Scandal torna in tv e il suo pubblico non lo abbandona, confermando il telefilm come programma più seguito nella sua fascia oraria con ben 9,3 milioni di telespettatori. Dopo due mesi di astinenza assenza, la nostra Shonda, molto criticata per la sua primogenita Grey’s Anatomy, è invece molto amata e impegnata in questa nuova creatura. Anche se in Italia questo telefilm non fa faville,
gli americani ne hanno assaporato e apprezzato tutto il potenziale, anche se ormai arrivati alla seconda metà della terza stagione non si può più parlare in termini di potenziale, ma si deve parlare in termini di certezza.
Una nuova figura entra nel cast, un personaggio preannunciato da tempo: Andrew Nichols (Jon Tenney meglio conosciuto come il Fritz di The Closer), ex braccio destro del Presidente e attuale Governatore della California, fa il suo ingresso come nuovo Vice Presidente dopo che Sally Langston ha dichiarato guerra politica al suo ormai ex capo. Nichols dovrebbe assumere il ruolo di possibile amante della First Lady e, dopo tante tiritere tra Fitz e Olivia e il loro amore impossibile propinatoci anche in questa undicesima puntata, una ventata di novità sessuale non fa di certo male.
Unico perno della puntata tra le tantissime storyline messe in scena è proprio la campagna elettorale del Presidente soprattutto contro Sally, infatti, come preannunciato dalla stessa produzione, le restanti puntate di Scandal si concentreranno soprattutto sulle nuove elezioni presidenziali imminenti. La barca della Casa Bianca sta affondando, sia perché Sally si è “dimessa” nonostante le minacce non troppo velate di Cyrus di rendere noto l’omocidio di Daniel, sia perché per gli elettori il Presidente ne ha combinate tante, troppe e la sua possibile rielezione risulta sempre più complicata da attuarsi. Ecco il perchè dell’entrata in scena di Olivia a capo della campagna elettorale, la qual cosa però fomenta nuovamente una sua probabile relazione con il Presidente.
Ognuno ha i suoi scheletri nell’armadio a cui badare e forse per questo motivo “Ride Sally Ride” risulta essere una puntata un po’ più spezzettata rispetto alle altre. In pentola bolle di tutto: Fitz e la sua campagna elettorale (unico filo rosso che tiene unita la puntata); Sally Langston e Leo come sua spalla; Quinn che gioca al B613 con Charlie; Jake come nuovo Command; Rowan alle prese con la sua vendetta; James che trama alle spalle del marito / mostro; Harrison alle prese con Adnan Salif, che si scopre essere una donnona mozzafiato (alla faccia del killer); e tanto altro ancora… insomma, di carne sul fuoco ne è stata messa e queste ultime puntate si preannunciano esplosive. Tranne questa.
La sufficienza di “Ride Sally Ride” non è regalata, ma Scandal di certo ci ha abituato a standard migliori di questo. Ritornare dopo due mesi con una puntata sottotono è un errore che non si può facilmente dimenticare, soprattutto per i fan come la sottoscritta. Manca l’adrenalina, la caccia, il serpente tentatore insinuatosi nell’Eden. La signora Pope scomparsa e nessuno è impegnato a cercarla; Quinn completamente abbandonata a sè stessa; la vendetta preannunciata di Rowan: come si può non creare suspense con tutti questi elementi? Detto fatto!
E poi, era davvero necessario far cominciare la puntata con un tete à tete tra Fitz e Olivia? Shonda, ma davvero? Questi sono filoni narrativi che per il momento potrebbero tranquillamente ritornare nel cassetto da dove sono stati pescati. No, il solito ménage proprio no.
- Andrew Nichols, un nuovo personaggio che porterà scompiglio
- Leo e il suo possibile accordo con Rowan Pope a discapito del Presidente
- James che trama alle spalle di Cyrus
- Sally di nuovo protagonista
- Fitz e Olivia, again?!
- Quinn completamente abbandonata dagli altri Gladiatori
A Door Marked Exit 3×10 | 9.22 milioni – 3.2 rating |
Ride Sally Ride 3×11 | 9.32 milioni – 3.4 rating |
Quanto ti è piaciuta la puntata?
0
Nessun voto per ora
Tags:
Un tempo recensore di successo e ora passato a miglior vita per scelte discutibili, eccesso di binge-watching ed una certa insubordinazione.