
La season premiere di quest’anno fa quello che ogni primo episodio di stagione dovrebbe fare: riprende le fila della narrazione interrotte l’anno scorso, le porta avanti in maniera soddisfacente, introduce nuovi elementi nella narrazione (a cominciare dallo scioglimento delle camere che apre le porte ad interessanti potenziali sviluppi) e dà, con la morte di Jago Martin, un ulteriore motivo per odiare George Warleggan. A dir la verità, la morte di questo personaggio non riesce ad essere incisiva per lo spettatore quanto quelle passate della piccola Julia, di Francis, di Henshawe o della zia Agatha perché paga lo scotto di riguardare una figura spuntata dal nulla, introdotta frettolosamente proprio in questa puntata, funzionale sostanzialmente alla creazione dell’ennesimo dramma e nulla di più; sia chiaro, è un lutto che colpisce comunque lo spettatore, vuoi perché è sempre triste vedere un povero cristo condannato a morte ingiustamente, per di più se per colpa
Passando a Ross e Demelza, come già detto in apertura nessuno dei due se la passa bene. Le scene tra i due sono stupende, sia per la chimica ormai perfetta tra Turner e la Tomlison, sia soprattutto perché mostrano una coppia che in questi anni è maturata tantissimo, che ha preso coscienza dei propri errori, che è sempre più consapevole del legame al proprio interno ma anche delle irriducibili difficoltà a comprendersi, a penetrare l’uno nell’intima essenza dell’altro: il dubbio che l’altro possa far spazio nel proprio cuore ad una seconda persona divora sia il moro sia la rossa, e se quest’ultima può star tranquilla perché è chiaro che il marito ha smesso di pensare ad Elizabeth come oggetto di amore inteso in senso romantico o sessuale, il povero Ross deve tormentarsi nel dubbio che la passione consumata con Hugh sia molto più della pazzia di un momento, un dubbio che nemmeno Demelza può sciogliere perché è la prima a non capirci più nulla. Del resto, le scene che aprono l’episodio parlano chiaro, dando una forma ben precisa alle inquietudini del nostro eroe cornico (nel senso di abitante della Cornovaglia, non di persona con le corna).
Ai problemi coniugali si aggiungono quelli, di ben più ampia portata, legati alla particolare temperie storica in cui la serie è ambientata, tratteggiata con la solita magistrale capacità di far interagire il macrocosmo nazionale e internazionale col microcosmo locale: le imminenti elezioni, la guerra contro la Francia rivoluzionaria, l’aumento dei prezzi dei cereali, hanno tutti la loro ricaduta sulle piccole comunità di Truro, di Sawle, di Nampara e degli altri villaggi, sono eventi così distanti nello spazio eppure sufficienti a determinare tumulti, sommosse e morti, a influenzare le piccole, e tutto sommato insignificanti, vite dei Poldark, dei Warleggan, dei minatori e dei commercianti. Per Ross è chiaramente un segnale forte, che inizia a farlo riflettere su quanto sia stato stupido a suo tempo rifiutare di darsi alla politica in nome di uno sciocco idealismo privo di contatti sulla realtà e su quanto sia importante, adesso, scendere in campo, se davvero ci tiene alla sua gente e vuole essere un vero eroe e non uno chiuso nella propria torre d’avorio di virtù e irreprensibilità, se davvero vuole mettere in pratica attivamente quelle idee sulla giustizia e non soltanto predicarle a parole. E’ il momento che sicuramente tutti aspettano e che non può tardare ancora troppo, perché un mondo in cui i poveri muoiono di fame e il grano che potrebbe sfamarli viene spedito a Lisbona per riempire le pance dei portoghesi è un mondo che merita qualcuno migliore di George Warleggan come suo rappresentante politico. Ross Poldark in parlamento per il governo del cambiamento!
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Non si poteva chiedere una prima puntata migliore, in cui non manca niente: dramma a palate, momenti tra Ross e Demelza, la solita carognata di George, dramma a palate, Morwenna che si strugge d’amore; e ancora Drake e Carne che finiscono nei guai, dramma a palate, un tizio impiccato, la faida tra Basset e Falmouth che prosegue, dramma a palate, Dwight che sta per diventare papà e abbiamo già scritto dramma a palate?
Episode 9 3×09 | ND milioni – ND rating |
Episode 1 4×01 | ND milioni – ND rating |
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Divoratore onnivoro di serie televisive e di anime giapponesi, predilige i period drama e le serie storiche, le commedie demenziali e le buone opere di fantascienza, ma ha anche un lato oscuro fatto di trash, guilty pleasures e immondi abomini come Zoo e Salem (la serie che gli ha fatto scoprire questo sito). Si vocifera che fuori dalla redazione di RecenSerie sia una persona seria, un dottore di ricerca e un insegnante di lettere, ma non è stato ancora confermato.