Falling Skies 4×11 – 4×12 – Space Oddity – Shoot The MoonTEMPO DI LETTURA 7 min

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The fight isn’t over, ‘till it’s over“.

Le perle di saggezza si sprecano in questo finale di stagione di “Cieli Cadenti”, risprofondato senza troppe sorprese nell’abisso da cui era emerso per una quarantina di minuti con “Drawing Straws“. La scelta di dividere questo season finale in due puntate poteva essere un buon punto di partenza per sviluppare un attacco alla base Esphena ricco di azione e colpi di scena, invece si è trasformato nell’ennesimo pretesto per focalizzare la nostra attenzione sulle dinamiche familiari dei Mason, in particolare il rapporto tra Tom e Lexi. Gli autori si lanciano così in un ultimo disperato tentativo per farci apprezzare la biondina spappola alieni, dedicando un’intera puntata al viaggetto padre/figlia nello spazio, utilizzando tra l’altro l’escamotage del “ah, ma era tutto un sogno”, già utilizzato nella stagione scorsa (3×08 – Strange Brew) con risultati disastrosi.
La puntata può essere suddivisa, per comodità, in due tronconi: i primi venti minuti dedicati a headshot fallimentari e cambi d’opinione repentini sulle reali intenzioni di Lexi, e i secondi venti minuti dedicati appunto al sogno condiviso intrabozzolo tra Tom e sua figlia. Ammettendo la completa inutilità della seconda parte, messa in scena al solo scopo di ricreare (in tempo record) un legame affettivo tra i due Mason, concentriamoci invece sulla prima, decisamente più interessante, ma non per questo meno ridicola.
Il ritorno di Lexi scatena ovviamente un putiferio tra i sopravvissuti della II Mass. Pope, come sempre, agisce come fosse l’unico essere umano normale all’interno del gruppo e tenta di piazzare un proiettile in testa alla ragazza, la quale, chiaramente, avendo appena fatto saltare in aria una flotta di Illuminatori Espheni col pensiero, non ha troppe difficoltà a fermare il colpo con una sola mano. Premiamo l’impegno. Ennesima ramanzina per l’ex galeotto ed ennesima dimostrazione dello strapotere di Tom, del tutto privo di raziocinio quando si tratta della sua famiglia. Lo stesso Pope insiste su questo punto, accusandolo di non riuscire a vedere il quadro generale quando ci sono di mezzo i suoi cari. Parole al vento. Il maestro della manipolazione verbale dà il meglio di sé attribuendo alla depressione post abbandono le motivazioni del gesto e congedando John con un classico alla Mason: “My family, my problem”. Un vero peccato che il 99% dei problemi della II Mass sia riconducibile, direttamente o indirettamente, al divino Tom e alla sua famiglia. Ma queste sono pignolerie.
Questa volta però il professore di storia sembra intenzionato a mantenere il pugno di ferro e quindi dopo una Mason reunion tutta al maschile, decide che il lancio si farà ugualmente, senza prendere minimamente in considerazione i superpoteri di Lexi. La prima decisione razionale di Tom arriva nell’unico momento in cui avrebbe fatto comodo affidarsi all’istinto. Giustissimo non fidarsi (era ora), però è anche vero che se Lexi avesse avuto intenzioni ostili, della II Mass ora rimarrebbe solo un pugno di cenere. E no, non siamo troppo cattivi con questa serie. Né critichiamo ogni decisione presa da Tom a prescindere. Se tu, autore, crei un personaggio e decidi di delineare una personalità basandola, tra le altre cose, anche sui princìpi che stanno alla base delle sue decisioni, che questi siano condivisibili o meno, non puoi cambiare la sua natura solo per esigenze legate alla trama. Troppo comodo. Ed ecco che, a dimostrazione di quanto detto finora, anche Anne sembra non essere molto convinta riguardo le intenzioni della figlia. Atteggiamento un po’ strano visto il pippone sulla necessità di avere fede tirato a suo marito qualche puntata fa. Dove sono finiti l’amore materno e la cieca comprensione sbandierati finora? Dopo tutto il trambusto per ritrovarla e difenderla dall’atteggiamento inquisitorio della II Mass, adesso che finalmente ritorna dopo aver fatto saltare in aria una decina di Illuminatori invece che farvi tutti secchi, la vuoi cacciare? Ma soprattutto, se Lexi avesse realmente brutte intenzioni, quante chance potrebbe avere Anne di cacciarla solamente ordinandoglielo? Un sacco di domande che purtroppo non avranno mai una risposta.

