Paramount+ decide di puntare su un filone tanto caro al pubblico, quanto sfruttato da qualsiasi piattaforma/rete televisiva: il supernatural teen-drama. Il 26 gennaio, dunque, fa la sua comparsa Wolf Pack, nuova serie di punta di Paramount+, creata da Jeff Davis e basata sull’omonimo romanzo del canadese Edo Van Belkom.
Composta da soli sei episodi, Wolf Pack si infila a fatica nel già saturo calderone strapieno di show con protagonisti un gruppo di adolescenti ed elementi sovrannaturali (siano essi streghe, vampiri, licantropi, mondi paralleli e mostri più disparati).
La sinossi di Wolf Pack è presto detta: due giovani liceali, Everett e Blake, rimangono coinvolti in un disastroso incendio in California e vengono morsi da un gigantesco lupo mannaro, risvegliatosi proprio durante questa calamità. La loro vita non sarà più la stessa e si troveranno legati ad altri due adolescenti, Luna ed Harlan, anche loro licantropi, adottati 18 anni prima da un ranger locale.
DALLE CENERI DI TEEN WOLF
Circa un anno e mezzo fa era uscita la notizia che Jeff Davis avesse firmato un accordo con gli MTV Entertainment Studios per creare nuovi contenuti da distribuire sulla piattaforma Paramount+.
Davis non ha sicuramente bisogno di presentazioni, soprattutto in ambito supernatural teen-drama. Sue, infatti, sono state la mente e la penna dietro Teen Wolf, serie con protagonista il giovane licantropo Scott McCall andata in onda su MTV dal 2011 al 2017.
L’accordo con gli MTV Entertainment Studios prevedeva non solo una continuazione dello show sotto forma di un film (anche questo lanciato il 26 gennaio 2023), ma anche una serie spin-off, ovvero Wolf Pack.
Durante lo scorso San Diego Comic-Con, inoltre, è stato annunciato che Sarah Michelle Gellar, regina del supernatural drama, avrebbe partecipato alla serie nelle vesti di un’esperta di incendi, Kristin Ramsey.
Il nome dell’ex Cacciatrice ha sicuramente aiutato lo show a catalizzare l’attenzione del pubblico, ma la sfortuna seriale della Gellar post-Buffy (Ringer cancellato dopo una stagione e The Crazy Ones dopo due) non lascia presagire nulla di buono.
LA QUINTESSENZA DEL TEEN-DRAMA
“From A Spark To A Flame” è un pilot senza infamia e senza lode, introduttivo quanto basta e funzionale a stuzzicare la curiosità del pubblico per i successivi cinque episodi. Purtroppo, però, l’episodio rimane intrappolato nei soliti stereotipi da teen-drama e non apporta nulla di nuovo al filone dal quale proviene. D’altronde, c’era forse bisogno di uno spin-off su Teen Wolf?
I due adolescenti protagonisti, Everett e Blake, incarnano i soliti liceali introversi e problematici tanto cari a qualsiasi creatore/sceneggiatore/produttore di serie tv. Le scene di azione risultano confusionarie e superficiali, con una CGI quasi imbarazzante e delle scelte narrative di dubbio gusto: l’incendio fintissimo, la furia degli animali, le sequenze oniriche, il lupo mannaro.
Ovviamente il target della serie tv non è sicuramente un trentenne che mastica telefilm da metà della sua vita, sebbene la presenza di Sarah Michelle Gellar potrebbe risvegliare un effetto nostalgia nei fan ancora in lutto per la fine di Buffy.
I LICANTROPI GLAMOUR
I protagonisti di Wolf Pack sono giovani attori semi-sconosciuti o, comunque, ancora all’inizio delle proprie carriere. L’ansiogeno Everett è interpretato dal diciannovenne Armani Jackson, mentre la tenebrosa Blake ha il volto di Bella Shepard. L’unico nome leggermente più altisonante è quello di Rodrigo Santoro (il celeberrimo Paulo di Lost) nei panni del ranger Garrett Briggs, padre adottivo dei due licantropi Harlan e Luna.
Ciò che salta subito all’occhio dello spettatore, durante la visione dell’episodio, è questa sorta di patina glamour che riveste tutta la struttura narrativa. Everett e Blake, nonostante i loro disagi e problemi, sembrano usciti da una sfilata di moda, per non parlare di Harlan e Luna, due diciottenni dai fisici perfetti e dai lineamenti angelici. Twilight docet.
Un altro problema di questo primo episodio è la scrittura didascalica ed approssimativa. Jeff Davis, sceneggiatore del pilot, non è riuscito a rendere abbastanza tridimensionali i protagonisti, annegandoli in troppi cliché.
Mancano la passione, il pathos, la creatività e quell’eccitazione narrativa che fa venir voglia di proseguire la visione. Mentre “From A Spark To A Flame” rappresenta solo la quintessenza del teen-drama e non riesce a fare da trampolino di lancio per il resto della stagione.
A meno che uno non voglia vedere lupi mannari senza maglietta e con gli addominali scolpiti, occhi che brillano al chiaro di luna (Edward Cullen sarebbe molto invidioso) e quella dose di politically correct che ormai non potrebbe mai mancare.
THUMBS UP | THUMBS DOWN |
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Wolf Pack si affaccia al panorama seriale come spin-off di Teen Wolf. Jeff Davis, creatore della serie, ha detto di se stesso: “sono diventato il tizio dei lupi mannari”. Ecco, questo non voleva essere un complimento.
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Se volete entrare nelle sue grazie, non dovete offendere: Buffy The Vampire Slayer, Harry Potter, la Juventus. In alternativa, offritele un Long Island. La prima Milf di Recenserie, ma guai a chiamarla mammina pancina.