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Nella open cold della season premiere, la Richardson appariva ossessionata da Mia secondo l’opinione del marito e di Izzy; al quarto episodio si può tranquillamente affermare che Elena non aveva poi così torto.
Lo scontro tra le due protagoniste femminili è totale e riguarda non solo il differente approccio materno, ma complessivamente questioni sociali, ideologiche, razziali e due punti di vista sul mondo inconciliabili.
Il punto di forza della nuova serie di casa Hulu è senza dubbio la qualità della scrittura, visto che gli autori riescono a combinare in modo egregio dinamiche familiari a problematiche sociali e questioni razziali.
Nonostante una componente teen drama non sempre ottimale, come si è potuto vedere in questo quarto appuntamento dove le dinamiche adolescenziali occupano fin troppo screen time, anche nei rapporti tra i ragazzi emerge sempre una componente razziale non trascurabile.
Il focus sulle questioni etniche, evidente già nel precedente episodio, permea tutte le diverse storyline e si intreccia con l’appartenenza a una determinata classe sociale, tematiche ribadite fortemente nel dramma di Bebe.
E’ interessante notare come Pearl abbia rinnegato la vita avventurosa vissuta con la madre artista, avvicinandosi sempre più al perfetto mondo WASP, rappresentato dai Richardson, e come invece Izzy sia inevitabilmente attratta da Mia, molto più simile a lei rispetto a Elena. Questa inversione di ruoli tra figlie sarà senza dubbio un ulteriore punto di scontro tra le due figure materne.
Infatti, dopo diversi segnali, finalmente scoppia lo scontro tra le due protagoniste della serie, per una discussione durissima e senza giri di parole che era nell’aria da diverso tempo: nonostante le ragioni di Mia su alcune tematiche razziali, è innegabile che anche la fotografa abbia però le sue colpe.
Il personaggio interpretato da Kerry Washington risulta essere alquanto complesso e sfaccettato, con un egoismo indiscutibile che però convive con un altruismo innegabile nei confronti di Bebe, una collega appena conosciuta per la quale è disposta a vendere la sua opera più importante.
Dare vita a un character così complesso risulta un’impresa ardua e per questo non si può che lodare l’ottima performance attoriale della Washington che riesce, grazie a una mimica facciale spesso esasperata, a trasmettere agli spettatori tutte le emozioni contrastanti provate dal suo personaggio.
La splendida scena finale, con un richiamo non solo allo scontro tra le due ma anche al fuoco, chiude una puntata densa di avvenimenti che posta a metà stagione sicuramente risulterà fondamentale per il prosieguo della storia.
Bisogna tuttavia sottolineare come, nonostante la qualità che contraddistingue la serie, 55 minuti ad episodio risultano essere veramente troppi, anche per un prodotto seriale con tante tematiche al proprio interno.
Inoltre, visto l’ampio minutaggio a disposizione, sarebbe gradito un approfondimento su Bill Richardson, personaggio sino ad ora rimasto completamente al margine della narrazione, ma che sicuramente avrà un ruolo importante nell’economia della show, altrimenti Hulu non avrebbe certo chiamato Joshua Jackson a interpretarlo.
Complessivamente questo quarto appuntamento stagionale conferma quanto di buono visto sino ad ora, con alcuni elementi negativi da limare che in realtà si sono riproposti anche negli episodi precedenti. La valutazione resta molto alta, in attesa di un’ulteriore salto di qualità.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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The Spider Web 1×04 | ND milioni – ND rating |
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Venera due antiche divinità: Sergio Leone e Gian Maria Volontè.
Lostiano intransigente, zerocalcariano, il suo spirito guida è un mix tra Alessandro Barbero e Franco Battiato.