Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. 2×01 – ShadowsTEMPO DI LETTURA 11 min

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Facciamo un esperimento, vi va? Prendete episodi di considerevole bruttezza come, giusto per citarne uno, “Repairs” della prima stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.; guardatelo, fate una pausa di venti minuti e poi affrontate a viso aperto “Shadows”, la prima puntata della seconda stagione degli Agenti Dello S.H.I.E.L.D. Se a visione conclusa vi sentirete come se aveste rivisto, dopo anni di silenzio, un vostro vecchio amico delle elementari, allora vuol dire che il nostro piccolo esperimento ha avuto successo. La premiere del nuovo corso televisivo del Team Coulson è il perfetto esempio di serial che hanno imparato dai propri errori, di serie tv che (dopo un lungo e tortuoso percorso di crescita) hanno capito quali sono i propri punti di forza, cosa possono e devono dare non solo come telefilm, ma anche e sopratutto come prodotti su licenza. La cosa è subito intuibile dal tono dell’episodio, meno Austin Powers e più Jason Bourne, ma anche per una serie di situazioni che lasciano intendere che nel gap temporale tra le due serie, le acque hanno continuato a scorrere imperterrite ma molto tortuose, facendo riemerge il noto cast principale profondamente cambiato e tutto da riscoprire, oltre che ad aggiungere qualche interessante new entry; decisione migliore non poteva essere presa dato che, così facendo, non solo si stuzzica la curiosità degli affezionatissimi, ma si invoglia soprattutto i nuovi telespettatori a recuperarsi la stagione precedente per capire tutti i riferimenti.
E visto che abbiamo citato il discorso della licenza, prima di passare ad altro, ecco un altro punto a favore per il telefilm sull’ormai Direttore Coulson e la sua vecchia/nuova squadra. Uno dei grandi difetti della prima stagione è che il serial non sembrava molto inserito nell’Universo Cinematografico Marvel e poco propenso ad attingere a piene mani ai diritti di utilizzo di alcune trame e/o personaggi cartacei, facendosi passare per un insulso spin-off dedito al puro e bieco fanservice. Sarà che lungometraggi come Captain America: The Winter Soldier hanno fatto da scuola ed esempio, ma il profumo che si respira nei quaranta minuti di pilot è proprio quella delle pagine patinate quando si apre un qualsivoglia albo a fumetti; grazie al gradito cameo di Peggie Carter e degli Howling Commandos (prima) e al debutto di un cazzutissimo Uomo Assorbente (dopo), la puntata ci fa capire che fa tutto parte dello stesso universo, che non si tratta di produzioni satellite ma di pezzi dello stesso puzzle, di episodi che fanno parte della stessa grande storia raccontava attraverso molteplici e diversi media.
Alla luce di ciò, si rimane ancora più sorpresi dalla pregevole fattura dell’episodio una volta che si viene a sapere (che dietro “Shadows”) c’è lo zampino di Jed Whedon e Maurissa Tancharoen: coppia di sceneggiatori artefici di alcuni degli episodi più fallimentari della gestione passata; dopo quanto visto, sembra quasi che tutta la season one sia solo un grande prequel low-budget di ventidue episodi creato con la forza per dare un senso a questo primo episodio della seconda stagione. La coppia Whedon/Maurissa sembra proprio decisa a farsi perdonare alcune imperdonabili uscite della stagione uno, costruendo per riscattarsi una puntata impeccabile, ricca di tutti gli elementi per imbastire una quaranta minuti di puro intrattenimento non-stop; azione coreografata splendidamente, colpi di scena a nastro, grande dispendio di mezzi e di effetti speciali, nessuna paura ad utilizzare personaggi del mito Marvel (vedi Uomo Assorbe e Peggie Carter sopra) per aumentare la gittata della narrativa e sollazzare i fan, nessuna paura a prendere direzioni di trama/situazioni/personaggi audaci e forti (come un Fitz psicolabile e la scena dove Xena la Hartley si fa tagliare il braccio), dialoghi brillanti e ben costruiti, spazio per ogni personaggio e un ruolo decisivo anche per quelli nuovi, maggior interazione e coesione fra i personaggi e sopratutto una trama lineare che mostra con precisione che strada vuole intraprendere lo show. Un altro grande difetto della scorsa stagione, è che Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ha impiegato metà degli episodi della serie a trovare il suo giusto binario, finendo per sfornare diversi episodi stand alone in formato vicolo cieco e che nulla aggiungevano alla trama generale; qui invece la direzione e lo scopo dello S.H.I.E.L.D. 2.0 è subito messa nero su bianco, così come viene chiarito subito con chi bisognerà fare a pugni in questo nuovo corso. Per la barba di Odino, la produzione ha cancellato con cura maniacale ogni imperfezione causa di lamentele da spettatori e fan, che pure Skye adesso è diventato un personaggio sopportabile e degno di un qualche tipo di tifo! Ovviamente, tutto questo, non è solo merito di sceneggiatori, registi e compagnia bella, ma anche di tutto il cast che (forse, ora consapevole del prodotto che hanno in mano) si sono imbarcati in un miglioramento personale che ha fatto loro crescere anche come attori; i risultati di questo “upgrade” sono evidenti e il cast può vantare di interpretazioni più coinvolgenti e credibili.
Sfortunatamente, tolto un difetto, un altro ne prende il suo posto e l’unico presente in questo starting point quasi perfetto, corrisponde al nome di un solo personaggio: Fitz; benché la sua situazione sia molto interessante e degna di approfondimento, appare palese e lampante che il personaggio in questione abbia un pò perso la sua ragion d’essere, oltre che alla sua ragione mentale. Come già detto prima, il personaggio e i suoi demoni s’incastrano bene nella premiere, ma l’evidente debolezza di ruolo potrebbe causare problemi con il protrarsi dello show, quindi speriamo davvero che ci siano dei piani ben precisi per il buon Fitz, altrimenti è consigliabile un pensionamento anticipato per evidente invalidità galoppante. Ad essere onesti, un altro difetto sarebbe pure quello di aver utilizzato un’icona pop come Lucy “Xena” Lawless per un ruolo così usa e getta, dato che nella puntata ci è parso che si stesse proprio divertendo, ma ricordiamo che pure l’Agente Koenig sembrava spacciato…e invece! Quindi, restiamo in attesa (e fiduciosi) di un suo eventuale ritorno.

