Dopo lo scialbo e deludente cross-over dello scorso episodio, ambientato a New York, New Girl torna alla propria città madre, Los Angeles, eppure, ancora una volta, con una location diversa dall’abituale loft che tutti gli spettatori dello show ormai conoscono bene.
“L’appartamento”, come un indimenticabile commedia di Billy Wilder del 1960 (anche se, in questo caso, sarebbe più consono quello “spagnolo”, film-manifesto di ragazzi Erasmus e fuori sede, del 2002), potrebbe essere benissimo il titolo di quest’episodio, visto come l’ambientazione casalinga si ritrova al centro della trama.
La ricerca di un appartamento, d’altronde, è la causa scatenante dell’incontro tra Jess e i suoi ormai storici coinquilini, il punto d’origine dell’intera serie. Il loft è il set principe di New Girl, dove si consumano la maggior parte delle iterazioni dei personaggi, il luogo che più ce li rende familiari ai nostri occhi, come può esserlo quello di Ted e Marshall in How I Met Your Mother o di Sheldon e Leonard in The Big Bang Theory. Partendo da quest’ultimo assunto, quindi, si può ben capire come il trasferimento di Schmidt e Cece, per quanto naturale e doveroso, possa stravolgere le dinamiche della serie e perciò occupare tanta centralità.
Ritornando alle due celebri serie appena citate, dopotutto, quello del trasferimento della “storica” coppia consolidata, all’interno del gruppo protagonista, sembra quasi un passaggio obbligato all’interno di un certo tipo di comedy. Succede a Marshall e Lily, che cambiano casa per ben due volte; sta succedendo proprio in questo nuovo inizio di stagione, a Sheldon in The Big Bang Theory, per quanto assolutamente in “prova” (quei fedelissimi che ancora non riescono ad abbandonarla del tutto, in prova). Giusto per capire come si stia parlando di un tema tanto ricorrente, si potrebbero citare i casi J.D. e Rachel nei rispettivi show Scrubs e Friends, “costretti” ad andarsene per far vivere serenamente la vita coniugale ai propri amici. In tutti questi precedenti, si può però notare come sia sempre vivo il tentavo di riassestare l’equilibrio di un tempo, in seguito allo stravolgimento, a volte riuscito, a volte meno (Marshall e Lily che alla fine ritornano nell’appartamento “originale”).
Quello della comedy è infatti il genere probabilmente meno votato al cambiamento all’interno del panorama televisivo. Si può pure cambiare, ma il più delle volte solo entro un certo limite di tempo. Dopotutto, ritornando alla “nostra” New Girl, in passato abbiamo già assistito ad un trasferimento, ossia quello di Schmidt, poi richiamato presto all’ordine. Stavolta, invece, siamo probabilmente di fronte ad un cambiamento definitivo (in modalità “stagione finale”?), i neo-sposini che si spostano verso una “casa”, con tanto di spassoso nome che dà il titolo all’episodio, su cui intendono metter su famiglia è qualcosa di definitivo, scegliendo quindi una più consona stabilità. L'”appartamento”, in affitto, indica invece una situazione appunto temporanea, come lo possono essere il lavoro, le relazioni, le esperienze in generale, di chi ci abita. Questo dualismo “materiale” sembra così essere il tema di questa stagione, reso in qualche modo esplicito nel tracciare una scadenza all’avventura dei folli protagonisti, ovvero i sei mesi necessari per completare i lavori a “Jaipur Aviv”. Non è un caso che la parte “comica” più incisiva dell’episodio sia affidata a Nick e Winston (escludendo quindi le manie di Schmidt, già viste in più occasioni), che per tutto il tempo non solo cercano quasi di macchiare la “purezza” della futura ambientazione del loro migliore amico, come se fosse colpevole del suo allontanamento, ma nella stessa occasione rivelano (al pubblico) di custodire segreti nei suoi confronti, che quindi lo escludono dalla loro esclusiva complicità (a proposito, dopo stagioni in cui ha tenuto in piedi la comicità della serie praticamente da solo, negli ultimi tempi Winston ha finalmente trovato in Nick un degno collaboratore).
Ritornando all’annunciato ultimo periodo di convivenza dei protagonisti, si affaccia a riguardo un altro tema dell’episodio (e, sempre, probabilmente dell’intera stagione): quello del ritorno di Reagan nel loft. Dopo un inizio confuso e titubante, col personaggio di Megan Fox relegato ad una dimensione fin troppo lontana ed evocativa (vedi il sesso telefonico), la presenza di Reagan all’interno della trama torna a farsi sentire concretamente, pur senza essersi ancora fisicamente mostrata. L’elemento di ostacolo al ritorno di fiamma tra Nick e Jess, per ora solo unilaterale, trova maggior credibilità, aumentando quindi il pathos in vista dello stesso riavvicinamento dei due protagonisti. Tornando poi al tema centrale di puntata, è ancor più significativo che sia l’eventuale arrivo della donna in casa a rappresentare l’oggetto della discordia. Il loft d’altronde è il luogo in cui è scattato l’amore tra Jess e Nick, dove si sono scambiati il loro primo bacio, ma anche dove hanno deciso di lasciarsi. La votazione da parte di tutti i coinquilini diventa importante, in questo senso, proprio perché andrebbe a minare il territorio della storia d’amore dei due (Jess, infatti, non c’era quando Reagan viveva da loro), sia perché elemento massimo di stravolgimento (stavolta, potenzialmente duraturo) della formazione consolidata dell’appartamento, in cui perfino Cece si è inserita a fatica. Come abbiamo detto in precedenza, certi cambiamenti in una serie comedy come New Girl difficilmente hanno vita lunga, specie se contrastano col lieto fine di Ross e Rachel della coppia “protagonista”: Megan Fox, purtroppo, hai le ore contate.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Homecoming 6×04 | 1.96 milioni – 0.9 rating |
Jaipur Aviv 6×05 | 1.81 milioni – 0.9 rating |
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Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.