In House Of Cards tutto, la lotta per il potere invade ogni aspetto della vita e in ogni aspetto della vita si inserisce la lotta al potere. Questo Chapter 49 ne è non solo la conferma, ma ne fornisce un approccio più intimo e profondo.
La open convention democratica che Frank ha organizzato non sta andando secondo le aspettative del presidente a causa del “tradimento” di Catherine. Per quattro stagioni Francis è riuscito bene o male ad usarla per portare a termine ogni suo piano, questo fino al colpo basso della candidatura di Claire a Vicepresidente, a discapito della sua. E’ stata dunque questa “la goccia che ha fatto traboccare il vaso” e che ha reso Catherine cosciente di non potersi più abbassare a ricatti ed è per lei il momento di dimostrare di saper tenere testa a Frank e anche di sconfiggerlo utilizzando i suoi stessi giochetti. Dunque è un nuovo lato del Segretario di Stato quello che si vede in questo episodio, carico di vendetta ma anche caratterizzato da strategia e metodo, imparati da anni di cospirazioni e giochi di potere al fianco di Underwood. Si può anche affermare che Frank abbia creato una sorta di mostro, ora stufo di essere sottomesso e assetato di potere e libertà.
Un’approfondimento e una nuova luce per il personaggio di Catherine Duarant, una scelta giusta da parte degli autori che permette di rendere sempre più interessante e con risvolti inaspettati la corsa alla Casa Bianca.
Ma il vero centro di questa puntata e, sicuramente, la sua parte migliore, è la storyline che coinvolge Claire e sua madre. Elizabeth rientra in scena in condizioni peggiori rispetto alle sue precedenti apparizioni e sul punto di non voler più vivere solamente per soffrire. La presenza di Claire e anche di Tom riescono ad alleviare il suo dolore ma le fanno definitivamente capire quanto sia fondamentale smettere di combattere con la figlia e trovare la pace nel loro rapporto. E Elizabeth fa ciò in uno dei pochi modi che conosce per far capire a Claire il suo desiderio e tutto il bene che prova per lei: chiedendo alla figlia di aiutarla a morire, perché sa che facendo ciò la aiuterebbe enormemente con la campagna elettorale e le farebbe ottenere la nomination come Vicepresidente.
Le scene che coinvolgono Claire ed Elizabeth sono cariche di tensione, di dolore. ma anche di paura che l’una ha dell’altra di esprimersi. mostrando allo stesso tempo bisogno di riavvicinarsi e riappacificarsi. Robin Wright ed Ellen Burstyn sono perfette per interpretare queste due donne in modo sobrio, esprimendo con ogni singolo sguardo ed ogni singola parola tutto il peso e la sofferenza che il loro rapporto si porta dietro.
Dispiace che questa sia l’ultima volta in cui si vede Ellen Burstyn, lei e il personaggio di Elizabeth sono stati la più significativa e ben riuscita aggiunta alla quarta annata di House of Cards.
Come si diceva ad inizio recensione, la morte di Elizabeth esemplifica la connessione tra vita privata e lotta al potere, oltre all’essere disposti a tutto per raggiungere le proprie ambizioni. Gli autori, però, hanno fatto un bellissimo lavoro nel non limitarsi a far vedere solo quest’aspetto della vicenda, riuscendo a mostrare una profondità maggiore e un significato più importante per le rispettive vite, nel gesto di Claire e nel desiderio di Elizabeth di morire.
Dopo la morte della madre, in Claire si risveglia un finora ben celato desiderio di affetto e amore, in questo caso verso Tom. Era prevedibile (e lo si stava aspettando da un po’ di puntate, se non dalla scorsa stagione) che il rapporto di Claire e Tom diventasse più intimo. Da vedere quali saranno i risvolti che ciò causerà nel rapporto tra Frank e la moglie.
Durante Chapter 49 si trova inoltre un Doug che non riesce ancora a comportarsi in maniera lucida ma che si lascia trascinare dalle sue paranoie e dalle sue paure verso l’ennesimo baratro. Questa volta a peggiorare le cose c’è anche il senso di colpa per la morte del paziente in lista prima di Frank per il trapianto di fegato, che lo porta a fare una donazione a nome suo alla famiglia, errore che potrebbe costargli caro. Sembrava, all’inizio della quarta stagione, che Doug avesse ripreso in mano la sua vita e si stesse concentrando solo sul suo lavoro, ma queste ultime puntate dimostrano che non è così e che deve ancora lavorare tanto per risolvere i suoi problemi, cosa che non sembra voler accettare né fare. Si rimane un po’ dubbiosi riguardo questa scelta di far ricadere Doug in una spirale decadente e di dolore, si spera di vedere degli sviluppi che giustifichino tale decisione.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Chapter 48 4×09 | ND milioni – ND rating |
Chapter 49 4×10 | ND milioni – ND rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.