 

L’angolo del Nerd della fumetteria all’angolo
 
Poteva RecenSerie non sbattersi per voi e raccattare tutte le curiosità e le ammiccate d’occhio per la nuova stagione di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.? Maccerto che no, doveva eccome! Per la gioia dei nostri carissimi lettori, ecco a voi la “guida” a tutti i vari easter eggs e trivia disseminati nella puntata.
  1. Per chi ha visto Capitan America: The First Avenger, i nomi di Peggie Carter e degli Howling Commandos non saranno sicuramente nuovi agli spettatori dell’episodio. Peggie è la quasi fidanzata di Steve “Capitan America” Rogers nella pellicola e supervisore delle missioni, mentre i Commandos (qui composti da Dum Dum Dugan e Jim Morita) sono la squadra che supportava il Capitano nelle operazioni contro l’Hydra nella Seconda Guerra Mondiale; ci piacerebbe tanto parlare di loro nel successivo specchietto Facce da Fumetto, ma come avrete sicuramente saputo, il personaggio di Peggie Carter è stato premiato con un serial tutto suo intitolato Agent Carter e che lo vedo protagonista. Ci sarà tutto il tempo di approfondire la questione in quest’ufficile spin-off di Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D.
  2. Sempre parlando di Peggie. Quando l’Agente Carter classifica l’obelisco con un 0-8-4, dice che l’oggetto è preso in custodia dal SSR; la sigla sta per Strategic Scientific Reserve ed è praticamente la “versione demo” dello S.H.I.E.L.D. Di fatti è dalle sue ceneri che verrà poi creata l’organizzazione protagonista di questo telefilm.
  3. Vengono citati diversi personaggi dell’Universo Cinematografico Marvel, come: Howard Stark (padre di Tony Stark/Iron Man), il Teschio Rosso (celebre antagonista di Capitan America) e John Garrett, mastermind villain della stagione precedente.
  4. A proposito di cattivoni di turno, fa il suo debutto Daniel Whitehall, mastermind villain di questa stagione. Nei fumetti è conosciuto con l’alias di Kraken: un leggendario agente dell’Hydra. Quando ci saranno più elementi su questo personaggio, tranquilli che ve ne parleremo al volo nello specchietto Facce da Fumetto.
  5. E già che ci siamo, nella puntata c’è pure un altro personaggio che ha un corrispettivo cartaceo ma che è confinato al margine: Alphonso “Al” Mackanzie (anche chiamato Mack). E’ uno delle new entry del serial e, nel fumetto, un grande agente di Nick Fury.
  6. Come? Non avere riconosciuto l’aereo che May, Skye e Triplett rubano? Ma The Avengers non l’avete visto? Il jet rubato è un Quinjet, modello base in dotazione allo S.H.I.E.L.D. e usato nel film in due occasioni cruciali: per portare all’Eveivolo un Occhio Di Falco plagiato dal potere di Loki e dalla Vedova Nera nel tentativo di seccare più Chitauri possibili durante la loro invasione. Nei fumetti, invece, è una modello di jet esclusivamente in dote ai Vendicatori, progettato e prodotto dalle Stark Industries.
  7. Fa il suo ritorno Glenn Talbot, già comparso nel serial nell’episodio “Providence
  8. Il personaggio di Lizzy Hartley è stato creato appositamente per lo show, solo per dare modo a Lucy “Xena” Lawless di partecipare alla puntata.

