is supposed to be our new life together and I keep… I keep waiting for this happily ever after to start. But it’s not starting. We’re just… we’re stuck in this… in this weird mess with this! I’m trying to get us free.”

Surreale.
Se non ci fosse la certezza che i fatti narrati prendono ispirazione da avvenimenti realmente accaduti, questa serie sarebbe tranquillamente etichettata come surreale: lo è il racconto, lo sono i personaggi e lo è ancora di più il susseguirsi degli eventi che episodio dopo episodio sono andati a presentare al pubblico due distinti personaggi (Dee Dee e Gypsy) entrambe a loro modo colpevoli.
Dee Dee è il personaggio con cui risulta impossibile riuscire ed empatizzare sia per il suo ruolo marcatamente da antagonista per buona parte degli episodi, sia per il peso che ha avuto nel plasmare comportamento e vita della sua innocente bambina.
Gypsy è il personaggio perfetto con il quale il pubblico dovrebbe empatizzare e stringere un legame (per lo più fatto di compassione). Eppure, episodio dopo episodio, oltre all’empatia si è fatta strada un’altra domanda che, valutata la conclusione violenta che la storia di Dee Dee Blanchard ha avuto, è stata già portata avanti nella scorsa recensione.
Il comportamento di Dee Dee è di inoppugnabile cattiveria e meschinità, questo risulta sicuramente inattaccabile. Tuttavia, questo comportamento può bastare per scusare il violento omicidio perpetrato da Nick (un ragazzo con evidenti problemi psichici) e da Gypsy? Anzi, non peggiora ancora di più la posizione di Gypsy il fatto che sembra sfruttare e plasmare (proprio come sua madre ha fatto con lei) Nick, la persona a lei più vicina e disposta a tutto pur di farla felice, ma così facilmente soggiogabile?
Gypsy con questo atteggiamento altro non è che un riflesso della stessa Dee Dee, da lei così tanto odiata.
Ad esemplificare ulteriormente questi numerosi dubbi ci pensano le scene successive all’arresto in cui Gypsy e Nick vengono interrogati relativamente a quanto avvenuto a casa della giovane ragazza: riguardo all’omicidio di Dee Dee, Gyspy si pronuncia estranea ai fatti, incolpando di tutto e per tutto lo stesso Nick. Anzi, si ritiene oscura ai fatti nonostante Nick, in modo del tutto sincero e pacifico, ammette come la premeditazione ci sia stata e sia del tutto imputabile proprio a quella gracile e giovane ragazza che tutti credevano essere finita tra le mani di un mostro.
Esattamente come la madre, Gyspsy ha insito un carattere ed un modo di fare in grado di spingere una persona ad accondiscendere ad ogni sua richiesta/ordine.

Nick: “You turned off the location before you sent that, right?”
Gypsy: “What?”

Nick è una persona semplice, così come semplice è la sua vita: ad ogni singola domanda da parte dei detective incaricati del caso il ragazzo risponde con quanto realmente avvenuto. L’omicidio, la premeditazione, la sua doppia personalità (Victor) ed il suo genuino interesse (che lui definisce amore) per Gypsy.
The Act presentava in sé un pericolo, ossia che la rappresentazione (positiva o negativa che fosse) dei personaggi surclassasse la veridicità dei fatti, minando quindi il racconto stesso. E’ da annotare, però, come dopo sette episodi non si abbia la minima parvenza di questa falsa rappresentazione: i personaggi di Dee Dee e Gypsy risultano veri, tangibili e di difficile collocamento nell’asse male-bene, esattamente come doveva essere vista e considerata la peculiarità della storia.
Il contesto, come detto, è sicuramente surreale, ma riuscire a porsi quesiti come quelli in precedenza sollevati è sicuramente un vasto di cui questa serie può andare fiera. Le premesse sono state ampiamente rispettate e l’interpretazione abbellisce ulteriormente una serie che, forse presa non troppo sul serio da buona parte degli addetti al lavoro, si è sicuramente ritagliata la giusta attenzione da parte del pubblico.
O almeno da parte nostra.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • La costruzione dei personaggi di Dee Dee e Gypsy
  • Il povero Nick
  • L’arresto e l’interrogatorio
  • La fuga
  • Il surrealismo dei fatti
  • “Will I be able to go see the new “Star Wars” movie when it comes out?”
  • “I want to go home.”

 

Un solo episodio, che verterà principalmente sul processo, e questa serie vedrà la sua conclusione. Un percorso, quello di The Act, che sicuramente merita di essere visto e recuperato da quel probabile nutrito gruppo di pubblico che si è perso questa serie tv. Bisogna rimediare.

 

A Whole New World 1×06 ND milioni – ND rating
Bonnie & Clyde 1×07 ND milioni – ND rating

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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