Ma niente paura, ci pensa Weaver a salvare la Terra. Ed ecco che dopo ben 35 secondi (cronometrati) la madre amorevole cambia idea, passando da “Lexi, ha ragione Tom, te ne devi andare.” a “Ehi Tom, potresti farti accompagnare da Lexi.” Parola d’ordine: coerenza.
E che dire dell’utilissimo sorteggio fatto nella puntata precedente? Un indiscutibile esempio di declino della democrazia occidentale e una colossale perdita di tempo, visto che l’unico sorteggiato onestamente è anche l’unico a rimanere sulla Terra.
Terminata l’infinita pagliacciata della visione onirica all’interno del bozzolo, scopriamo che la bomba ha subìto dei danni e, colpo di scena, qualcuno deve sacrificarsi per distruggere la base aliena. Ed ecco che subito appare chiaro l’interesse degli autori a redimere Lexi. Con una quinta stagione all’orizzonte non era pensabile privare la serie del suo beniamino e allora, visto che qualcuno bisognava pur farlo morire, meglio impietosire un po’ gli spettatori con una struggente storia padre/figlia all’interno di un bozzolo che viaggia nello spazio profondo, così da poter dire “Oooh, povera Lexi”. Risultato: ennesima morte (presunta) senza il benché minimo impatto emotivo.
Nel frattempo sulla Terra una nebbia paralizzante abitata da insetti alieni succhiasangue terrorizza i membri della II Mass. Naturalmente, in assenza di Tom, solo una persona può salvare la situazione. E così, armata della sua ridicola aria da dura e il lanciafiamme usato da suo marito nel periodo in cui si divertiva a ripulire le strade dal crimine, ecco che la consorte del divino prende in mano la situazione bruciando la nebbia e gli insetti al suo interno.
Nel frattempo gli autori sembrano essersi dimenticati del triangolo amoroso più noioso della storia. Come dargli torto. Dopo il salvataggio di Hal da parte dei due impiantati, sembra essere archiviato definitivamente l’astio tra i due fratelli. Staremo a vedere se il sogno fatto da Ben ad inizio stagione avrà qualche riscontro nella prossima stagione oppure se ci troviamo di fronte all’ennesima storyline fine a se stessa. Vi lascio indovinare la nostra opinione a riguardo.
Meno male che c’é Pope. Pur essendo intrappolato nella nebbia, l’ex galeotto ci offre, come sempre, i momenti migliori dell’episodio. Il ritorno di Sarah, seppur scontato, arriva al momento giusto e ci strappa anche qualche risata. Che fosse lui il protagonista morale della serie già lo sapevamo. Dopo questo episodio ne abbiamo la prova evidente. L’abbraccio tra i due amanti ritrovati, seppur breve e senza lo scontato bacio finale, ci emoziona mille volte di più di qualsiasi matrimonio (ogni riferimento è puramente casuale) visto finora.
Il finale ci lascia, come ogni anno, in compagnia di Tom Mason e di una nuova forma di vita aliena. Stavolta però il professore sembra apprezzare ciò che ha davanti. Chissà cosa si nasconde dietro questa strana creatura dalla voce soave. Sinceramente non ne abbiamo idea. Di una cosa però siamo certi. Solo il divino poteva perdersi nello spazio e risvegliarsi in una camera d’albergo vista spazio.

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Pope
  • Il ritorno di Sarah
  • Tom Mason disperso nello spazio
  • Di nuovo una puntata ambientata nella mente di Tom Mason, gestita malissimo
  • Il cliché della bomba difettosa che necessita di un sacrificio
  • Il capo Espheno sconfitto in dieci secondi (naturalmente da Tom)
  • Weaver e Matt: la peggiore accoppiata mai vista in un telefilm
  • Anne e le sue frasi da dura
  • La scena del sacrificio di Lexi ricorda nuovamente Independence Day
  • Un nuovo tipo di alieno in una puntata finale di Falling Skies

 

Falling Skies ci saluta con la promessa di tornare l’anno prossimo, grazie a dio per l’ultima stagione. Ora che la fonte d’energia Esphena è stata distrutta, finalmente il genere umano ha una possibilità concreta di combattere la minaccia aliena. Senza Tom Mason al comando della II Mass i nostri sopravvissuti saranno finalmente al sicuro ma, come ci ricorda puntualmente Anne negli ultimi minuti dell’episodio: “Tom ritrova sempre la via di casa”. Non so voi cosa ne pensiate, ma a noi suona terribilmente come una minaccia.

 

Drawing Straws 4×10 2.55 milioni – 0.7 rating
Space Oddity 4×11 2.38 milioni – 0.5 rating
Shoot The Moon 4×12 2.42 milioni – 0.5 rating

 

 
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Ventinovenne oramai da qualche anno, entra in Recenserie perché gli andava. Teledipendente cronico, giornalista freelance e pizzaiolo trapiantato in Scozia, ama definirsi con queste due parole: bello. Non ha ancora accettato il fatto che Scrubs sia finito e allora continua a guardarlo in loop da dieci anni.

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