 

Facce da Fumetto
Conosciamo un pò di più i volti noti (e ignoti) dell’Universo Marvel cartaceo trapiantati qui, in questo serial televisivo dedito ad espanderne l’universo.

 

L’Uomo Assorbente

 

Esordito in un primo momento con lo pseudonimo di “Rocky Davis” in Daredevil #1 del 1964, nel ruolo di pugile mezzatacca messo al tappeto da Jack Murdock (padre di Matt “Devil” Murdock), Carl Creel detto Crusher si farà un nome più importante sulle pagine di Journey Into Mystery #114 del 1965. In cerca di un mortale degno di essere investito dalla sua magia, Loki trovò in Creel una certa affinità di spirito; entrambi, infatti, condividevano un’infanzia infelice oscurata dall’ombra di un padre poco benevolo nei loro confronti. Così, impietosito dal passato dell’uomo, il Dio della Discordia convinse Crusher a mangiare un’erba magica che gli diede il potere di imitare la struttura molecolare di ogni materia che egli toccava; dotato di questi poteri, Creel decise di farsi chiamare Uomo Assorbente e fuggì dalla prigione. Bene o male, l’Uomo Assorbente si è scontrato con quasi tutti i supereroi della Marvel, ma il suo nemico principale è il fratellastro di Loki: Thor, con il quale si intrattiene sempre in scontri poderosi e spettacolari; le versione telefilmica di Crusher è molto diversa da quella cartacea: nel fumetto non è completamente cattivo, ma solo un disperato ignorante come un bue che cerca di vivacchiare. Qui invece, è un esperto, addestrato e sveglio criminale assuefatto dal suo potere; come arma, nei comics usa una palla da carcerato, oggetto da cui assorbì per la prima volta il materiale e che usò per scappare di prigione (la cosa viene citata in maniera brillante e naturale nella puntata).

Lance Hunter

Comparso per la prima volta su Captain Britain #19 del 1977, la carriera di Lance Hunter decollerà dopo aver scopreto che un collega della controparte britannica dello S.H.I.E.L.D. (lo S.T.R.I.K.E.) è in realtà un infiltrato del Teschio Rosso; dopo averlo neautralizzato, verrà messo Hunter stesso a capo dell’organizzazione con il compito di guidarla. Alleato di Nick Fury e assiduo collaboratore dello S.H.I.E.L.D., Lance Hunter ha un ruolo molto ma molto marginale dell’Universo Marvel Cartaceo, quasi da comparsa. Nonostante ciò, nelle sue poche apparizioni lo si vedrà sempre a capo di qualcosa, come il Joint Intelligente Committee o l’MI6. Come avete potuto maggiormente constatare da questa descrizione, il Lance Hunter del telefilm differisce in tutto e per tutto dalla sua controparte cartacea, presentandosi quasi per un personaggio nuovo che ha in comune con la versione originale solo nome e cognome di battesimo.

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Ottimo starting point
  • Il cameo di Peggie Carter e degli Howling Commandos
  • L’Uomo Assorbente
  • Eliminazione di ogni difetto della stagione precedente
  • Tutti i requisiti minimi di un telefilm al loro massimo storico
  • Messo subito, nero su bianco, l’indirizzo che si vuole far prendere alla serie
  • Grande lavoro di squadra sia nel telefilm, che sul set
  • Fitz che sembra aver perso la sua utilità per la serie

 

E’ difficile dirlo in altre parole, ma Marvel’s Agents Of S.H.I.E.L.D. ha fatto un vero e proprio salto di qualità della miglior specie, dimostrando che armandosi di pazienza e di seconde occasioni, anche una causa persa può trasformarsi in una conferma (ovviamente, se lo show mostra già promettenti potenzialità di suo). “Shadows” è pieno di tutti gli elementi necessari per confezionare un prodotto a regola d’arte, e lo fa pure con classe. Un inizio decisamente aggressivo e rampante, capace di far ricredere anche i più convinti hater della gestione passata. Speriamo solo che la seconda stagione sarà, complessivamente parlando, altrettanto bella come la premiere; di sicuro, gli elementi per positive e rosee speranze non mancano e la pregevole fattura aiuta a fomentare l’idea che la seconda stagione sarà la stagione del grande riscatto.

 

Beginning Of The End 1×22 5.45 milioni – 2.0 rating
Shadows 2×01  5.98 milioni – 2.1 rating

 

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