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Mr. Mercedes 3×02 – MadnessTEMPO DI LETTURA 3 min

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Mr-Mercedes-3x02Mr. Mercedes, portando all’interno della seconda stagione la problematica riguardante lo stato vegetativo di Brady Hartsfield ha invertito l’ordine delle cose, ma soprattutto l’ordine dei libri della trilogia scritta da King relativamente al detective Hodges. Mentre la prima serie rispecchia il primo dei libri (Mr. Mercedes, il romanzo di cui la serie porta il nome); la seconda era basata sul terzo tassello di questa trilogia (End Of Watch); questo terzo ciclo narrativo, dovendosi distaccare completamente dall’ormai scomparso (e compianto a livello di storia) Brady, si basa sul secondo romanzo, Finders Keepers.
Come detto, il valore aggiunto di Brady all’interno della storia è ciò che fino a questo momento tormenta lo spettatore dal momento che si fatica ad intravedere un qualsiasi senso logico ad una storia che, mentre da un lato affronta la problematica relativa all’uccisione del suo villain per eccellenza, dall’altra sta cercando di presentare un nuovo caso poliziesco. Per giustificare il tutto si è creato forse un eccessivo interesse sia in Hodges (che sembra aver preso addirittura sul personale il voler catturare l’assassino-ladro del suo scrittore preferito), sia in Montez che come un ectoplasma completamente fuori contesto continua ad aggirarsi all’interno di questa serie tv.
Il ciclo vitale di Montez, nonostante il legame instauratosi con Bill verso il finale della scorsa stagione, era prevalentemente circoscritto alla presenza di Brady, quindi una sua così massiccia presenza fatica a guadagnare logica. Ovviamente a livello di sceneggiatura si è giustificata questa sua permanenza in una seconda chance per fare carriera, ma risulta un pretesto abbastanza ridicolo considerata la pessima gestione del precedente caso (indagato assassinato brutalmente nella sala di tribunale).
Parallelamente a tutti questi personaggi già ampiamente conosciuti ed approfonditi nelle precedenti stagioni continua ad essere analizzato (anche se a piccole dosi) sia il villain di stagione, sia il giovane ragazzo (e la sua famiglia) che ha fortunosamente raccolto scritti e soldi trafugati nella scorsa puntata a casa di Rothstein. La sensazione di smarrimento non la si percepisce tanto per l’assenza, all’interno della trama di Brady, anche perché se si tiene in considerazione il processo in corso nei confronti di Lou, qualcosa del killer della Mercedes è comunque rimasto nella storia, giustamente. La vera assenza è collegata al personaggio in sé, ossia all’assenza fisica di Harry Treadaway in scena: più volte nelle passate recensioni, specialmente della seconda stagione, si era appuntata questa dipendenza dal giovane attore inglese e questa terza stagione, per ora, sembra ribadire nuovamente proprio questo concetto.
E’ il volto contratto in una smorfia di compiacimento di Brady che manca, così come i suoi dialoghi carichi di disumanità ed odio verso il prossimo e la sua psiche disturbata. Era lui a rendere Mr. Mercedes un prodotto che si poteva facilmente vedere senza appesantirsi la serata. Ed era sempre la sua presenza a rendere forse meno opprimente l’ora circa di episodio che settimanalmente ci veniva propinata. Un fattore che quest’anno, con questi due primi episodi entrambi oltre i sessanta minuti di durata, inizia già a farsi sentire. .

 

THUMBS UP THUMBS DOWN
  • Una storia, quella riguardante l’assassinio di Rothstein, nonostante tutto interessante così come lo è il giovane che ha trovato i soldi ed il ladro alla ricerca del denaro (e dei manoscritti) perduto
  • Lou ed il suo processo
  • Il finale di puntata e la figura (forse famigliare) che appare all’interno della cella di detenzione di Lou
  • Questo show sembra non riuscire a carburare (Mr. Mercedes che non carbura…l’avete capita?) senza il suo vero mattatore, Brady Hartsfield. Anzi per essere più precisi, a mancare è Harry Treadaway
  • La scena all’obitorio, verso il finale di puntata, tra Bill e Montez: i defunti tenuti a disposizione di chiunque e per qualsiasi motivo, quasi fossero normali prodotti di un supermercato
  • Sessanta minuti sono davvero troppi

 

Due episodi, centoventi minuti ed una storia che inizia a farsi lentamente strada. Ma è indubbio che la mancanza di Brady/Treadaway abbia un peso specifico decisamente alto e si faccia sentire. Sarà fondamentale capire quanto e come questa serie potrà reggere senza il suo più importante cavallo da battaglia.

 

No Good Deed 3×01 ND milioni – ND rating
Madness 3×02 ND milioni – ND rating

 

 

 

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Conosciuto ai più come Aldo Raine detto L'Apache è vincitore del premio Oscar Luigi Scalfaro e più volte candidato al Golden Goal.
Avrebbe potuto cambiare il Mondo. Avrebbe potuto risollevare le sorti dell'umana stirpe. Avrebbe potuto risanare il debito pubblico. Ha preferito unirsi al team di RecenSerie per dar libero sfogo alle sue frustrazioni. L'unico uomo con la licenza polemica.

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