“Elliot, we’re ready. Are you?”
L’ultimo episodio di The Eddy si apre e si chiude con un concerto “corale” e non potrebbe essere altrimenti. Il tema dell’amicizia e dei rapporti umani è quello che più di ogni altro la fa da padrone in questo commovente season finale che conclude le vicende di Elliot e soci.
Si comincia fin da subito con un classico del family-drama: il ritorno della madre, giunta in città per riprendersi la figlia proprio nel momento in cui i rapporti tra questa e il padre stavano cominciando ad ingranare. È il caso di Allison (Melissa George), ex-moglie di Elliot e madre di Julie, già vista in una rapida scena della seconda puntata, che qui torna in grande stile in una piccola ma significativa scena in cui i dialoghi si sommano alla regia virtuosistica di Alan Poul, regista di questi ultimi due episodi.
Tale scena si inserisce perfettamente in un contesto che serve a creare maggiore attesa per quello che è il vero momento clou dell’episodio ovvero il ritorno sulle scene musicali, dopo quattro anni, di Elliot. Non viene mai chiarito del tutto quali siano state le ragioni per cui il personaggio decise di abbandonare il palco (anche se viene lasciato intendere che il lutto per la morte del figlio Fred sia la ragione principale), ma fin dalla prime battute si capisce come questo per tutti sia un avvenimento importante e, anche questo non-detto, contribuisce a suscitare maggiore curiosità nello spettatore. E l’episodio lo fa capire bene creando un climax crescente che poi esplode nel meraviglioso e liberatorio duetto padre-figlia, che sancisce il definitivo legame affettivo fra i due.
Una sequenza molto precisa e studiata nel dettaglio perfino in questi suoi apparenti buchi di trama, per cui lo spettatore non può che lasciarsi guidare dalla narrazione per vedere come reagirà Elliot in questa sua prova, come se fosse in mezzo al pubblico del locale e stesse assistendo “live” al concerto. Ma la scena funziona anche perché viene immediatamente seguita dall’altro momento più intenso ed emotivo presente nell’episodio: l’incendio scoppiato all’interno del locale (vero protagonista della storia che non a caso dà il titolo all’episodio). Da qui ci si ricollega al lato più “crime” della vicenda, che verrà risolto nella maniera più realistica e anti-consolatoria possibile.
Si tratta di un finale amaro quello di The Eddy, che tuttavia riserva per i suoi minuti finali una piccola nota di speranza. Questo perché, coerentemente al tema dominante della serie (il fare musica come panacea dei mali del mondo), The Eddy non poteva certamente avere il classico happy ending che invece altre serie più mainstream avrebbero deciso di prediligere. Elliot è costretto a cedere il locale a Samir (anche se fa tutto parte di un piano del commissario Keita per incastrarlo) quindi apparentemente si tratta di una sconfitta per il protagonista. Ma così non è perché, come lascia intuire l’episodio, il The Eddy non è tanto il locale in sé quanto le stesse persone che lo compongono e che sono pronte a ricominciare insieme le loro esistenze qualunque cosa accadrà.
Questa la morale amara di tutta la vicenda, che si rifà comunque ad una certa filmografia: un po’ Train De Vie e anche un po’ Brian Di Nazareth, volendo. E tuttavia molto efficace e in linea con il mood dell’intera serie, con un finale che si adatta perfettamente al genere musicale scelto, con una vera e propria “improvvisazione jazz” in strada. Finale che assume una carica emotiva ulteriore per lo spettatore, soprattutto in questo periodo post-lockdown durante il quale vedere tante persone all’aperto cantare abbracciati è qualcosa che emoziona non poco.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Katarina 1×07 | ND milioni – ND rating |
The Eddy 1×08 | ND milioni – ND rating |
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Laureato presso l'Università di Bologna in "Cinema, televisione e produzioni multimediali". Nella vita scrive e recensisce riguardo ogni cosa che gli capita guidato dalle sue numerose personalità multiple tra cui un innocuo amico immaginario chiamato Tyler Durden!